Al fine di velocizzare le attività di controllo fiscale, gli Ordini professionali saranno tenuti a trasmettere i dati relativi al 2020 in maniera telematica.
Al fine di velocizzare le attività di controllo fiscale, gli Ordini professionali saranno tenuti a trasmettere i dati relativi al 2020 in maniera telematica.
Lo stabilisce l’Agenzia delle Entrate, con il Provvedimento n. 26004 del 27 gennaio 2021. Il termine di scadenza è fissato per il 30 giugno 2021, data entro la quale i professionisti dovranno scaricare il nuovo software e comunicare i dati al Fisco.
Approfondiamo di seguito i nuovi obblighi previsti per gli Ordini professionali.
Advertisement - PubblicitàIl nuovo software messo a disposizione dalle Entrate si chiama “Compilazione Comunicazioni Ordini professionali”, ed è già online. È possibile scaricarlo accedendo al sito ufficiale dell’Agenzia, cliccando su questo link.
Il nuovo obbligo disposto è mirato a contrastare l’evasione fiscale e rafforzare i controlli. E stabilisce l’obbligo per i professionisti di trasmettere in maniera telematica i dati al Fisco.
Le informazioni da comunicare saranno quelli inerenti all’Anagrafe tributaria. Ovvero, i dati riguardanti le iscrizioni, le modifiche e le cancellazioni in merito agli Albi, ai registri e agli elenchi. Sia per le attività professionali che per quelle di lavoro autonomo.
Gli Ordini, al fine di comunicare correttamente i dati sopracitati, potranno chiedere l’aiuto dei Consigli Nazionali o di un intermediario che sia qualificato.
Advertisement - PubblicitàGli Ordini professionali si preparano quindi alla trasmissione dei dati con l’utilizzo del nuovo software delle Entrate. Purtroppo non senza complicazioni, seppure la scadenza fissata per i 30 giugno 2021 si avvicini rapidamente.
In diverse zone di Italia, il procedimento telematico viene già utilizzato da tempo. A Milano, per esempio, gli Ordini inviano i dati in maniera telematica al Fisco già da due anni. Il problema qui però consiste nell’allineare le informazioni inviate all’Anagrafe Tributaria, con quelle di ogni Albo unico di professionisti. Che non risulterebbero sempre coincidenti.
Non sembrano esserci complicazioni invece per quanto riguarda gli Ordini degli avvocati, uno degli Albi che conta più iscritti tra tutti. Antonino Galletti, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma, fa sapere infatti che sono già in atto numerose operazioni di invio dei dati in formato digitale.
Gli Ordini degli Architetti invece mostrano qualche problematica a livello territoriale. Per esempio, la provincia di Campobasso afferma che le pratiche di trasmissione dei dati online al Fisco sono bloccate ormai da anni.
Per quanto riguarda gli Ordini dei Commercialisti, non si prevedono problemi per città come Venezia, Rovigo, Verona, Padova, Udine e Vicenza.
Preoccupa invece Pescara, secondo quanto affermato dal Presidente dell’Ordine. Egli afferma infatti che:
“Non c’è stato ancora un allineamento. Nei prossimi mesi si valuteranno le diverse opzioni, vale a dire la trasmissione in proprio o l’affidamento al Consiglio nazionale. Auspicando che quest’ultimo stipuli una convenzione con le Entrate anche per evitare la trasmissione di dati non omogenei da parte degli Ordini territoriali.”
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