Tra gli ultimi interventi del legislatore tesi a rilanciare l’economia nazionale bloccata dalla recessione, da due anni di pandemia e messa in crisi dalla guerra tra Russia ed Ucraina, si segnala il decreto aiuti-bis. Vediamo ora più da vicino quali sono le novità più rilevanti per le imprese e per i cittadini.
Tra gli ultimi interventi del legislatore tesi a rilanciare l’economia nazionale bloccata dalla recessione, da due anni di pandemia e messa in crisi dalla guerra tra Russia ed Ucraina, si segnala il decreto aiuti-bis.
Il provvedimento agisce in diversi settori: investimenti, emergenza idrica e post-sisma, energia elettrica, gas e carburanti, istruzione e ricerca; agevolazioni per le imprese nei contratti pubblici, politiche sociali, regioni ed enti territoriali minori. Si tratta di una novella legislativa multidisciplinare e di una certa importanza, che prevede un investimento pari a 17 miliardi di euro.
Vediamo ora più da vicino quali sono le novità più rilevanti per le imprese e per i cittadini.
Sommario
Il decreto legge meglio noto come “Aiuti Bis” è in realtà il D.L. n°115 del 9 Agosto 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.185 del 9 Agosto 2022, lo stesso giorno in cui esso è entrato in vigore. Il provvedimento in realtà si pone sulla scia di un precedente intervento normativo per il medesimo fine: il primo decreto aiuti, il D.L. n. 59/2022.
Ora si prevedono e si rafforzano alcune importanti misure per porre riparo alla grave crisi internazionale ed ai suoi gravi effetti. Due misure riguardano le imprese di grandi dimensioni.
Gli utili dell’Ita Airways, società in amministrazione straordinaria, dovranno coprire i debiti verso lo Stato. Per l’ Ilva, l’azienda nazionale che si occupa della produzione e della trasformazione dell’acciaio, viene erogato un nuovo finanziamento di 1 miliardo di euro.
Vediamo ora le novità per tutte le altre realtà imprenditoriali. A loro favore vengono prorogati i crediti d’imposta per l’acquisto di gas ed energia anche per il penultimo trimestre del 2022. Inoltre sono previste altre misure agevolative ed investimenti in aree d’interesse strategico, nonché il rifinanziamento degli accordi di sviluppo industriale, grazie ad altri 500 milioni di euro.
Le imprese sono inoltre esonerate dal pagamento dei contributi previdenziali per l’invalidità, vecchiaia e superstiti per i lavoratori dipendenti, esclusi i rapporti di lavoro domestico. Tale esonero, aumentato di 1,2 punti in percentuale, si riferisce esclusivamente al periodo lavorativo che va dal 1 Luglio sino al 31 Dicembre 2022, e comprende anche la tredicesima e ratei riscossi nel medesimo periodo.
Inoltre, la soglia di esenzione dalla tassazione per i benefit forniti dall’azienda al lavoratore sale a 600 euro, in luogo delle precedenti 258,27 euro. Vi sono anche misure specifiche per le società agricole, che beneficeranno di un finanziamento di 200 milioni di euro per i gravi danni sofferti a causa della siccità.
Advertisement - PubblicitàLa novella legislativa del decreto ” aiuti bis” contiene varie ed importanti disposizioni a favore dei lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati. E’ prevista un’erogazione di denaro che riguarda le tre diverse tipologie di inquadramento lavorativo.
Il Bonus di 200 euro, già riconosciuto ai salariati nel primo decreto aiuti del Maggio 2022, viene esteso ai lavoratori con contratto in vigore al 1 Luglio 2022 che non hanno ottenuto l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, vecchiaia e superstiti. E l’indennità, della medesima cifra, è riconosciuta anche a collaboratori sportivi, dottorandi, pensionati, lavoratori cassintegrati e lavoratrici rientrate in seguito alla maternità.
Detto ciò, affrontiamo le novità per i pensionati.
Il bonus di 200 euro concerne i soggetti che ricevono una qualsiasi prestazione previdenziale, anche a titolo di sordità, cecità ed accompagnamento. Per costoro, l’indennità spetta a partire dal 1 Luglio 2022.
È disposta inoltre una rivalutazione sulle pensioni, pari all’1,9% per gli assegni pensionistici e del 2% per gli assegni che ammontano sino a 34.996 mila euro, a partire dal 1 Ottobre 2022. Si tratta di misure tese a contrastare gli effetti negativi dell’inflazione e ad incrementare il potere d’acquisto dei soggetti economicamente più svantaggiati.
Per quanto concerne invece gli interventi a favore dei lavoratori autonomi, per costoro sono stanziati fondi di ulteriori 100 milioni di euro in vista dell’assegnazione ai professionisti del bonus di 200 euro. In tal modo, per questi ultimi, la copertura finanziaria per il 2022 arriverà a 600 milioni di euro.
Advertisement - PubblicitàPrima di tutto viene incrementato il fondo per il Bonus sociale Gas ed Energia elettrica, per le utenze appartenenti a clienti domestici meno abbienti o che versano in gravi condizioni di salute. In base alla certificazione ISEE, le tariffe verranno rideterminate dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, entro il 30 Settembre 2022. Ed è stato inoltre deciso l’azzeramento degli oneri di sistema.
Per i nuclei familiari viene inoltre incrementato il fondo per il Bonus Trasporti: il fondo che aiuta le famiglie ad usufruire del trasporto pubblico, che prevede una copertura finanziaria di 180 milioni di euro per l’intero 2022.
Advertisement - PubblicitàIl decreto Aiuti Bis si concentra anche sul mondo della scuola: nasce il docente esperto, una nuova risorsa da inserire che sarà valutata insieme agli insegnanti. Sono state inoltre semplificate ed accelerate le procedure ordinarie per l’affidamento dell’appalto dei servizi idrici, e sono previsti poteri sostitutivi governativi in caso di inerzia degli enti locali.
Le misure di semplificazione delle procedure riguardano anche i programmi di edilizia universitaria. Vi sono anche misure a favore di enti locali.
Il decreto infatti prevede contributi a favore di Regioni ed enti territoriali minori per 400 milioni. Risorse speciali sono devolute a Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, per la ricostruzione a seguito del sisma del 2012.
Sino al 2023 sono sospesi i rimborsi dovuti allo Stato per le anticipazioni di liquidità richieste dalle Regioni. Infine, entro la fine dell’anno sarà rifinanziato, per un totale di 1,3 miliardi di euro, il Fondo per la costruzione delle opere indifferibili per le opere che rientrano nel piano di ripresa nazionale e resilienza, e in quelle necessarie ad ospitare le Olimpiadi invernali di Milano e Cortina nel 2026.
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