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Superbonus e bonus edilizi: per la detrazione fate attenzione alla fattura

Quando si parla di lavori edilizi, è fondamentale essere sempre aggiornati sulle ultime novità legislative e sui requisiti necessari per beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla legge.

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Quando si parla di lavori edilizi, è fondamentale essere sempre aggiornati sulle ultime novità legislative e sui requisiti necessari per beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla legge.

In questa guida, ci concentreremo in particolare sulla detrazione per lavori edilizi di importo superiore a 70.000 euro, affrontando tutti gli aspetti e gli adempimenti necessari per non incorrere in spiacevoli sorprese.

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Cosa dice la legge?

A partire dal 28 maggio 2022, per tutti i lavori edilizi (come definiti dall’allegato X al decreto legislativo n. 81/2008) con un importo complessivo superiore a 70.000 euro, è obbligatorio rispettare specifici requisiti per poter usufruire delle detrazioni fiscali.

La normativa vigente stabilisce che, per avere diritto al beneficio, gli interventi devono essere effettuati da imprese che applicano i contratti collettivi del settore edile, sia a livello nazionale che territoriale.

Questi contratti devono essere stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale.

Il contratto collettivo applicato rappresenta un elemento cruciale in questo contesto. Esso deve essere chiaramente indicato all’interno del contratto di prestazione d’opera o di appalto, documento in cui viene formalizzato l’affidamento dei lavori.

Leggi anche: Contratto d’appalto: gli obblighi per committente e appaltatore

Inoltre, questa indicazione deve essere riportata anche in tutte le fatture emesse in relazione all’esecuzione dei lavori stessi.

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Cosa fare in caso di mancata indicazione

È possibile che, per errore o disattenzione, in alcune fatture non venga indicato il contratto collettivo applicato. In questi casi, l’Agenzia delle Entrate, attraverso la Circolare n. 19/2022, ha chiarito che la mancata indicazione non comporta automaticamente la perdita del diritto alle detrazioni fiscali.

È essenziale però che il contratto collettivo sia presente nell’atto di affidamento dei lavori.

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Il ruolo del visto di conformità

Il visto di conformità rappresenta un passaggio obbligatorio per certificare la regolarità dei documenti presentati e, di conseguenza, per accedere alle detrazioni fiscali.

In presenza di fatture in cui manca l’indicazione del contratto collettivo, il contribuente deve essere in possesso di una dichiarazione sostitutiva rilasciata dall’impresa, attestante il contratto utilizzato nell’esecuzione dei lavori.

Questa dichiarazione dovrà essere presentata ai soggetti abilitati al rilascio del visto di conformità o, in caso di richiesta, agli uffici dell’amministrazione finanziaria.

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Conclusione

Concludendo, l’accesso alle detrazioni fiscali per lavori edilizi di importo superiore a 70.000 euro richiede un impegno condiviso tra contribuenti e imprese esecutrici dei lavori. È fondamentale prestare la massima attenzione a tutti gli aspetti contrattuali e burocratici, verificando sempre che tutte le indicazioni richieste dalla legge siano state inserite nei documenti necessari.

Solo in questo modo sarà possibile beneficiare pienamente delle agevolazioni fiscali previste, contribuendo al contempo alla trasparenza e alla regolarità del settore edile.



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TAGS: bonus, contratti collettivi, detrazione bonus, detrazioni fiscali, dichiarazione sostitutiva, Superbonus, superbonus detrazione

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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