L’Assemblea della Camera ha dato il via libera al decreto legge Superbonus. Il documento, ratificato a Montecitorio con 172 consensi, 114 opposizioni e un’astensione, prosegue al Senato entro il 17 Aprile.
Caos in Assemblea alla Camera a seguito del voto conclusivo sul decreto legge Superbonus.
Successivamente alla proclamazione del risultato del voto da parte del presidente Lorenzo Fontana, alcuni parlamentari del M5S hanno estratto dei caschi di protezione, gli stessi mostrati in precedenza al termine dell’intervento del rappresentante del loro gruppo. Un’azione derisa dai membri di Fdi.
Le espressioni accese e il rumore erano tali che Fontana non ha avuto altra scelta se non interrompere momentaneamente la sessione.
Sommario
La novità più importante riguarda l’attesa proroga della scadenza fissata a fine mese per portare in detrazione al 110% le spese relative alle unità unifamiliari e a quelle indipendenti. Il requisito di aver effettuato almeno il 30% dei lavori alla data del 30 settembre 2022 rimane fermo, ma sarà concesso più tempo per effettuare i bonifici relativi agli interventi.
I contribuenti avranno sei mesi in più, fino al 30 settembre del 2023, rispetto al vecchio termine del 31 marzo.
Advertisement - PubblicitàLe cessioni 2022 sono salve, anche se con il pagamento di una sanzione di 250 euro a partire dal 1° aprile. La legge di conversione prevede anche la possibilità di effettuare la comunicazione nel caso in cui il contratto di cessione non sia stato concluso alla data del 31 marzo 2023: si potrà arrivare al 30 novembre.
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Questa possibilità sarà consentita se la cessione è eseguita a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo previsto dall’articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, società appartenenti a un gruppo bancario iscritto al relativo albo, imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia.
Advertisement - PubblicitàLo stop a cessione e sconto in fattura ha messo diversi contribuenti nell’impossibilità di portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi un livello di sconti come quello generato dal superbonus. La soluzione studiata dalla Camera nella conversione del Dl 11 si è materializzata in un emendamento in base al quale solo per le spese 2022 del 110% sarà possibile recuperare in dieci anni, anziché in quattro, la detrazione.
In questo modo, si abbassa la rata annuale.
L’opzione per l’allungamento è irrevocabile e dovrà essere esercitata nella dichiarazione 2024. In questo modo, bisognerà attendere un anno. Chi indica la rata già nel 2023 perde la possibilità.
Advertisement - PubblicitàPer i soggetti che hanno esaurito la propria capienza fiscale, come banche, intermediari finanziari e assicurazioni, sarà prevista una salvaguardia con i titoli di Stato. Infatti, avranno la possibilità di utilizzare i crediti al fine di sottoscrivere emissioni di buoni del Tesoro poliennali da dieci anni per smaltire fino al 10% dei crediti scontati annualmente.
La misura, corretta con un secondo passaggio del testo in commissione alla Camera, vale per gli interventi effettuati fino al 2022. Il primo utilizzo della “clausola BTP” potrà essere effettuato in relazione alle emissioni ordinarie (la precisazione inserita nel secondo passaggio) effettuate dal 1° gennaio 2028. L’attuazione passerà da provvedimenti di Entrate e ministero dell’Economia, sentita la Banca d’Italia.
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