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Con il nuovo anno ormai alle porte, sono sempre di più le persone che si chiedono quali saranno i nuovi bonus edili, cosa cambierà rispetto all’anno precedente e, in generale, quali saranno le modifiche che il nuovo Governo vi apporterà.
In realtà, le modifiche ai bonus fiscali destinati al settore edile erano previste dapprima dell’arrivo del nuovo esecutivo, tant’è che si volevano risolvere vari aspetti dubbi di queste norme cercando di bilanciarle.
Senza dimenticarsi che il bonus infissi non è a sé stante, bensì fa parte di un più ampio pacchetto di bonus edilizi destinati a coloro che vorrebbero rendere la propria abitazione più ecologica: il bonus fineste e infissi riguarda proprio questa situazione.
Leggi anche “Bonus infissi e finestre: Come funziona? importi e requisiti“;
Oltre alle modifiche già conosciute, alcune delle quali note da un paio di anni, è prevedibile che ci saranno, inoltre, anche tutt’una serie di modifiche in corsa di esecuzione.
Advertisement - PubblicitàOvviamente, la modifica più discussa è quella del Superbonus al 110%. Usufruendone è possibile fare una completa ristrutturazione della propria abitazione, cambiando anche gli infissi e le finestre.
Tuttavia, a partire dal 2023 esso scomparirà del tutto per le villette unifamiliari e il suo utilizzo sarà limitato anche per quanto riguarda gli altri interventi. Tutto ciò perché i soldi del budget destinati agli interventi di questo tipo stanno rapidamente terminando e non è detto che il Governo presieduto dalla Premier Giorgia Meloni riuscirà a rifinanziarlo, complice anche difficile situazione economica italiana.
Ad oggi, nella bozza della Legge di Bilancio 2023, il Superbonus rientra tra i bonus rinnovati ma con qualche modifica. Per approfondire l’argomento leggi “Superbonus 90%: La guida per il 2023, cosa cambierà e per chi“.
Per fortuna la Legge di Bilancio stabilisce comunque quali saranno i bonus edilizi che resteranno. Per esempio, alcuni di questi incentivi sono già stati prorogati e tra questi occorre ricordare della detrazione fiscale del 50% per ogni genere di ristrutturazione che sarà eseguita a partire dall’1 gennaio del 2023 fino al 31 dicembre del 2024.
Per lo stesso periodo sono state prorogate anche altre opzioni, tra cui quelle relative alla cessione del credito e quelle per lo sconto in fattura.
Senza dimenticarsi del bonus infissi, che rientra nella casistica del bonus al 50%. In quest’ultimo, difatti, rientrano i lavori di restauro, di manutenzione straordinaria oppure di risanamento conservativo, oltre agli interventi di manutenzione ordinaria tra i quali spiccano anche i lavori di sostituzione o d’installazione degli infissi e finestre.
Leggi anche “Superbonus 110%: serramenti, schermature e oscuranti, nuovi chiarimenti“;
Allo stesso modo si potranno detrarre le spese oppure finanziare gli interventi obbligatori per riparare gli immobili danneggiati a causa d’imprevisti o di calamità di vario tipo.
Molte cose resteranno comunque simili al passato. Per esempio, gli interventi potranno essere compiuti sugli immobili residenziali di qualsiasi genere e sarà possibile finanziare non solo le opere di manutenzione ordinaria, ma anche di quella straordinaria (basti pensare all’installazione degli ascensori oppure al lavoro sulle scale di sicurezza).
Ovviamente, uno dei lavori di maggiore popolarità riguarderà proprio la sostituzione dei serramenti oppure degli infissi esterni, ma tutti gli interventi dovranno essere finalizzati al miglioramento del risparmio energetico dell’abitazione.
Advertisement - PubblicitàSe si vuole usufruire del bonus infissi, si può farlo senza troppi problemi anche grazie a un gran ventaglio di soluzioni. I bonus inclusi in questa casistica sono, difatti, molto differenti.
In primo luogo bisogna ricordarsi del Bonus Ristrutturazione, grazie al quale è possibile avere una detrazione del 50% delle spese sostenute per un importo massimo pari a 96 mila euro. La detrazione ottenibile sarà poi suddivisa in 10 quote annuali, ognuna di uguale importo.
Ovviamente sarà possibile usufruirne anche in caso di sostituzione degli infissi, sia interni che esterni. L’unica condizione da rispettare è il bisogno di migliorare la classe energetica della propria abitazione.
A questo si aggiunge l’Ecobonus, che come quello precedente permette di usufruire di una detrazione pari al 50% delle spese che saranno sostenute, con un tetto che in questo caso è minore (pari a 60 mila euro). La buona notizia relativa a questo bonus è che si può usarlo anche con lo sconto in fattura e la cessione del credito.
I cittadini che lo vorranno, potranno beneficiare di questa detrazione per sostituire principalmente gli infissi esterni, quelli situati al di fuori di un ambiente riscaldato. Anche in questo caso, inoltre, è necessario che i nuovi infissi servano a migliorare la classe energetica della casa. Senza dimenticarsi del Superbonus, che punta a un’operazione di riqualificazione energetica completa dell’edificio.
In questo caso gli interventi si suddividono in due categorie: quelli trainati e quelli trainanti. La sostituzione degli infissi può essere descritta come un intervento trainante, ma non si può usufruire per compiere la sola sotituzione. Occorrerà, dunque, abbinare tale lavoro ad altri interventi di riqualificazione energetica dell’abitazione.
Approfondisci l’argomento tramite la guida “Superbonus 110: la guida completa del 2022“;
Advertisement - PubblicitàSe si vuole usufruire delle possibilità previste a norma di Legge, non ci si può dimenticare delle date di scadenza impostate per questi vantaggi fiscali.
In particolare si potrà usufruire del bonus ristrutturazione per tutto il 2022, il 2023 e il 2024, in quanto è stato prorogato per i due anni successivi. Quindi la data di scadenza utile per richiedere questo bonus è il 31 dicembre del 2024.
Per quanto concerne l’ecobonus vale la stessa cosa. Esso è stato prorogato, per il momento, fino all’ultimo giorno del 2024.
Un discorso diverso vale, invece, per il Superbonus. Quest’ultimo non è ancora stato prorogato definitivamente e anche se è altamente probabile che lo sarà a breve, in questo momento la data di scadenza è fissata al 31 dicembre del 2022. Successivamente è probabile che la nuova data di scadenza sarà fissata al 31 dicembre del 2023 o del 2024.
Advertisement - PubblicitàPer quanto riguarda le detrazioni fiscali sugli interventi eseguiti precedentemente basterà segnare la detrazione a cui si ha diritto nella Dichiarazione dei Redditi, rispettando i requisiti e le regole dell’agevolazione. In alternativa ci si può rivolgere a un commercialista, che farà tutto al posto della persona stessa.
Per quanto riguarda l’Ecobonus, sarà possibile cedere la detrazione prevista all’azienda che si occuperà dei lavori tramite lo sconto in fattura. In questo la ditta farà i lavori con lo sconto oppure in maniera del tutto gratuita. Di contro, il cliente potrà pagare una somma ridotta oppure non pagare nulla.
Ovviamente, questa modalità di pagamento va chiarita insieme ai professionisti dell’azienda, in quanto non tutte le imprese accettano queste modalità di pagamento.
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