Safe+ è la nuova risposta che provvederà a rendere le strutture prefabbricate meno sensibili ai terremoti, disperdendo l’energia sismica, e migliorando così la sicurezza dei lavoratori. Si tratta di una vera e propria rivoluzione scientifica nell’ambito della sismicità.
L’uomo è davvero riuscito a creare un dispositivo che può ridurre e gestire l’accelerazione dei movimenti durante un terremoto? A quanto pare si, e il suo nome è Safe+.
Advertisement - PubblicitàA ideare e sviluppare il nuovo progetto è stata Fibre Net S.p.A., società che da più di vent’anni è leader nella ricerca di nuove tecnologie in grado di rinforzare gli edifici già esistenti. Per la realizzazione di Safe+, Fibre Net si è servita dell’indispensabile contributo dell’Ingegnere Progettista Giovanni Bulferetti, fondatore dello Studio BULFERETTI ed esperto nel settore dell’edilizia e della Real Estate.
Grazie a questa vincente collaborazione, è nata Safe+, una nuova linea di dispositivi antisismici che, in caso di terremoto, saranno in grado di ridurre il rischio di crollo delle strutture prefabbricate costruite entro il 2000.
I due dispositivi sono:
Per essere più chiari, i nuovi dispositivi riusciranno a:
1) dissipare: disperdere l’energia che il terremoto crea, diminuendone la forza;
2) smorzare: attenuare il forte movimento dato dal sisma, creando una potenza di attrito opposta che contiene l’energia.
Solamente il Model A invece fungerà anche da fusibile, e quindi riuscirà a proteggere la struttura dalle sovracorrenti e dai cortocircuiti. Si tratta di un dispositivo a comportamento non lineare NLD marcato CE.
Il Model B invece si classifica come dispositivo a comportamento elastico non lineare NLED marcato CE. Il loro funzionamento è regolato dalla Legge EN 15129/2009.
Advertisement - PubblicitàLa loro installazione sui prefabbricati non richiederanno alcuna modifica della struttura. Una volta impostati correttamente, i dispositivi Safe+ saranno in grado di attivarsi autonomamente quando rileveranno degli spostamenti dovuti a eventi sismici.
In seguito al terremoto poi, non ci sarà bisogno di sostituire i dispositivi utilizzati con altri nuovi. Basterà semplicemente effettuare la dovuta manutenzione e poi saranno pronti per essere riutilizzati, con la stessa funzionalità che avevano prima.
Stiamo parlando quindi di apparecchiature a dir poco rivoluzionarie, sia in campo tecnologico che economico. Non necessita infatti di alcuna modifica nel prefabbricato, e in più, evita che la scossa di terremoto possa bloccare i lavori in corso. È facile da installare e non richiede una spesa elevata.
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