Con il Comunicato Stampa n. 62 del 18 febbraio 2022, il Governo ha approvato un provvedimento correttivo al Decreto Sostegni TER che va a riformulare le regole sulla cessione del credito.
Anticipiamo da subito che il correttivo è una bozza e che il Sostegni TER deve ancora essere convertito in Legge. Tuttavia, le modifiche di cui parliamo sono state inserite nel testo del Decreto Milleproroghe al fine di accelerare il più possibile la ripresa dei lavori edilizi legati alla scelta della cessione del credito.
La Legge di Bilancio 2022 difatti aveva annunciato delle misure più stringenti legate all’usufrutto dei bonus edilizi, ma non disponeva alcuna imposizione riguardante il numero di cessioni possibili.
È stato appunto il Decreto Sostegni TER, in vigore dal 27 gennaio 2022, a cambiare le carte in tavola e ad imporre inevitabilmente una sorta di fermo, stabilendo la possibilità di cedere il credito una sola volta.
Il correttivo è stato fatto in seguito alle tantissime proteste pervenute dopo tale decisione.
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Advertisement - PubblicitàIl decreto-legge Sostegni TER ha difatti creato una reazione immediata da parte dell’intero settore dell’edilizia, che ha chiesto a gran voce un alleggerimento delle imposizioni disposte. Si lamenta appunto il fatto che numerosi cantieri hanno avviato i lavori edilizi considerando fondamentale la possibilità di cedere il credito senza limiti.
Un’imposizione di tale importanza che viene disposta in maniera così improvvisa (seppure fosse previsto un periodo minimo di adeguamento), è stata ritenuta inaccettabile.
Il Governo ha deciso così di fare un passo indietro, anzi in realtà due. Ha difatti disposto un correttivo per modificare l’obbligo di una sola cessione del credito, decidendo inoltre di inserire la modifica direttamente nel decreto Milleproroghe, così da farla entrare in vigore il prima possibile.
Se così non fosse stato, si sarebbe dovuta attendere la conversione in legge del Sostegni TER, che ancora potrebbe richiedere diverse settimane.
Il decreto Milleproroghe invece, come sappiamo, è stato blindato da voto di fiducia dall’esecutivo, già approvato dalla Camera e giungerà al Senato per il voto finale nella giornata di giovedì 24 febbraio. Approfondisci qui.
Advertisement - PubblicitàIl provvedimento correttivo apportato al Sostegni TER, seppure attualmente sia ancora a tutti gli effetti una bozza, dovrebbe entrare in vigore così come disposto dal Comunicato del 18 febbraio.
Qui possiamo leggere che saranno concesse un massimo di 3 operazioni di cessione del credito per ogni credito, quindi 2 oltre alla prima.
Si dispone però anche che le cessioni del credito potranno essere conseguite esclusivamente a favore di banche, intermediari finanziari e imprese di assicurazione. Altra novità è che dopo l’invio del primo modello per la Comunicazione delle opzioni alternative, il credito non potrà più essere venduto parzialmente, neanche a favore degli enti appena citati.
Viene comunicato infine che, come anticipato negli ultimi giorni, sarà introdotto un codice identificativo al credito che viene ceduto. Il credito resterà “marchiato” dal bollino per tutte e 3 le operazioni di cessione, e ciò consentirà di poter individuare velocemente a chi è ricondotto il credito e se questo esista realmente.
Tutte le misure di restrizione definite a partire dall’entrata in vigore del Decreto Anti-Frode ad oggi si sono rese necessarie in seguito alla scoperta da parte dell’Agenzia delle Entrate di frodi riguardanti crediti inesistenti per un valore di oltre 4 miliardi di euro.
Non ci resta che attendere la conversione del Milleproroghe per averne l’ufficialità.
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