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Parametri inquinamento acustico: i valori in base a zone e orari

I valori limite da rispettare in riferimento ai parametri per l’inquinamento acustico – in attuazione di quanto disposto dalla Legge di settore (Legge n. 447 del 26 ottobre 1995) – sono determinati dal DPCM del 14 novembre 1997.

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Ultimo Aggiornamento:

I valori limite da rispettare in riferimento ai parametri per l’inquinamento acustico – in attuazione di quanto disposto dalla Legge di settore (Legge n. 447 del 26 ottobre 1995) – sono determinati dal DPCM del 14 novembre 1997.

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Parametri inquinamento acustico: divisione territorio

Il DPCM dispone che per ogni comune debba essere tenuta in considerazione la seguente distinzione territoriale:

  1. Classe I (Aree particolarmente protette). Rientrano qui tutte quelle zone territoriali per le quali la quiete rappresenta un elemento fondamentale per favorirne l’utilizzazione, come ad esempio:
    • Le aree ospedaliere;
    • Le aree scolastiche;
    • Le aree destinate al riposo e allo svago;
    • Le aree residenziali rurali;
    • Le aree di particolare interesse urbanistico;
    • I parchi pubblici.
  1. Classe II (Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale). Sono incluse qui le aree urbane che abbiano le seguenti caratteristiche:
    • Sono interessate prevalentemente da traffico veicolare locale;
    • Presentano una bassa densità di popolazione;
    • Dispongono di attività commerciali in misura limitata;
    • Non presentano attività industriali e artigianali.
  1. Classe III (Aree di tipo misto). Rientrano qui le zone territoriale del comune che presentino le seguenti caratteristiche:
    • Sono interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento;
    • Hanno una densità media di popolazione;
    • Dispongono di attività commerciali e uffici;
    • Presentano attività artigianali in misura limitata;
    • Non presentano attività industriali;
    • Dispongono di aree rurali interessate da attività che utilizzano macchine operatrici.
  1. Classe IV (Aree di intensa attività umana). Sono ricomprese qui le zone territoriali con le seguenti caratteristiche:
    • Aree urbane interessate da traffico veicolare intenso;
    • Presentano un’elevata densità di popolazione;
    • Dispongono di attività commerciali e uffici in misura elevata;
    • Presentano attività artigianali;
    • Dispongono di aree in prossimità di strade di grande comunicazione;
    • Presentano linee ferroviarie;
    • Dispongono di aree portuali;
    • Presentano aree con piccole industrie in misura limitata.
  1. Classe V (Aree prevalentemente industriali). Rientrano in questa categoria le aree interessate da:
    • Insediamenti industriali;
    • Abitazioni in misura scarsa.
  1. Classe VI (Aree esclusivamente industriali). Fanno parte di questa categoria le aree:
    • Interessate esclusivamente da attività industriali;
    • Prive di insediamenti abitativi.
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Valori e parametri di misurazione

A seconda delle differenti aree del territorio comunale, sulla base della distinzione in Classi vista sopra, il DPCM ha fissato diversi parametri limite che devono essere rispettati in riferimento all’inquinamento acustico.

Nello specifico, si dispongono diversi parametri di misurazione per l’attribuzione dei valori limite, che sono distinti in:

  1. Valori limite di emissione, che rappresentano i valori massimi di inquinamento acustico che una fonte sonora può emettere, misurati in prossimità della stessa fonte.
  2. Valori limite di immissione, ovvero i limiti di rumore che un determinato ambiente, abitativo o esterno, può immettere, e quindi sostenere. La misurazione in questo caso avviene in prossimità dei ricettori. I valori di immissione sono divisi in:
    • Valori limite assoluti, rappresentanti il livello equivalente di rumore ambientale;
    • Valori limite differenziali, calcolati tenendo conto della differenza tra il livello equivalente di rumore ambientale e il rumore residuo.
  1. Valori di qualità, che rappresentano invece i parametri da raggiungere al fine di provvedere al risanamento dell’area, per i casi nei quali siano stati registrati livelli di inquinamento acustico che abbiano fatto sorgere “valori di attenzione”.

Per approfondire, leggi: “Inquinamento acustico in casa: danni, incentivi e parametri

Tutti i parametri limite che vedremo di seguito sono calcolati in dB(A), anche detto “Decibel A” o “decibel pesato A”.

Si tratta di un’unità di misura che non tiene conto solo del livello di rumore emesso o immesso, ma che rappresenta nello specifico la variazione di livello dell’intensità sonora in base alla sensibilità dell’orecchio umano alle basse frequenze.

Questa tipologia di misurazione, rispetto al solo calcolo dei decibel, comporta modifiche convenzionali (dei valori relativi alla curva del livello sonoro equivalente) che si basano su considerazioni empiriche.

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Parametri inquinamento acustico: i valori limite

I valori limite di emissione che una sorgente sonora può emettere sono pari a:

  1. Per le aree in Classe I:
    • In orario diurno (dalle 06:00 alle 22:00): 45 dB(A);
    • In orario notturno (dalle 22:00 alle 06:00): 35 dB(A).
  1. Aree in Classe II:
    • Orario diurno (06:00-22:00): 50 dB(A);
    • Orario notturno (22:00-06:00): 40 dB(A).
  1. Aree in Classe III:
    • Orario diurno (06:00-22:00): 55 dB(A);
    • Orario notturno (22:00-06:00): 45 dB(A).
  1. Aree in Classe IV:
    • Orario diurno (06:00-22:00): 60 dB(A);
    • Orario notturno (22:00-06:00): 50 dB(A).
  1. Aree in Classe V:
    • Orario diurno (06:00-22:00): 65 dB(A);
    • Orario notturno (22:00-06:00): 55 dB(A).
  1. Aree in Classe VI:
    • Orario diurno (06:00-22:00): 65 dB(A);
    • Orario notturno (22:00-06:00): 65 dB(A).

I valori limite assoluti di immissione per l’inquinamento acustico sono i seguenti:

  1. Classe I:
    • Diurno (06:00-22:00): 50 dB(A);
    • Notturno (22:00-06:00): 40 dB(A).
  1. Classe II:
    • Diurno (06:00-22:00): 55 dB(A);
    • Notturno (22:00-06:00): 45 dB(A).
  1. Classe III:
    • Diurno (06:00-22:00): 60 dB(A);
    • Notturno (22:00-06:00): 50 dB(A).
  1. Classe IV:
    • Diurno (06:00-22:00): 65 dB(A);
    • Notturno (22:00-06:00): 55 dB(A).
  1. Classe V:
    • Diurno (06:00-22:00): 70 dB(A);
    • Notturno (22:00-06:00): 60 dB(A).
  1. Classe VI:
    • Diurno (06:00-22:00): 70 dB(A);
    • Notturno (22:00-06:00): 70 dB(A).

I valori di qualità sono infine i seguenti:

  1. Classe I:
    • Diurno (06:00-22:00): 47 dB(A);
    • Notturno (22:00-06:00): 37 dB(A).
  1. Classe II:
    • Diurno (06:00-22:00): 52 dB(A);
    • Notturno (22:00-06:00): 42 dB(A).
  1. Classe III:
    • Diurno (06:00-22:00): 57 dB(A);
    • Notturno (22:00-06:00): 47 dB(A).
  1. Classe IV:
    • Diurno (06:00-22:00): 62 dB(A);
    • Notturno (22:00-06:00): 52 dB(A).
  1. Classe V:
    • Diurno (06:00-22:00): 67 dB(A);
    • Notturno (22:00-06:00): 57 dB(A).
  1. Classe VI:
    • Diurno (06:00-22:00): 70 dB(A);
    • Notturno (22:00-06:00): 70 dB(A).


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TAGS: inquinamento acustico

Autore: Redazione Online

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