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Bonus Ristrutturazione: fotovoltaico dà diritto al Bonus Mobili

Quando si eseguono determinate categorie di interventi edilizi agevolabili con il Bonus Ristrutturazione, successivamente diventa possibile usufruire anche del Bonus Mobili e Arredi.

Bonus Ristrutturazione: fotovoltaico dà diritto al Bonus MobiliBonus Ristrutturazione: fotovoltaico dà diritto al Bonus Mobili
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Quando si eseguono determinate categorie di interventi edilizi agevolabili con il Bonus Ristrutturazione, successivamente diventa possibile usufruire anche del Bonus Mobili e Arredi.

Nello specifico, infatti, il Bonus Mobili è l’unica agevolazione in ambito edile alla quale si può accedere solo “legando” la sua fruizione ad un altro bonus casa. È pertanto impossibile accedervi senza aver prima avviato interventi riconducibili ad un altro incentivo.

A questo proposito, il Fisco ha ribadito di recente che anche l’installazione di un impianto fotovoltaico rientra tra gli interventi agevolabili che consentono l’accesso al Bonus Mobili.

Approfondiamo di seguito.

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Bonus Ristrutturazione, Sismabonus, Superbonus: quali interventi

Il Bonus Ristrutturazione non è l’unico incentivo che consente poi di accedere al Bonus Mobili. Difatti, la normativa prevede che l’agevolazione possa essere legata anche al Sismabonus e al Superbonus.

In relazione a tutti e tre gli incentivi, tuttavia, solo determinate categorie di interventi agevolabili danno poi il via libera all’acquisto dei mobili e degli arredi con detrazione al 50%.

Nello specifico, gli interventi che danno diritto al Bonus Mobili sono i seguenti:

  1. Agevolabili con il Bonus Ristrutturazione:
    • Interventi di manutenzione ordinaria, solo su parti comuni di edifici condominiali;
    • Interventi di manutenzione straordinaria, di ristrutturazione edilizia, di restauro e risanamento conservativo su edifici condominiali e singole unità immobiliari;
    • Interventi di ricostruzione o ripristino di immobili danneggiati da eventi calamitosi per i quali è stato dichiarato lo Stato di Emergenza, su edifici condominiali e singole unità;
    • Acquisto di unità immobiliari – vendute o assegnate per mano di imprese di costruzione, imprese di ristrutturazione o cooperative edilizie – con il Bonus Ristrutturazione Acquisti. Le unità immobiliari devono essere ubicate all’interno di fabbricati che sono stati oggetto di interventi di restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia, e devono essere vendute dalle imprese entro 18 mesi dal termine dei lavori.
  1. Agevolabili con il Sismabonus (solo per Comuni siti in Zona 1, 2, 3 del rischio sismico):
    • Tutti gli interventi mirati alla riduzione del rischio sismico che danno accesso al Sismabonus;
    • Rientra qui anche il Sismabonus Acquisti, con il quale si può procedere all’acquisto di un’unità immobiliare ubicata all’interno di un edificio che è stato demolito e ricostruito con criteri antisismici, per mano di un’impresa di costruzione o di ristrutturazione. L’impresa che esegue i lavori deve provvedere a vendere le unità entro 18 mesi dalla fine dei lavori.
  1. Agevolabili con il Superbonus:
    • Interventi mirati alla riduzione del rischio sismico (cosiddetto “Super Sismabonus”);
    • Acquisto di un’unità ubicata in un edificio demolito e ricostruito (“Super Sismabonus Acquisti”);
    • Interventi mirati all’abbattimento delle barriere architettoniche. In ottica Superbonus, questo è un intervento trainaTO. Pertanto, può essere eseguito solo se “legato” ad almeno un intervento trainaNTE (isolamento termico, interventi antisismici, sostituzione impianto riscaldamento).
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Bonus Mobili: conta la data di avvio dei lavori edilizi

Attenzione, perché esistono ulteriori criteri da rispettare per poter accedere al Bonus Mobili e Arredi.

In quanto agli interventi edilizi elencati sopra, agevolabili con altri incentivi, si precisa che questi dovranno risultare avviati obbligatoriamente prima di procedere con qualsiasi acquisto legato al bonus mobili.

In sostanza, non è necessario che trascorra un determinato periodo di tempo tra gli interventi e gli acquisti. È necessario tuttavia che la data di avvio dei lavori risulti antecedente alla data in cui si sostengono le spese per mobili e arredi.

A questo proposito, lo ricordiamo, è possibile sostenere spese agevolabili con il bonus mobili anche prima di sostenere qualsiasi spesa legata agli interventi. La data da tenere in considerazione in questo caso, infatti, è quella in cui si avviano i lavori edilizi e non quella del sostenimento delle spese per i lavori edilizi.

In altre parole, per poter iniziare ad acquistare mobili e arredi, si dovrà dimostrare solo di aver avviato i lavori, e non di aver conseguito spese legate agli stessi.

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Fotovoltaico è manutenzione straordinaria: sì al Bonus Mobili

Con un quesito pubblicato di recente sul portale FiscoOggi, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che anche l’installazione di un impianto fotovoltaico rientra tra gli interventi che possono dare diritto al Bonus Mobili.

Nello specifico, una contribuente ha chiesto quanto segue:

Nel 2023 farò installare un impianto fotovoltaico. Per tale intervento chiederò nella dichiarazione dei redditi la detrazione del 50% in dieci anni. Mi confermate che ho diritto anche al bonus mobili?

Il Fisco conferma quanto richiesto.

L’intervento di installazione dell’impianto fotovoltaico, infatti, rientra tra gli interventi – agevolabili con il Bonus Ristrutturazioni – che sono mirati alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici e all’installazione di impianti basati sull’utilizzo di fonti rinnovabili.

L’Agenzia delle Entrate, tra l’altro, ha chiarito diverse volte che i lavori mirati all’impiego di fonti rinnovabili di energia sono da considerarsi interventi di “manutenzione straordinaria”.

Nell’ottica del Bonus Ristrutturazioni, dunque, questi interventi possono essere eseguiti sia sulle singole unità immobiliari che sulle parti comuni di edifici condominiali.

In seguito alla data di avvio dell’intervento di installazione dell’impianto fotovoltaico, pertanto, sarà possibile procedere con il sostenimento delle spese per l’acquisto dei mobili degli arredi.

Ricordiamo per l’appunto che non sarà necessario pagare i lavori di installazione del fotovoltaico prima di conseguire le spese per i mobili. Si dovrà dimostrare solo di averli avviati.

Leggi anche: “Impianto fotovoltaico con accumulo: come funziona, quanto costa e le detrazioni fiscali

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Bonus Mobili: nuovi massimali e modalità utilizzo credito

Ricordiamo che il Bonus Mobili è attualmente valido per le spese conseguite fino al 31 dicembre 2024. Con la Legge di Bilancio 2023, tuttavia, l’incentivo è stato modificato per quanto riguarda i massimali di spesa concessi (approfondisci qui).

I limiti di spesa che si possono portare in detrazione sono:

  • 16.000 euro per le spese 2021;
  • 10.000 euro per le spese 2022;
  • 8.000 euro per le spese 2023;
  • 5.000 euro per le spese 2024.

In particolare, la modifica ha interessato solo i massimali riferibili alle spese che vengono conseguite nel corso di quest’anno 2023. Prima il limite era fissato a 5.000 euro, poi è stato incrementato a 8.000.

Il Bonus Mobili non rientra tra i Bonus Casa che concedono la possibilità di scegliere le opzioni alternative alla detrazione. La cessione del credito e lo sconto in fattura non possono essere applicati a quest’agevolazione.

L’unico utilizzo concesso per il bonus mobili e arredi è la detrazione con la dichiarazione dei redditi in un tempo di 10 anni.



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TAGS: bonus arredo, bonus mobili, Bonus Ristrutturazione, fotovoltaico

Autore: Redazione Online

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