Il grave problema del riciclaggio della plastica è ormai un tema di cui sentiamo parlare un po’ dappertutto. I nostri mari sono delle grosse discariche di plastica, il pianeta è succube dei danni che provoca questo materiale, tanto che gli Stati pensano alla sua eliminazione definitiva. È senza dubbio necessario che ognuno di noi faccia qualcosa per provare a cambiare la situazione.
A questo proposito, è nata una nuova start up a Brindisi, che fornisce una soluzione pratica, conveniente e senza sprechi, su come riutilizzare la troppa plastica presente nel pianeta. La presentazione è avvenuta nel corso della quinta edizione della Startup Weekend Lecce, svoltasi dall’11 al 13 ottobre. L’idea degli ingegneri brindisini ha vinto il terzo posto.
Advertisement - PubblicitàSi chiama “EcoSide-Plast the wall that saves the world” la start up ideata dalla mente di una grande squadra di ingegneri ed economisti: Fabrizio Falconeri, Giuseppe Orlando, Azzurra Lazzari, Davide Pensabene, Vito Urso e Harid Rasad.
L’obbiettivo era quello di proporre una soluzione pratica e fattibile al problema del riciclaggio della plastica e dell’inquinamento che provoca. In tutto ciò però, era necessario trovare un modo di riutilizzare questa plastica seguendo una strategia di mercato.
Il progetto a cui gli studiosi hanno pensato, introduce la plastica all’interno del mondo dell’arredamento e dell’edilizia. L’idea è quella di utilizzare il materiale per realizzare delle pareti divisorie scorrevoli negli spazi interni delle case.
Visto il problema attualmente molto sentito. Viste le grandi manifestazioni contro l’inquinamento a cui miliardi di persone stanno partecipando. Visto l’allarme generale che porta un po’ tutti a rivedere le proprie abitudini di vita. L’idea proposta alla Startup Weekend Lecce appare senza dubbio come una soluzione innovativa e rivoluzionaria.
Ogni anno tonnellate di plastica vengono disperse nell’ambiente, ma grazie a questa nuova start up, ci sarà invece la possibilità di riutilizzare il materiale in maniera intelligente. E oltretutto, nell’ambito delle costruzioni, tutto questo andrà ad accrescere e valorizzare ancora il settore della bioedilizia e dell’economia circolare, metodi sempre più voluti e ricercati dai più.
Advertisement - PubblicitàIl terzo posto vinto dalla start up, permetterà ai suoi ideatori di collaborare con Artifactory, la prima piattaforma di gestione dei manufatti al mondo. I ragazzi saranno affiancati e accompagnati nella realizzazione della loro idea, nella produzione di un prototipo e nel collaudo finale.
Ciò che chiedono adesso gli ingegneri brindisini è la speranza che questa vittoria non vada perduta, perché l’idea è vincente, è fresca e innovativa. Ma soprattutto, aiuterebbe a risolvere (o diminuire) una delle maggiori problematiche che il mondo contemporaneo sta vivendo. Per cui è necessario muoversi, e muoversi in fretta.
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