L’articolo 1, commi da 12 a 15, della Legge di Bilancio 2018, stabilisce che a partire dall’anno di imposta 2018, è prevista una detrazione fiscale del 36% per le spese documentate sostenute per la “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, che comprendono pertinenze, recinzioni, impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili.
La detrazione chiamata anche “Bonus Verde” è stata prorogata dalla Legge di Bilancio 2022 fino al 2024.
In questo articolo esamineremo più da vicino le caratteristiche del Bonus Verde, in particolare a cosa può essere destinato, quali sono i limiti di spesa previsti e come richiederlo.
Sommario
Il Bonus Verde prevede una detrazione fiscale pari al 36% delle spese documentate sostenute per la realizzazione di interventi di sistemazione a verde, inclusi pertinenze, recinzioni, impianti di irrigazione, realizzazione di pozzi, coperture a verde e giardini pensili.
Questa detrazione fiscale è riconosciuta ai contribuenti che possiedono o detengono l’immobile su cui sono effettuati gli interventi, nonché ai familiari conviventi con i predetti possessori o detentori.
Inoltre, la detrazione fiscale è anche applicabile per le spese sostenute per gli interventi effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, come previsto dagli articoli 1117 e 1117-bis del Codice Civile. In questo caso, la detrazione fiscale spetta a ciascun condomino, limitatamente alla quota a lui imputabile, a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi.
Le opere che rientrano nella detrazione fiscale sono quelle relative alla sistemazione a verde ex novo o al radicale rinnovamento dell’esistente, purché rientrino in un intervento complessivo che comprenda anche le opere necessarie alla sua realizzazione.
La detrazione fiscale non è riconosciuta per le spese sostenute per la manutenzione ordinaria periodica dei giardini preesistenti o per i lavori in economia. Tuttavia, il contribuente può rivolgersi a fornitori diversi per l’acquisto delle piante e per la realizzazione dell’intervento, sempre che l’intervento di riqualificazione dell’area verde sia complessivo e comprenda anche le prestazioni necessarie alla sua realizzazione.
Inoltre, la realizzazione di fioriere e l’allestimento a verde di balconi e terrazzi sono agevolabili solo se permanenti e se riferiti a un intervento innovativo di sistemazione a verde degli immobili residenziali. Le spese ammesse alla detrazione fiscale includono anche quelle di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.
Advertisement - PubblicitàLa detrazione fiscale per la “sistemazione a verde” è calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per ogni unità immobiliare residenziale oggetto di intervento. Nel caso in cui il contribuente esegua interventi su più unità immobiliari, avrà diritto alla detrazione fiscale più volte.
In caso di interventi effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali, la detrazione fiscale è calcolata su un ammontare massimo di spesa di 5.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Pertanto, ad esempio, il proprietario di una unità immobiliare che effettua interventi sia sulla propria unità che sulle parti condominiali, avrà diritto a calcolare la detrazione fiscale su un importo di 5.000 euro per le spese effettuate sul proprio immobile e su un importo di 5.000 euro per la parte di competenza delle spese condominiali.
La detrazione fiscale è ripartita tra gli aventi diritto e può essere fruita in dieci quote annuali di pari importo. Tuttavia, se gli interventi di “sistemazione a verde” e di realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili sono effettuati su unità immobiliari residenziali adibite promiscuamente all’esercizio dell’arte, della professione o dell’attività commerciale, la detrazione fiscale spettante è ridotta al 50%.
Inoltre, la detrazione fiscale per la “sistemazione a verde” è cumulabile con le agevolazioni previste sugli immobili sottoposti a vincolo da parte del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. n. 42/2004), ridotte però del 50%.
In caso di vendita dell’unità immobiliare sulla quale sono stati effettuati gli interventi, la detrazione fiscale non utilizzata può essere trasferita all’acquirente persona fisica, salvo diverso accordo delle parti.
In caso di decesso dell’avente diritto, la fruizione della detrazione fiscale si trasmette, per intero, esclusivamente all’erede che conservi la detenzione materiale e diretta del bene.
Leggi anche: Bonus Verde: vale anche per il balcone?
Advertisement - PubblicitàLa richiesta del Bonus Verde deve essere presentata dall’ente o dal privato che ha sostenuto la spesa per la realizzazione dell’intervento. Per poter richiedere il Bonus Verde è necessario avere a disposizione tutta la documentazione relativa alla spesa sostenuta, comprensiva di fatture, ricevute e bonifici bancari.
Nel presentare la richiesta di contributo, è importante specificare il tipo di intervento effettuato e la tipologia di spesa sostenuta, nonché allegare tutta la documentazione relativa alla spesa. Inoltre, è importante tenere presente che la richiesta di contributo deve essere presentata entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui è stata sostenuta la spesa per la realizzazione dell’intervento.
Advertisement - PubblicitàPer poter usufruire del Bonus Verde è necessario che i pagamenti relativi agli interventi di “sistemazione a verde” siano effettuati con strumenti che consentano la tracciabilità delle operazioni, quali ad esempio assegni bancari, postali o circolari non trasferibili, carte di credito, bancomat o bonifici bancari o postali.
Inoltre, sul documento di spesa dovrà essere indicato il codice fiscale del soggetto che fruisce della detrazione e la descrizione dell’intervento dovrà consentire di ricondurre la spesa a quelle agevolabili.
Per poter usufruire del Bonus Verde, è necessario conservare la seguente documentazione:
In conclusione, il Bonus Verde rappresenta un’importante opportunità per incentivare la rigenerazione urbana e la riqualificazione ambientale. Grazie a questo strumento è possibile realizzare interventi finalizzati alla creazione o alla riqualificazione di aree verdi pubbliche e private e alla messa in sicurezza di versanti, scarpate e pareti di sostegno, con la possibilità di ottenere un contributo a fondo perduto per la spesa sostenuta.
Tuttavia, è importante tenere presente i limiti di spesa previsti e le modalità di richiesta del Bonus Verde, al fine di evitare eventuali errori nella presentazione della richiesta di contributo. In ogni caso, il Bonus Verde rappresenta un’opportunità concreta per promuovere la sostenibilità ambientale e migliorare la qualità della vita nelle aree urbane e non solo.
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