Il rinnovo dell’ISEE per 5 milioni 330mila famiglie beneficiarie dell’assegno unico universale è iniziato. Anche se il Governo ha intenzione di intervenire su questo punto, gli importi per ciascun figlio saranno modulati in base all’Isee del nucleo familiare nel 2023.
La DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) deve essere inviata all’INPS entro il 28 febbraio per ottenere l’aggiornamento dell’indicatore, altrimenti a partire da marzo verrà erogata solo la quota minima di 50 euro per ciascun figlio.
Solo chi aggiornerà l’ISEE entro il 30 giugno potrà ottenere gli importi arretrati ricalcolati dal mese di marzo, altrimenti verranno modulati in base all’indicatore solo dal momento della presentazione della DSU.
Sommario
L’assegno unico universale è una misura di sostegno economico introdotta dal Governo italiano per le famiglie con figli. Consiste in un contributo economico mensile erogato dallo Stato per ogni figlio minorenne a carico del nucleo familiare.
L’importo dell’assegno è modulato in base alla situazione economica del nucleo familiare, come indicato dall’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).
Leggi anche: ISEE: cos’è, come funziona e come si richiede
L’assegno unico universale sostituisce e unisce altre misure di sostegno come il Bonus bebè, l’assegno per il nucleo familiare e le detrazioni fiscali per figli a carico. La misura è stata introdotta per fornire un sostegno economico alle famiglie italiane e per migliorare la situazione economica delle famiglie a basso reddito.
Advertisement - PubblicitàIl rinnovo dell’Isee è necessario per tutte le famiglie che beneficiano dell’assegno unico universale, che hanno presentato l’Isee nel 2022 e vogliono continuare a percepire le somme spettanti in base alla situazione economica. In particolare, per gli altri figli beneficiari, per i quali è stato compilato un ISEE nel 2022 (6,88 milioni), è necessario presentare la nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica entro il 28 febbraio per continuare a percepire le somme spettanti.
La stessa scadenza va rispettata anche dai circa 350mila nuclei familiari che beneficiano sia dell’assegno unico che del reddito di cittadinanza, per mantenere entrambe le prestazioni sociali è necessario rinnovare l’Isee. Anche nel caso in cui i nuclei familiari non abbiano presentato l’Isee per l’assegno unico universale, ma hanno intenzione di farlo per continuare ad avere il contributo economico, devono presentare la DSU entro il 28 febbraio.
Advertisement - PubblicitàChi già percepisce l’assegno unico non deve presentare una nuova domanda, riceverà l’importo per la nuova annualità (da Marzo 2023 a Marzo 2024) in modo automatico.
Solo chi non ha ancora fatto richiesta e non è ancora raggiunto dalla misura (72mila persone hanno inviato la domanda tra dicembre e gennaio, secondo l’Inps) deve presentare una nuova domanda.
Coloro che hanno cambiamenti nella situazione familiare (nascita di figli, variazioni nella condizione di disabilità, separazione, variazioni IBAN, maggiore età dei figli) devono modificare la domanda entro fine febbraio per ottenere gli importi corretti a partire da marzo.
Inoltre la Legge di Bilancio per il 2023 ha previsto un aumento del 50% della maggiorazione mensile da 100 a 150 euro per i nuclei con almeno 4 figli. Gli aggiustamenti degli importi in corso d’anno sono normali per una misura come l’assegno unico, che può variare nell’importo o nella decorrenza a seconda delle situazioni familiari.
Advertisement - PubblicitàLa DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) è un documento utilizzato per richiedere l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). L’Isee è un indice che indica la situazione economica di un nucleo familiare e serve per determinare l’eligibilità per determinate prestazioni sociali, tra cui l’assegno unico universale.
La DSU è un documento che riunisce in un’unica dichiarazione tutte le informazioni relative alla situazione economica del nucleo familiare, come i redditi, i patrimoni e le spese sostenute.
La DSU deve essere presentata all’Inps per ottenere l’Isee e, in caso di cambiamenti nella situazione familiare, deve essere aggiornata per continuare a percepire le somme spettanti in base alla situazione economica.
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