Il passaggio di proprietà di un immobile può avvenire sotto forma di donazione oppure di vendita. In entrambi i casi, sarà necessario sottoscrivere un atto pubblico in presenza di un notaio.
Il passaggio di proprietà di un immobile può avvenire sotto forma di donazione oppure di vendita. In entrambi i casi, sarà necessario sottoscrivere un atto pubblico in presenza di un notaio.
In caso di donazione, il beneficiario a cui viene intestata l’abitazione non pagherà un corrispettivo, al contrario se si tratta di una vendita ovviamente egli pagherà la somma dovuta. Ma anche se si tratta di donazione, sarà necessario pagare le tasse dovute allo Stato e la retribuzione al notaio che sottoscrive l’atto.
Vediamo come funziona il passaggio di proprietà di un immobile.
Advertisement - PubblicitàIl passaggio di proprietà di un immobile è un atto che si sottoscrive e che si paga a seconda degli accordi presi dalle due parti coinvolte.
Nel caso in cui invece le due parti non abbiano pattuito alcun accordo, ci si affida alle disposizioni previste dalla legge in vigore.
Sia che si tratti di donazione o di vendita, sarà necessario quindi che un notaio rediga l’atto ufficiale per rendere effettivo il passaggio di proprietà. Oltre alle due parti coinvolte e al notaio, dovranno essere presenti anche due testimoni esterni, che possono anche essere dei dipendenti dello stesso ufficio notarile.
Il proprietario dell’immobile in questione dovrà consegnare al notaio l’atto di provenienza dell’immobile, ovvero il documento che gli ha consentito di possedere l’abitazione al momento in cui ne è entrato in possesso. Questo potrà quindi essere un atto di donazione, compravendita o successione.
Ovviamente poi, entrambe le parti dovranno presentare un documento di identità valido.
La procedura in presenza del notaio si svolge con la lettura degli atti, il pagamento dei corrispettivi previsti e la successiva firma delle parti coinvolte. Dopodiché, passato qualche giorno, il notaio pubblicherà i documenti aggiornati in merito alla nuova proprietà dell’immobile nei pubblici registri immobiliari. E nello stesso momento pagherà anche le tasse allo Stato con il corrispettivo pagato dal cliente.
Advertisement - PubblicitàCome abbiamo precedentemente spiegato, in caso di donazione ovviamente il ricevente non pagherà l’acquisto dell’immobile. Al contrario, se si tratta di compravendita, l’acquirente corrisponderà l’importo stabilito per comprare l’abitazione.
In quanto alle tasse e alla parcella del notaio invece, sarà necessario pagare in entrambi i casi. Se le due parti non si sono accordate diversamente, la legge prevede che sia il beneficiario a dover pagare imposte e parcella. Ovvero colui che diventerà il nuovo proprietario dell’immobile
Se la nuova abitazione sarà adibita a Prima Casa, egli dovrà corrispondere:
Nel caso invece non si tratti di Prima Casa, al momento della firma dell’atto il nuovo proprietario dovrà pagare:
In caso di donazione poi, sono previste anche delle imposte aggiuntive da pagare nel caso in cui si superino le franchigie previste per le donazioni, che sono pari a:
Le imposte aggiuntive previste per la donazione non sono dovute invece nel caso in cui il passaggio di proprietà dell’immobile avvenga tra due coniugi separati o divorziati di comune accordo.
Infine poi, sia che si tratti di donazione o di compravendita, il beneficiario dell’abitazione dovrà corrispondere la parcella al notaio. Questa solitamente si può aggirare tra i 900 e i 2.000 euro, ma è lo stesso notaio a stabilire il suo corrispettivo, per cui non esiste una cifra univoca.
La scelta del notaio è a discrezione di chi pagherà le tasse e la parcella. Per cui, se non stabilito diversamente, sarà chi acquisisce la proprietà l’immobile a scegliere il professionista, e potrà farlo anche secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
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