Continua la collaborazione tra la Regione Sardegna ed il colosso cinese Huawei. Nel 2016 l’importante azienda operante nel settore delle telecomunicazioni e prodotti hi-tech ha aperto un centro di ricerca all’avanguardia nella zona di Pula, in provincia di Cagliari.
Continua la collaborazione tra la Regione Sardegna ed il colosso cinese Huawei. Nel 2016 l’importante azienda operante nel settore delle telecomunicazioni e prodotti hi-tech ha aperto un centro di ricerca all’avanguardia nella zona di Pula, in provincia di Cagliari. Chiamato CRS4 (Centro Ricerca Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna), dalla sua apertura fino ad oggi l’azienda cinese ha già investito 17 milioni di euro.
Più recentemente, all’interno del CRS4, è stato aperto il Joint Innovation Center. Si tratta di un laboratorio in cui vengono realizzate infrastrutture sperimentali altamente tecnologiche. Più precisamente servizi intelligenti da applicare alle città del futuro, ovvero le Smart Cities. Tutto potrebbe partire proprio da Cagliari che si candida ad essere la prima smart city in Italia, dai progetti di Huawei sembra proprio che potrebbe scalvalcare di gran lunga anche Milano. E al momento la città lombarda è l’unica “smart city” degna di questo nome presente in Italia.
Advertisement - PubblicitàLa novità assoluta consiste nella produzione di telecamere e sensori che andranno applicate in tutta la città. Registreranno ed elaboreranno tutte le informazioni che riescono ad ottenere, per poi inviarle direttamente sui monitor del Comune o delle forze dell’ordine. E’ in corso sia una semplificazione della burocrazia con conseguente avvicinamento cittadino-comune, e sia un vero e proprio cambiamento radicale nel modo di vedere e vivere la città. Sarà tutto monitorato, ci sarà un controllo centralizzato generale, dalla situazione dei parcheggi fino alla gestione del traffico. Sarà possibile gestire l’afflusso di turisti e le chiamate al 118.
Insomma, il futuro è adesso. Dati come il numero di turisti che sbarcheranno da una nave, dove andranno per la loro vacanza, tasso di occupazione abusiva di parcheggi, le strade più trafficate, le strade più inquinate, saranno reperibili facilmente. Di conseguenza, con il possesso di tutti questi dati, migliorare i servizi diventerà molto più semplice. Così come capire dove si commettono errori e in che modo.
Advertisement - PubblicitàLa nuova Smart City sarà al servizio del cittadino, migliorandone la qualità della vita. Sicurezza e benessere camminano di pari passo, secondo le stime, le telecamere intelligenti ed i sensori serviranno a ridurre del 10 % gli incidenti stradali e addirittura del 40 % rapine, scippi e aggressioni. Il riconoscimento facciale e comportamentale tornerà utile per indicare soggetti potenzialmente pericolosi, ed aiuteranno le forze dell’ordine nei casi di sovraffollamento o situazioni critiche.
Lo stesso sistema verrà applicato ai trasporti, i tempi di attesa si potrebbero ridurre del 15-20 %. Stessa cosa per la sanità, grazie alla Smart City sarà semplicissimo prenotare una visita o farsi inviare reperti e ricette online. Al tempo stesso si ridurranno i tempi di attesa per le visite, la classica coda chilometrica fuori gli studi medici scomparirà. Inoltre, la ciliegina sulla torta sarà l’individuazione degli sprechi e la riduzione delle emissioni. Con conseguente gestione efficace dello smaltimento dei rifiuti.
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