Il bonus ai professionisti di 350 euro si rivolge sostanzialmente ai soggetti che nel 2021 hanno avuto un fatturato inferiore ai 35mila euro. Di seguito è possibile leggere tutte le informazioni utili e le modalità per ottenere il bonus.
Il Bonus da 200 euro per i professionisti, lavoratori autonomi e partite IVA è realtà, ma solo nelle intenzioni del governo. Com’è noto, di recente è slittata la pubblicazione del Decreto Interministeriale che doveva fissare le modalità e le tempistiche per richiedere e ottenere l’erogazione del bonus una tantum da 200 euro.
La manovra si rivolge sostanzialmente ai soggetti che nel 2021 hanno avuto un fatturato inferiore ai 35mila euro. In assenza della pubblicazione di questo testo, è dunque slittata la data per la presentazione delle domande fissata, in maniera del tutto generica, per il 20 settembre 2022.
Da ultimo, però, il Decreto Aiuti-ter ha aggiunto una interessante novità: la somma di base, uguale per tutti e fissata in 200 euro, verrà aumentata di altri 150 euro per i lavoratori autonomi che hanno chiuso l’anno fiscale precedente con un fatturato inferiore a 20.000 euro complessivi.
Per questo motivo, chi si trova in quest’ultima condizione riceverà il bonus professionisti per una cifra pari a 350 euro. L’aumento è stato reso possibile in virtù di nuovi stanziamenti effettuati.
Di seguito è possibile leggere tutte le informazioni utili e le modalità per ottenere il bonus.
Sommario
Dato per assodato l’aumento del bonus – che verrà reso certo con l’entrata in vigore del decreto attuativo – le domande potranno essere presentate non prima del 26 Settembre.
Le indiscrezioni sulle ragioni giuridiche dell’aumento del bonus ai liberi professionisti sono state elencate da AdEPP, acronimo di Associazione degli Enti Previdenziali Privati: quest’ultima, infatti, ha concorso ad aggiungere questa novità all’interno del Decreto Aiuti-ter che è stato approvato con la procedura regolare dal Consiglio dei Ministri.
L’AdEPP ha affermato che le casse sono pronte ad aggiornare la procedura informatica per la richiesta del bonus visto che, con le ultime novelle, il tetto di reddito è stato alzato si prospettano circa il doppio dei potenziali aventi diritto rispetto ai numeri precedenti.
Il governo ha potuto finanziare il bonus lavori autonomi tramite uno stanziamento di 600 milioni di euro, divisi in 500 milioni di quelli giù previsti e inoltre 100 milioni per il decreto Aiuti-bis.
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AdEPP ha dato il suo benestare, dicendo che la capienza economica è sicura e che quindi non sarà necessario effettuare un click day, soprattutto visto il fallimento della precedente iniziativa analoga.
Advertisement - PubblicitàLe somme di cui sopra potranno essere godute solamente da chi rientra nelle fattispecie previste dal Decreto Aiuti-bis. Come accennato, questo può essere pari a 200 euro per tutti i lavoratori rientranti nel bonus che abbiano avuto, nel 2021, un fatturato inferiore a 35mila euro. Sale a 350 euro nel caso in cui nello stesso arco di tempo, il fatturato sia stato inferiore ai 20.000 euro.
In ogni caso, è importante tenere d’occhio i limiti e le categorie nei confronti delle quali questo bonus è erogato perché, a differenza di quanto avviene per i lavoratori dipendenti, questo aiuto non spetta a tutti a cascata.
Innanzitutto, possono richiedere il bonus professionisti 350 euro tutti i lavoratori autonomi che sono iscritti alle gestioni previdenziali dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale (INPS).
A queste categorie sono equiparati anche tutti quelli che, in base al Decreto legislativo 30 Giugno 94/509, sono obbligati ad iscriversi a qualche forma di previdenza e assistenza sociale. Oltre a questi requisiti, ce n’è anche un altro che è stato pensato appositamente per evitare che qualcuno si potesse avvantaggiare in qualche modo del bonus.
Il beneficiario, infatti, non deve avere usufruito del precedente sostegno, previsto dagli articoli 31 e 32 all’interno dell’originario decreto Aiuti.
Il limite dei 35.000 euro per poter richiedere il bonus professionisti è inderogabile e anche poche cifre sopra lo stesso comportano l’impossibilità di ottenere il beneficio. Il reddito va attestato con apposita dichiarazione rilasciata dal modello 730 dell’Agenzia delle Entrate che viene redatto annualmente da parte di CAF o commercialisti abilitati alla professione contabile.
Advertisement - PubblicitàNon ci sono ancora indicazioni certe né sui modi di richiesta del bonus professionisti né sui tempi. Il Decreto Aiuti-Ter prevedeva una data il 20 settembre, ma l’AdEPP non è riuscita a predisporre tutte le procedure necessarie in tempo.
In ogni caso, quello che è certo è che le domande dovranno essere presentate almeno entro il 30 Novembre, termine perentorio previsto dal Decreto Aiuti. Questa data non è stata scelta a caso perché consiste – sostanzialmente – nell’ultimo giorno che i professionisti hanno per inviare telematicamente la dichiarazione fiscale all’Agenzia delle Entrate.
In questo modo ci sarà la perfetta rispondenza fra reddito richiesto e quello effettivamente posseduto.
Secondo le stime del Governo, la misura del bonus per i professionisti 350 euro si rivolge ad una platea di circa 3 milioni di beneficiari: si tratta di una cifra record considerando che, questa, si rivolge essenzialmente alle partite IVA e lavoratori autonomi, sottolineando come il Paese sia passando un momento di crisi molto importante.
Advertisement - PubblicitàVista la procedura, il Governo è relativamente certo che non ci saranno frodi fiscali. Nonostante questo, le domande saranno verificate direttamente dall’ente pubblico che si occuperà di erogare il denaro facendo fede soprattutto sui dati dichiarati al momento della stessa. In seguito, verranno predisposti dei controlli.
Qualora si verifichi il caso in cui la somma non doveva essere percepita, sarà necessario restituirla.
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