Con la Fase 2, anche i cantieri che lavorano alla TAV sono ripartiti. A causa dell’emergenza Covid-19 infatti, anche gli interventi relativi all’opera più discussa degli ultimi 30 anni si erano ovviamente arrestati per il rischio contagio.
Con la Fase 2, anche i cantieri che lavorano alla TAV sono ripartiti. A causa dell’emergenza Covid-19 infatti, anche gli interventi relativi all’opera più discussa degli ultimi 30 anni erano stati rimodulati per consentire ai cantieri di adeguarsi alle misure di sicurezza legate alla diffusione del contagio.
L’enorme progetto che servirà a collegare la città di Torino e quella francese di Lione, ancora una volta ha visto la sospensione o il rallentamento delle attività. Anche se, stavolta, per cause maggiori non discutibili. In ogni caso comunque, i cantieri ora sono tornati a regime.
Vediamo gli ultimi aggiornamenti.
Advertisement - PubblicitàI cantieri che lavorano alla realizzazione della TAV hanno quindi ripreso a lavorare, ovviamente seguendo tutte le regole di sicurezza imposte dal governo italiano e da quello francese.
La TELT, azienda italo-francese impegnata nella realizzazione dell’opera, e che una volta finita si occuperà di gestirla, sta prediligendo lo Smart Working. I suoi 170 dipendenti sono ora impegnati a distanza, anche nello svolgimento delle pratiche relative alle gare d’appalto.
Per quanto riguarda il versante francese, gli operai hanno ripreso a lavorare a pieno regime sul percorso del tunnel di base del Moncenisio, l’area geologica più delicata. Ma non solo, le attività riprendono anche nei cantieri di Saint Julien Montdenis, di Villargondran, di Saint Jean de Maurienne e della zona di Modane.
Sono inoltre in corso i bandi per i 3 lotti francesi della galleria di base (del valore di 2,3 miliardi): nel mese di dicembre 2019 sono stati inviati i capitolati di gara alle aziende che stanno elaborando le offerte. Si tratta di una delle più grandi gare europee per i lavori in territorio francese per la costruzione di 45 km di tunnel, che riguardano tre cantieri tra Saint-Jean-de-Maurienne e il confine italiano. L’assegnazione è prevista per fine anno.
Advertisement - PubblicitàSul versante italiano invece il cantiere di Chiomonte in Val di Susa è in una fase di passaggio per diventare il sito principale da dove si scaverà il tunnel di base del Moncenisio in Italia. Sono sempre state assicurate la manutenzione e la sicurezza delle opere.
Attualmente, è in corso un bando da 1 miliardo di euro per gli interventi di scavo del tunnel di base dal confine fino a Susa, che comprendono 12,5 km di galleria. L’attribuzione si prevede per il 2021.
Per quanto riguarda invece gli interventi di adeguamento della galleria di Chiomonte, la gara d’appalto dell’importo di 50 milioni di euro si è già svolta. Il lavoro è stato assegnato ad un’associazione temporanea di imprese che comprende anche la Salini (italiana) e la Vinci (francese).
La direzione lavori e il raggruppamento di imprese stanno finalizzando il progetto esecutivo per la realizzazione di 23 nicchie (larghe 3 mt e lunghe da 30 a 40 mt) nella galleria esistente della Maddalena. Al fine di facilitare il transito dei veicoli di cantiere verso il punto di attacco dello scavo del tunnel di base.
Tra fine anno e inizio 2021 inoltre, si procederà con l’assegnazione dei lavori per lo svincolo autostradale di Chiomonte e per il trasferimento dell’autoporto di Susa a San Didero.
A gestire queste gare d’appalto è la SITAF (Società Italiana per il Traforo Autostradale del Frejus S.p.A.). Complessivamente, i due progetti ammontano a 100 milioni di euro.
Per quanto riguarda invece l’accordo tra l’UE, l’Italia e la Francia sulla prima tranche di finanziamento comunitario alla sezione transfrontaliera, tutto è stato prolungato al 31 dicembre 2022.
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