Dal 1° luglio 2020 la legge prevede che ogni professionista o artigiano avrà l’obbligo di possedere il POS per permettere ai clienti di pagare con la carta. Nel caso in cui i commercianti non dovessero rispettare i termini, e dovessero negare l’utilizzo del POS per qualsiasi importo, subiranno delle sanzioni. Vediamole nel dettaglio.
Il Decreto Fiscale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 26 ottobre 2019, prevede diversi cambiamenti per quanto riguarda fisco a pagamenti. Una delle novità introdotte riguarda proprio l’accettazione del pagamento con la carta di credito o bancomat.
Dal 1° luglio 2020 infatti, la legge prevede che ogni professionista o artigiano avrà l’obbligo di possedere il POS per permettere ai clienti di pagare con la carta. Nel caso in cui i commercianti non dovessero rispettare i termini, e dovessero negare l’utilizzo del POS per qualsiasi importo, subiranno delle sanzioni.
Advertisement - PubblicitàTeoricamente, in Italia l’obbligo di possedere il POS è già stato regolamentato con la legge n. 179/2012. Il problema è che questo provvedimento lasciava un po’ il tempo che trovava, in quanto la legge del 2012 non prevedeva comunque alcuna sanzione per chi non rispettasse i termini.
A partire dal 1° luglio del 2020 invece, grazie al Decreto Legge n.124/2019, le cose cambieranno. Artigiani, commercianti, aziende e professionisti dovranno necessariamente accettare i pagamenti tramite la carta, e quindi avranno l’obbligo di acquistare il POS. Non esiste un importo minimo previsto, per cui gli esercenti saranno costretti ad accettare pagamenti di qualsiasi cifra, anche minima.
Ovviamente, questi provvedimenti potranno avvenire solo tramite la collaborazione del cliente che si appresta ad acquistare. Sarebbe impossibile infatti per l’Agenzia delle Entrate sapere se ogni commerciante d’Italia si è dotato del POS. Sarà quindi il cliente a dover denunciare il rivenditore nel momento in cui gli verrà negata una transazione elettronica.
Advertisement - PubblicitàLe sanzioni previste dal Decreto Legge 124/2019 per i rivenditori che non accettano i pagamenti elettronici sono due, e le troviamo all’articolo 23. Si impone una multa fissa dell’importo di 30 euro, a prescindere da quale sia la cifra dell’acquisto. Mentre la seconda contravvenzione sarà calcolata sull’importo acquistato dal cliente. L’ammenda da pagare sarà pari al 4% del totale valore della transazione negata.
Ma non è finita qui. Le sanzioni stabilite all’interno del Decreto non riguarderanno infatti solo gli esercenti che non si dotano del POS. A finire nei guai saranno anche tutti i commercianti che si rifiuteranno di acquisire il codice fiscale del cliente. E anche quelli che non trasmetteranno i dati dell’acquirente all’Agenzia delle Entrate, affinché questo possa partecipare alla Lotteria degli Scontrini, in vigore dal 1° gennaio 2020. In questo caso, le multe previste sono decisamente più salate, e vanno da un minimo di 100 euro ad un massimo di 500 euro.
Il provvedimento fa parte del nuovo progetto del Governo Conte incentrato sulla lotta contro l’evasione fiscale. Il piano prevede diversi regolamenti e incentivi, nati al fine di agevolare i pagamenti tramite bancomat o carta, e sfavorire quindi l’utilizzo del contante. In questo modo tutte le transazioni potranno essere tracciate e registrate, e nessuno potrà più fare il furbetto al momento della Dichiarazione dei Redditi.
Compila il form sottostante: la tua richiesta verrà moderata e successivamente inoltrata alle migliori Aziende del settore, GRATUITAMENTE!