Sommario
Il bonus idrico, volgarmente chiamato anche bonus docce e bonus rubinetti, è un incentivo statale dedicato a tutte le persone fisiche residenti in Italia che decidono di effettuare lavori di miglioramento ed efficientamento dell’impianto idrico della propria abitazione, ad esempio sostituendo di alcuni componenti del bagno e della cucina come rubinetti, sanitari, soffioni doccia o vecchie tubazioni con impianti nuovi o apparecchi a ridotto flusso di acqua.
L’incentivo 2022 consiste in un rimborso, fino a 1.000 euro, delle spese effettivamente sostenute entro il 31 Dicembre 2021 per questi interventi di efficientamento idrico all’interno di una singola unità immobiliare.
Il bonus quindi è dedicato alle persone fisiche, può essere chiesto una sola volta e per una sola unità immobiliare.
Si tratta di una misura che si colloca all’interno di un più ampio progetto di sostenibilità ambientale e lotta agli sprechi, poiché ha l’obiettivo di incentivare l’acquisto di strumenti moderni ed ecologici, volti a ridurre lo sperpero di acqua.
Advertisement - PubblicitàIl bonus idrico è stato introdotto con la Legge di Bilancio 2021 (L. 178 del 30 dicembre 2020) e poi formalizzato del Decreto Ministeriale n. 395 del 27/9/2021.
L’incentivo 2022 è valido per i lavori effettivamente sostenuti dal 1 gennaio al 31 dicembre dello scorso anno. Chi rientra in questa categoria potrà fare richiesta di rimborso entro il prossimo 30 Giugno, ultimo giorno disponibile per inoltrare la domanda.
Per chi invece, ad oggi, ancora non ha effettuato alcun tipo di lavoro niente paura, grazie ad un emendamento introdotto in extremis nell’ultima manovra (di bilancio), la Legge di Bilancio 2021 ovvero la L. 234/2021 – ha disposto l’ennesima proroga di questo interessante incentivo fino al 2023, pertanto saranno rimborsabili fino a 1000 euro anche i lavori effettuati per tutto il 2022.
Attenzione però a non aspettare l’ultimo momento per fare richiesta; nell’ultima Legge di Bilancio è stata prevista una notevole riduzione della disponibilità finanziaria che passa dai 5 milioni di euro previsti per il 2021/2022 a solo 1,5 milioni di euro per il 2023.
Il bonus infatti sarà sempre disponibile fino ad eventuale esaurimento dei fondi!
Advertisement - PubblicitàPossono usufruire del Bonus Idrico tutte le persone fisiche maggiorenni residenti in Italia che risultano proprietarie di un immobile già registrato al catasto alla data di presentazione della domanda.
Hanno diritto al bonus i proprietari o i titolari di diritto reale o di godimento su immobili esistenti.
In caso di immobili cointestati, o in caso di semplice titolare di diritto reale o personale di godimento, la persona che effettivamente ha la disponibilità dell’immobile potrà fare domanda di rimborso ma dovrà necessariamente fare una comunicazione al proprietario o comproprietario dell’immobile della volontà di usufruire del bonus. Questo per evitare la presentazione di duplici domande per lavori effettuati sullo stesso fabbricato.
I lavori possono esser svolti su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.
Il bonus idrico è un incentivo dedicato ai lavori svolti da cittadini persone fisiche pertanto sono esclusi dal rimborso aziende, società o commercianti.
Advertisement - PubblicitàÈ possibile richiedere l’ottenimento del bonus per le spese effettivamente sostenute – e dimostrate tramite fattura – relative a lavori di fornitura e posa in opera di sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico.
Possono essere incluse nella richiesta di rimborso eventuali spese sostenute per opere idrauliche e murarie necessarie all’installazione degli stessi sanitari, così come le opere relative allo smontaggio e dismissione degli impianti preesistenti.
Sono comprese anche la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per il bagno o la cucina, compresi eventuali apparecchi di ultima generazione per il controllo e la regolazione del flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e l’acquisto di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto.
Anche in questi casi sono comprese tutte le eventuali opere idrauliche e murarie collegate alle sostituzioni, o necessarie per lo smontaggio e la dismissione dei vecchi sistemi.
Ovviamente sono esclusi dal rimborso eventuali pagamenti effettuati in contanti, e questo anche se formalmente l’intervento rientra tra quelli che danno diritto al bonus.
I pagamenti, sia relativi all’acquisto degli impianti che dei lavori murari o idraulici, dovranno essere effettuati esclusivamente tramite bonifico parlante nel rispetto di quanto previsto dal D.M. 395/2021, art. 4, comma 8. Tutte le spese sostenute devono essere comprensive di Iva.
Advertisement - PubblicitàCome riportato espressamente nel Decreto Ministeriale n. 395/2021 all’art. 3, comma 2 lett. a e b, non rientrano tra le spese rimborsabili quelle effettuate per l’acquisto di: piatti doccia, sedute e copriwater, bidet, box doccia se non hanno incorporata la colonna getto dell’acqua, i lavandini, le placche di comando del water, tutti i sanitari in resina e non è compresa nemmeno la sostituzione della vecchia vasca da bagno.
In caso di acquisto effettuato on-line?
Il Ministero, dopo gli iniziali dubbi, ha fatto chiarezza anche su questo aspetto. È possibile richiedere il bonus idrico anche in caso di acquisto di prodotti domestici per il risparmio idrico effettuati su piattaforme di e-commerce o comunque su siti on-line.
Ovviamente sarà fondamentale documentare l’avvenuto acquisto tramite fattura.
Inoltre, in questo caso, è importante accertarsi che la scheda del prodotto acquistato digitalmente contenga tutte le informazioni relative alle specifiche tecniche del prodotto così da accertarsi che sia tra quelli inclusi nel bonus.
Advertisement - PubblicitàPer chiedere il bonus è attiva, da gennaio 2022, una piattaforma ufficiale gestita dal Ministero della Transizione Ecologica. Basterà collegarsi al sito Bonus Idrico, registrarsi sulla piattaforma tramite credenziali SPID con livello di sicurezza 2 o CIE (Carta d’identità elettronica) inserire tuti dati richiesti, compresa la fattura o le fatture relative alle spese sostenute ed inoltrare la richiesta.
Tra i vari dati richiesti il dovrà essere caricata anche copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito o eventualmente, in caso di mancanza di una fattura elettronica, copia del versamento bancario o postale e della documentazione del venditore idonea a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato.
All’interno del sito è presente anche una ricca sezione FAQ per eventuali dubbi o chiarimenti.
Compila il form sottostante: la tua richiesta verrà moderata e successivamente inoltrata alle migliori Aziende del settore, GRATUITAMENTE!