La procedura di ottenimento dell’agibilità per un immobile ha subito varie trasformazioni nel corso degli anni, passando dalla vecchia certificazione di Abitabilità/Agibilità emessa dal Comune alla più recente Segnalazione Certificata di Agibilità, che è oggi competenza di un Tecnico abilitato.
Questa evoluzione normativa è sancita dall’art. 24 del DPR 380/01, come aggiornato dal D.Lgs. 222/2016.
Ma cosa implica concretamente il Collaudo Statico nell’ambito di queste procedure? Come incide sulla sicurezza degli edifici e quali sono le sanzioni per il mancato rispetto delle norme?
Sommario
La Segnalazione Certificata di Agibilità (SCA) è il documento fondamentale che attesta la possibilità di utilizzo di un edificio. Essa ha sostituito la precedente Certificazione di Abitabilità, semplificando il processo ma mantenendo alti standard di sicurezza e conformità normativa.
Approfondisci: Segnalazione Certificata di Agibilità: cos’è e quando è necessaria
Secondo l’art. 24 del DPR 380/01, la SCA deve includere il Collaudo Statico o una dichiarazione di regolare esecuzione rilasciata dal Direttore dei Lavori per opere minori. Questa normativa garantisce che ogni edificio sia strutturalmente sicuro e idoneo all’uso previsto.
Advertisement - PubblicitàIl Collaudo Statico è un presupposto essenziale per ottenere l’Agibilità di un edificio. Questa verifica tecnica, condotta da un ingegnere strutturale abilitato, ha l’obiettivo di assicurare che l’edificio sia in grado di sopportare i carichi previsti senza rischio di cedimenti o collassi.
Il Collaudo Statico comprende una serie di test e ispezioni dettagliate delle strutture portanti, che possono includere prove di carico su travi e pilastri, verifiche delle fondazioni e controlli sui materiali utilizzati.
Leggi anche: Collaudo statico: in cosa consiste, quando è obbligatorio
Questa procedura è obbligatoria per tutte le nuove costruzioni e per quelle esistenti sottoposte a interventi strutturali significativi, come ampliamenti o ristrutturazioni che influiscono sulla stabilità dell’edificio.
La mancanza del Collaudo Statico non solo preclude il rilascio dell’Agibilità, ma impedisce anche l’utilizzo legale dell’immobile. Senza questa certificazione, un edificio non può essere occupato né venduto, poiché non rispetta le norme di sicurezza stabilite dalle leggi vigenti.
Il certificato di collaudo statico deve essere allegato alla Segnalazione Certificata di Agibilità (SCA) per dimostrare la conformità alle normative edilizie. Questo documento certifica che tutti gli interventi sono stati eseguiti correttamente e che la struttura è sicura e stabile.
In caso di interventi di minore rilevanza, può essere sufficiente una dichiarazione di regolare esecuzione rilasciata dal Direttore dei Lavori, ma solo se questi interventi non compromettono la sicurezza strutturale complessiva.
Leggi anche: Collaudo Statico: cos’è, obbligo, e prezzi
Advertisement - PubblicitàL’utilizzo di edifici in cemento armato o con struttura metallica senza certificato di collaudo statico costituisce un reato, come stabilito dall’art. 75 del DPR 380/01.
Articolo 75 del DPR 380/01
Mancanza del certificato di collaudo
Chiunque consente l’utilizzazione delle costruzioni prima del rilascio del certificato di collaudo e’ punito con l’arresto fino ad un mese o con l’ammenda da 103 euro a 1032 euro.
La giurisprudenza, con la sentenza di Cassazione Penale n. 5307/2022, ha confermato che questo reato ha una natura permanente, persistendo fino a quando l’edificio viene utilizzato senza il certificato richiesto.
Le sanzioni possono includere l’arresto fino a un mese o una multa da 103 a 1032 euro. Inoltre, ci sono conseguenze amministrative, come la dichiarazione di inabitabilità dell’edificio, prevista dagli art. 26 DPR 380/01 e art. 222 R.D. 1265/34.
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