La tempesta finanziaria si sta intensificando, con i tassi di interesse destinati a subire un’escalation vertiginosa. L’annuncio di una nuova stretta da parte della Banca Centrale Europea (BCE) nel luglio 2023 ha gettato ombre sul futuro finanziario di molti italiani.
Il costo dei finanziamenti, in particolare i mutui, è destinato ad aumentare sensibilmente.
Sommario
Gli analisti prevedono un innalzamento dei tassi di interesse di 25 punti base, con ripercussioni dirette sulle rate dei mutui. Secondo le proiezioni della Fabi, il sindacato dei bancari, per i mutui a tasso fisso si prevede un raddoppio delle rate entro il 2023. Per i mutui a tasso variabile, invece, è probabile un incremento del 60-70% della rata mensile.
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Per esempio, per un mutuo a tasso fisso di 200.000 euro con una durata di 25 anni (e un tasso medio potenzialmente superiore al 6%), la rata mensile sarà di 1.341 euro. Per un prestito di 100.000 euro, sempre di 25 anni, con un tasso al 5,6%, la rata mensile sarà di 627 euro.
Per quanto riguarda i mutui a tasso variabile, i cambiamenti sono ancora più radicali. Le rate di questi mutui hanno registrato aumenti fino al 75%. Ciò significa che chi pagava una rata di circa 500 euro al mese ora paga 875 euro, con un aumento di 375 euro. Ed è probabile che le rate dei vecchi mutui a tasso variabile possano subire ulteriori aumenti.
Advertisement - PubblicitàI nuovi mutui a tasso fisso hanno visto un’impennata degli interessi, passando da una media del 1,8% fino a oltre il 6%. Di conseguenza, le rate mensili possono più che raddoppiare. Per i nuovi mutui a tasso variabile, si prevede un aumento medio al 6,5%, da un 0,6% alla fine del 2021.
Ciò significa che per un prestito di 150.000 euro della durata di 20 anni, la rata mensile sarà di 1.134 euro, ben 469 euro in più rispetto a un anno fa.
A fine aprile 2023, il valore totale dei mutui per l’acquisto di abitazioni ammontava a 425,5 miliardi di euro, in crescita di 50 miliardi rispetto alla fine del 2017 (+13,4%). Su un totale di 25,7 milioni di famiglie italiane, circa 3,5 milioni hanno un mutuo, mentre 6,8 milioni di cittadini sono indebitati con altre forme di finanziamento, come il credito al consumo e i prestiti personali.
Per quanto riguarda il credito al consumo e i prestiti personali, le banche hanno concesso prestiti per un totale di 251,2 miliardi di euro, in linea con i valori di fine 2017. Tuttavia, l’andamento sta subendo un rallentamento, sintomo dell’effetto negativo dell’aumento dei tassi di interesse.
Advertisement - PubblicitàAlla luce della prossima decisione della BCE il 27 luglio 2023, i tassi di interesse potrebbero arrivare al 13,65%, rispetto all’8,1% di fine 2021. Ciò significa che il costo totale di un’auto da 25.000 euro, acquistata interamente a rate con un finanziamento di 10 anni, passerà da 37.426 euro a 47.272 euro, con una differenza di 9.850 euro.
Analogamente, per un elettrodomestico come una lavatrice da 750 euro, con un finanziamento di 5 anni, il costo totale passerà da 942 euro a 1.083 euro, con un incremento di 141 euro.
Advertisement - PubblicitàIn conclusione, l’escalation dei tassi di interesse sta avendo un impatto profondo sull’economia italiana. I mutuatari, sia vecchi che nuovi, dovranno fare i conti con rate più elevate, mentre il costo del credito al consumo rischia di subire un’impennata. L’importanza di una pianificazione finanziaria accurata non è mai stata così evidente.
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