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DOCFA per procedure catastali: cos’è e come funziona

I nuovi software accessibili a tutti hanno permesso di snellire parecchio i lunghissimi periodi di stallo della burocrazia. Uno di questi è il DOCFA, utilizzato ormai quotidianamente per agevolare i tempi delle procedure catastali. Vediamo cos’è, come funziona e quanto viene a costare.

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I tempi e gli affari della burocrazia italiana, si sa, sono sempre piuttosto complicati, e talvolta appaiono quasi infiniti. È per questo motivo che da qualche anno lo Stato sta introducendo l’uso della tecnologia con varie modalità e utilizzi differenti.

I nuovi software accessibili a tutti infatti, hanno permesso di snellire parecchio i lunghissimi periodi di stallo della burocrazia. Uno di questi è il DOCFA, utilizzato ormai quotidianamente per agevolare i tempi delle procedure catastali. Vediamo cos’è, come funziona e quanto viene a costare.

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DOCFA: come funziona e a cosa serve

Il DOCFA, acronimo di DOcumenti Catasto FAbbricati, è stato introdotto per la prima volta il 12 novembre 1996, più di 20 anni fa. Da allora, l’Agenzia del Territorio ha condotto un grande lavoro di innovazione sul software. E ha dato vita a quella che oggi è una grande banca dati catastali online, facile da consultare e soprattutto, con tempi di pratica molto brevi.

Stiamo parlando di un software dotato di sistema di elaborazione dati molto sviluppato, che permette a professionisti, tecnici e operai del settore, di presentare le pratiche catastali telematicamente. Tramite il DOCFA infatti è possibile compilare tutte le procedure in maniera digitale, per inviarle poi all’Agenzia delle Entrate e agli Uffici territoriali.

Architetti, ingegneri, geometri, tutti ormai si servono di questo software, con il quale è possibile presentare al Catasto documenti inerenti a:

  • Nuove costruzioni;
  • Interventi ricostruttivi, ovvero quando un edificio viene demolito per essere costruito nuovamente;
  • Ampliamenti strutturali;
  • Cambio destinazione d’uso di un immobile;
  • Inserimento nuove particelle e frazionamenti;
  • Denunce di unità afferenti ad enti urbani, ovvero di immobili sfuggiti al Catasto e quindi non presenti nelle mappature.
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DOCFA: formazione consigliata

Con il DOCFA, i professionisti hanno l’opportunità di avviare, modificare o aggiornare pratiche catastali, senza dover aspettare la lunga burocrazia italiana. Il tutto infatti avviene in maniera semplice e veloce.

Per semplicità ovviamente, non si intende che chiunque sarà in grado di utilizzarlo, anche perché le procedure catastali non sono certo un argomento alla portata di tutti. Significa bensì che i professionisti dotati delle specifiche competenze necessarie trovano nel DOCFA una grande risorsa alla quale appoggiarsi.

A tal proposito, i maggiori Ordini professionali invitano tutti i tecnici del campo ad aggiornare le proprie conoscenze, qualora non avessero ancora provveduto a farlo. Potranno farlo partecipando ai numerosi corsi di formazione nati appositamente, tra i quali troviamo l’ufficiale Corso di Formazione DOCFA 4.00.4.

Frequentando i corsi, gli iscritti avranno inoltre la possibilità di ottenere dei crediti formativi professionali, indispensabili per la costante formazione richiesta dai vari Ordini e Collegi.



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TAGS: catasto, docfa, documenti, fabbricati, procedure catastali

Autore: Redazione Online

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