Secondo l’ultima analisi di CNA Sardegna, la situazione emergenziale dovuta al Covid-19 e la conseguente chiusura delle attività, comporterà un calo generale degli investimenti nelle costruzioni del 4% rispetto al 2019.
Secondo l’ultima analisi di CNA Sardegna, la situazione emergenziale dovuta al Covid-19 e la conseguente chiusura delle attività, comporterà un calo generale degli investimenti nelle costruzioni del 4% rispetto al 2019.
A controbilanciare i numeri scoraggianti c’è il comparto delle opere pubbliche, per il quale invece risulta una crescita degli investimenti pari al 9%.
C’è grande preoccupazione per la possibilità di un’altra ondata pandemica. Fondamentale accelerare i procedimenti relativi agli investimenti.
Advertisement - PubblicitàIl settore edile in Sardegna sta vivendo una situazione di enorme contrasto. Questo è quanto risulta dall’ultimo report di CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) Sardegna.
Secondo le stime, la spesa relativa agli investimenti nelle costruzioni registrerà un calo generale del 4% sull’isola. Il 2019 sembrava essere un anno incoraggiante per l’edilizia, ma il 2020 ha abbassato nuovamente le stime, in Sardegna come nel resto d’Italia.
Nello specifico, l’isola registra un -13% per quanto riguarda gli investimenti nel residenziale, e un -11% invece per quelli relativi al comparto non residenziale privato.
Ci sono invece delle note positive per il settore delle opere pubbliche che, secondo l’analisi di CNA Sardegna, nel 2020 registreranno un incremento di quasi il 9%. A livello nazionale, questo comporterà un +0,9%.
Nel primo semestre del 2020, gli Enti locali hanno investito nelle infrastrutture, nelle infrastrutture stradali e nelle reti in maniera molto incoraggiante. Si registra infatti per questo comparto un +15%. Risulta davvero positiva inoltre la curva dei pagamenti per quanto riguarda le opere destinate alla sistemazione del suolo, per le quali risulta un +28% rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente.
Deludono gli investimenti relativi all’edilizia scolastica (-15%) e quelli inerenti gli impianti sportivi (-9%).
Advertisement - PubblicitàOra si attende di vedere quali saranno gli effetti del nuovo Super Bonus Edilizia 110% (https://www.edilizia.com/guide/super-bonus-edilizia-110-la-guida/) su tutta la filiera, sia in Sardegna, sia nelle altre Regioni d’Italia.
Secondo Antonello Mascia (Presidente di CNA Costruzioni) e Francesco Porcu (Segretario regionale di CNA Sardegna), i risvolti relativi all’introduzione del Bonus 110% saranno per adesso solo marginali. E che servono tempistiche più ridotte per tutte le pratiche relative alla ripresa del settore.
Sostengono che:
“Su questa flessione ancora ‘contenuta’ degli investimenti nel settore edile, giocano alcuni fattori di criticità. Solo il settore delle infrastrutture sta evitando un crollo assai più importante della produzione edile. In secondo luogo, l’eventualità di una nuova ondata pandemica ma soprattutto delle misure di contrasto, fanno temere un ulteriore blocco della produzione. Terzo fattore è quello dell’effettivo funzionamento del più recente incentivo da cui si attende una spinta importante per il superamento dell’attuale fase di mercato. Fondamentali saranno infine i tempi di decisione e attivazione delle misure messe in campo per la velocizzazione dell’iter di realizzazione degli investimenti. E la Regione è chiamata ad accelerare i progetti per la ripresa del settore. E’ infatti urgente dare attuazione agli interventi di edilizia scolastica 2018/2021, 414 progetti per un valore di 300 mln, di cui solo 4 cantierabili”.
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