La nuova Manovra, pur non modificando la struttura dell’agevolazione fiscale sui mobili, interviene con decisione sul limite di spesa. Per il 2024, il limite di spesa scende a 5mila euro.
Con la Legge di Bilancio è prevista una modifica dei limiti di spesa sull’incentivo per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. La nuova Manovra, infatti, pur non modificando il meccanismo del bonus mobili, i requisiti degli aventi diritto e la documentazione da conservare, riduce notevolmente l’importo.
L’importante modifica interessa il massimale di spesa, una soglia che sino alla fine del 2023 sarà pari a 8mila euro, mentre per il 2024 sarà ridotta a 5mila euro, con l’aliquota di detrazione che resta al 50%.
Nessun cambiamento, invece, riguardo alla dipendenza dal bonus ristrutturazione. Per beneficiare dell’agevolazione sui mobili sono necessari degli interventi di recupero dei patrimoni edilizi. Inoltre, con il bonus mobili non è possibile ricorrere allo sconto in fattura e alla cessione del credito.
Di seguito ecco una panoramica completa sul bonus mobili ed elettrodomestici: limiti di spesa, aventi diritto, costi ammissibili, documenti da presentare all’Agenzia delle Entrate e da conservare e modalità di pagamento consentite.
Sommario
La nuova Manovra, pur non modificando la struttura dell’agevolazione fiscale sui mobili, interviene con decisione sul limite di spesa. Per il 2024, il limite di spesa scende a 5mila euro. La detrazione resta al 50% nei casi di acquisti di:
Resta in vigore anche il requisito della dipendenza dal bonus ristrutturazione, in quanto per fruire del bonus mobili sono necessari i lavori di recupero dei patrimoni edilizi.
In linea di massima, l’agevolazione è applicabile sugli acquisti effettuati a partire dal 6 giugno 2013 fino al 31 dicembre 2024. Tuttavia, sono doverose alcune precisazioni perché il bonus mobili è basato su un meccanismo a scalare, cioè:
La tempistica è un altro vincolo a cui è legato il bonus mobili, è necessario infatti acquistare gli arredi o gli elettrodomestici soltanto dopo l’inizio dei lavori di ristrutturazione. Vincoli da rispettare alla lettera per non compromettere il diritto all’agevolazione fiscale sui mobili.
Advertisement - PubblicitàIl requisito essenziale per accedere alla detrazione fiscale del bonus mobili ed elettrodomestici è riconducibile all’inizio dei lavori di ristrutturazione, che deve avvenire prima di sostenere i costi per acquistare gli arredi o gli elettrodomestici. L’Agenzia delle Entrate è, infatti, intervenuta sulla questione chiarendo che hanno diritto alla detrazione fiscale solo i contribuenti che effettuano interventi di recupero dei patrimoni edilizi.
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In pratica, l’agevolazione spetta ai soli contribuenti che usufruiscono della detrazione per i costi di intervento di recupero dei patrimoni edilizi. Per semplificare ciò vuol dire che, se un coniuge paga i costi per i lavori di ristrutturazione della casa e l’altro coniuge si interessa all’acquisto degli arredi, il bonus mobili non spetta a nessuno dei due.
La detrazione spetta anche nell’ipotesi in cui sono stati comprati beni rivolti all’arredamento di un ambiente della stessa casa oggetto dei lavori edilizi. Ai fini dell’ottenimento della detrazione fiscale del 50% è necessario riportare i costi sostenuti nel Mod. 730. Spese, quindi, da riportare correttamente e in maniera esaustiva nella dichiarazione annuale dei redditi.
Advertisement - PubblicitàA condizionare le istanze degli interessati sono anche i costi ammessi in detrazione. La detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute, fino a una soglia massima di 5mila euro, nel 2024 spetta nei casi di acquisto di nuovi armadi, librerie, letti, cassettiere, scrivanie, divani, comodini, tavoli, sedie, materassi e credenze.
Restano invece tagliati fuori dal beneficio gli acquisti di porte, tendaggi e tende.
Per quanto riguarda gli elettrodomestici le spese ammesse in detrazione sono quelle riferite all’acquisto di nuovi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+, per i forni la classe di riferimento è la A.
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Gli acquisti sono comunque agevolati per quei tipi di elettrodomestici senza etichetta, a patto che per essi non ci sia ancora l’obbligo di legge. Fanno parte dei grandi elettrodomestici, per esempio, i congelatori, i frigoriferi, le lavatrici, le asciugatrici, le lavastoviglie, gli apparecchi elettrici di riscaldamento e gli apparecchi per il condizionamento.
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Tra i costi detraibili è possibile comprendere le spese di montaggio e di trasporto dei beni comprati. Al di là dei costi sostenuti per gli interventi di ristrutturazione, la detrazione fiscale del 50% è da calcolare su un importo massimo di 8mila euro per il 2023 e su un importo massimo di 5mila euro per il 2024 relativo, complessivamente, ai costi sostenuti per acquistare grandi elettrodomestici e mobili.
La soglia massima dei costi è relativa alle singole unità abitative, incluse le pertinenze. Pertanto, i contribuenti che eseguono gli interventi di ristrutturazione su diverse unità immobiliari avranno diritto all’agevolazione più volte.
La detrazione va ripartita tra i beneficiari in 10 quote l’anno di pari importo. La detrazione fiscale non impiegata non è trasferibile né nelle ipotesi di morte dei contribuenti né nelle ipotesi di cessioni degli immobili interessati dai lavori di recupero edilizio.
Advertisement - PubblicitàLa comunicazione Enea è un passo necessario per accedere al bonus elettrodomestici. L’obbligo di trasmettere le informazioni all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2018 e valido anche per gli anni seguenti.
Quindi è obbligatorio trasmettere le notizie relative ai costi sostenuti per acquistare lavatrici, forni, frigoriferi, lavastoviglie, etc. Il termine per la trasmissione dei dati è fissato a novanta giorni dalla data dei collaudi.
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Advertisement - PubblicitàPer fruire dell’agevolazione sui mobili e gli elettrodomestici è necessario presentare alcuni documenti per attestare la compravendita all’Agenzia delle Entrate. La documentazione da conservare accuratamente è la seguente:
Come ripetuto a più riprese in precedenza, è essenziale dimostrare l’inizio degli interventi di ristrutturazione in data antecedente all’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici. La data di inizio degli interventi di ristrutturazione può essere attestata dalle abilitazioni amministrative o dalla preventiva comunicazione ASL, se obbligatoria.
Per i lavori per i quali non esiste la necessità di titoli abilitativi o di comunicazioni bastano le dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà.
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Advertisement - PubblicitàPer il diritto alla detrazione fiscale del 50% sul bonus mobili ed elettrodomestici è necessario sostenere i pagamenti attraverso bonifici, carte di credito o carte di debito. Esclusa la possibilità di effettuare i pagamenti in contanti, con assegni o con altri strumenti.
Le regole in materia sono chiare, nei casi di pagamenti con assegni bancari o in contanti si perde il beneficio.
La detrazione spetta anche nel caso in cui i beni siano stati acquistati attraverso un finanziamento a rate, a patto che le società eroganti i finanziamenti paghino i corrispettivi con le medesime modalità sopra riportate. In queste ipotesi, i contribuenti devono avere una copia delle ricevute di pagamento e l’anno di riferimento sarà l’anno in cui le finanziarie hanno sostenuto i pagamenti.
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Per i pagamenti sostenuti con le carte di debito o di credito, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che la data di riferimento sarà quella individuata nei giorni di impiego delle carte da parte dei titolari e non nei giorni di addebito sui conti correnti.
Advertisement - PubblicitàNeanche per il 2024 con il bonus mobili è previsto lo sconto in fattura o la cessione del credito. Per beneficiare di tale bonus, l’unica strada da seguire è quella attraverso la detrazione nella dichiarazione annuale dei redditi. In altre parole, per il bonus mobili non sono previste altre modalità di utilizzo.
Per concludere, per fruire della detrazione fiscale del 50% sul bonus mobili ed elettrodomestici, gli interessati devono porre le attenzioni su tutti i vincoli e le condizioni previsti dalle disposizioni normative in materia e sulle diverse precisazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate.
Inoltre, è importante ricordare la grande novità prevista dalla nuova Legge di Bilancio, che per il 2024 abbassa la soglia massima di spesa su cui calcolare la detrazione a 5mila euro. Per il 2023 l’importo massimo previsto è di 8mila euro, mentre per il 2022 era di 10mila euro e per il 2021 era di 16mila euro. Con l’arrivo del nuovo anno nulla invece cambierà con riferimento al meccanismo del bonus mobili ed elettrodomestici, ai requisiti degli aventi diritto e alla documentazione da presentare all’Agenzia delle Entrate e da conservare agli atti.
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