Tra due anni, si prevede un aumento delle rate dei mutui tra il 17% e il 77%. Questa previsione, unita all’attuale inflazione e all’aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea, potrebbe far lievitare il peso di un mutuo sul reddito netto delle famiglie fino al 60%.
In un’epoca caratterizzata da una crescente incertezza economica, l’aumento delle rate dei mutui rappresenta un tema di grande rilevanza. Un recente studio condotto dall’Osservatorio SalvaLaTuaCasa, in collaborazione con Nomisma e il contributo di Save Your Home, ci offre alcuni dati preoccupanti che non possono essere ignorati.
Sommario
Tra due anni, si prevede un aumento delle rate dei mutui tra il 17% e il 77%. Questa previsione, unita all’attuale inflazione e all’aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea, potrebbe far lievitare il peso di un mutuo sul reddito netto delle famiglie fino al 60%.
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Tale situazione mette a rischio il benessere economico delle famiglie, incidendo in maniera significativa sulla loro capacità di spesa e di risparmio, riducendo il loro potere d’acquisto e compromettendo la loro capacità di far fronte al pagamento dei mutui.
Secondo l’Osservatorio SalvaLaTuaCasa, nel corso dell’ultimo anno il 13% delle famiglie ha dichiarato di aver avuto difficoltà nel pagare regolarmente le rate del mutuo; di queste, il 4% segnala di aver accumulato ritardi ed è ancora in arretrato con la rata. Questi dati ci mostrano come l’economia italiana sia pesantemente influenzata dal contesto internazionale, portando ad una situazione di grave precarietà per molte famiglie.
Advertisement - PubblicitàAnalizzando la distribuzione del reddito, risulta evidente come l’80% dei contribuenti italiani disponga di meno di 30.000 euro lordi annui, e un contribuente su tre non superi i 10.000 euro annui. Per queste famiglie, la gestione del budget diventa particolarmente complessa, soprattutto per quelle composte da un nucleo molto piccolo che hanno finanziamenti in corso con mutui a tasso variabile e di più lungo periodo di rimborso.
Inoltre, questa situazione potrebbe favorire un aumento del numero delle aste giudiziarie. Dopo il picco del 2019 con 160.594 aste, le aste nel 2022 sono state 125.752. L’incremento delle aste immobiliari ha un impatto diretto sul mercato.
I prezzi di aggiudicazione riducono il valore dell’immobile anche del 40% e più rispetto alle quotazioni di mercato, creando un elemento aggiuntivo di debolezza e scarsa tutela per il debitore.
Advertisement - PubblicitàConsiderando tutti questi dati, la questione del futuro dei mutui risulta essere di primaria importanza. Le famiglie italiane si trovano ad affrontare una situazione di grande incertezza, e le istituzioni devono lavorare per trovare soluzioni e strategie che garantiscano la tutela dei cittadini.
In questo contesto, la figura del consulente finanziario assume un ruolo chiave, in grado di fornire strumenti e soluzioni per affrontare il futuro con maggiore serenità e consapevolezza.
Advertisement - PubblicitàÈ fondamentale, quindi, essere consapevoli di questo scenario per poter pianificare il futuro con maggiore sicurezza. Un approccio prudente e informato può fare la differenza nella gestione delle finanze personali e familiari, in un momento in cui la stabilità economica sembra essere messa a dura prova.
La nostra speranza è che questi dati possano contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere un dibattito costruttivo sul futuro dei mutui in Italia.
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