L’Agenzia delle Entrate ha finalmente aggiornato – a Ottobre 2022 – la guida al Bonus Ristrutturazioni edilizie. Molte persone, finalmente, possono consolarsi del fatto che il bonus rimarrà dunque in vigore con alcune rimodulazioni.
L’Agenzia delle Entrate ha finalmente aggiornato – a Ottobre 2022 – la guida al Bonus Ristrutturazioni edilizie. Molte persone, finalmente, possono consolarsi del fatto che il bonus rimarrà dunque in vigore con alcune rimodulazioni.
Nell’attesa di sviluppi legislativi, quindi, chi attualmente ha in corso ovvero si appresta a iniziare dei lavori con bonus ristrutturazione deve fare attenzione alle indicazioni e regolamenti previsti dall’AdE. In particolare, la guida al bonus ristrutturazioni edilizie aggiornata fa leva sui riferimenti economici e fiscali presenti all’interno della Legge di Bilancio 2022: il bonus è stato, di fatto, confermato fino al 2024.
Da un punto di vista giuridico, i fondamentali delle novelle al bonus ristrutturazioni edilizie si trovano nel numero di Ottobre 2022 de ”L’Agenzia Informa”, consultabile a questo link.
Questa edizione si basa sulle modifiche che la legge n° 234/2021 ha effettuato sull’articolo 16 bis del Decreto del Presidente della Repubblica 917/1986, facendo chiarezza anche su massimali e lavori che è possibile portare in detrazione usufruendo come preferito di cessione del credito oppure utilizzo diretto in detrazione.
Sommario
Questa novella legislativa arriva a seguito del forte interesse che contribuenti e imprese hanno della possibilità di effettuare dei lavori per riqualificare in maniera importante il proprio immobile.
Per fare chiarezza e facilitare il compito di molte persone, l’Agenzia delle Entrate ha riunito varie indicazioni legislative all’interno della sua guida. Vengono, ancora, mantenuti sia lo sconto in fattura che la cessione del credito – anche se ormai è noto che queste ultime sono, sostanzialmente, bloccate – e possono essere ottenuti solamente a seguito di lavori di risanamento, ristrutturazione e per la manutenzione ordinaria delle parti comuni di edifici in condominio.
I vantaggi fiscali introdotti e ricordati con l’aggiornamento dell’Agenzia delle Entrate delle guida al bonus ristrutturazioni sono anche la riduzione al 10% dell’IVA, detrazione di tutti gli interessi pagati per i mutui che sono stati stipulati per ristrutturare l’abitazione principale e, infine, la detrazione per l’acquisto di immobili ristrutturati.
Advertisement - PubblicitàFino al 31 dicembre 2024 i contribuenti possono fruire del bonus ristrutturazioni. Quest’ultimo ammette una detrazione fiscale del 50% ma solamente per delle spese limitate a 96.000 €.
Inoltre ci sono diverse regole che bisogna rispettare: la prima è quella della comunicazione all’Enea, la quale deve essere effettuata in 90 giorni dalla data in cui sono finiti i lavori. in ogni caso, è sempre possibile fruire del bonus ristrutturazione in tre modi.
Il primo è quella della detrazione, in 10 anni, direttamente in dichiarazione dei redditi della spesa effettuata per i lavori. Sconto in fattura e cessione del credito alle banche sono rimaste, ma l’impresa deve essere sempre d’accordo e disponibile a questa particolare forma di agevolazione.
Il Bonus Irpef ottenuto con il bonus ristrutturazione edilizia 2022 è ammesso solamente nel caso si effettuino i seguenti lavori:
Una novità interessante per il bonus ristrutturazioni 2022 è quella relativa alla possibilità di creare autorimesse o posti pertinenziali per le automobili anche di tipo comune. La detrazione dell’Irpef al 50%, in questo caso, vale però soltanto per la realizzazione di autorimesse nuove.
Questo significa che non è possibile ristrutturare o fare manutenzione di quelle già esistenti.
I questo senso, il bonus è riconosciuto a due diverse tipologie di casistica: la prima è quella che prevede l’acquisto di box nuovi già realizzati; questo significa che l’impresa esecutrice dei lavori deve semplicemente effettuare la posa. Per la realizzazione, invece, di veri e propri parcheggi o autorimesse comuni deve sussistere un vincolo di pertinenza con un’unità abitativa già esistente.
Advertisement - PubblicitàNon è cambiato molto per quanto riguarda la platea dei soggetti ammessi a beneficiare di queste agevolazioni: possono usufruirne proprietari, usufruttuari, locatari e anche soci di cooperative.
Inoltre, gli imprenditori individuali e i soggetti che producono redditi in maniera associata. Inoltre, e questa è una novità, chi ha stipulato un compromesso o un preliminare di vendita può accedere al bonus se ha già preso possesso dell’immobile ed esegue correttamente – con spese a proprio carico – i lavori.
In ogni caso, anche con l’aggiornamento 2022 della guida ai bonus ristrutturazioni edilizie dell’Agenzia delle Entrate permangono gli obblighi in merito all’effettuazione del pagamento, comunicazione sul portale dell’AdE e requisiti minimi del bonifico: quest’ultimo, infatti, deve essere parlante e deve riportare in maniera netta e non fraintendibile sia le leggi che ammettono il beneficio che il codice fiscale e la partita IVA dei soggetti che ne usufruiscono.
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