Il testo è stato approvato con 107 voti a favore, mentre il voto di fiducia sull’articolo 1 aveva ottenuto 109 voti a favore. Il Ministro Giorgetti ha dichiarato che “la missione è compiuta”. L’opposizione ha espresso reazioni forti in merito, mentre il M5S lo ha definito “un pannicello caldo”
La Legge di Bilancio è stata approvata con 107 voti a favore, due in meno rispetto a quelli ottenuti dal voto di fiducia sull’articolo 1. Tuttavia, l’opposizione ha espresso delle polemiche sia sui contenuti che sul metodo di approvazione delle norme.
Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si è dichiarato soddisfatto della prima manovra economica, definendola “una missione compiuta” e “un testo coraggioso con uno sguardo al futuro e alla costruzione di un nuovo assetto sociale che privilegia e tutela i figli e le nuove generazioni senza trascurare la stabilità dei conti pubblici“.
Giorgetti ha aggiunto di aver ricevuto il supporto di molte persone durante il “breve e intenso percorso” di stesura della manovra e ha affermato che gli effetti di questa misura si vedranno nel tempo.
Advertisement - PubblicitàLa maggioranza ha strenuamente difeso la Legge di Bilancio sia durante il dibattito generale che nelle dichiarazioni di voto finale. Nonostante la richiesta dell’opposizione di avere più tempo a disposizione, la legge è stata approvata senza rischiare l’esercizio provvisorio che sarebbe scattato dal primo gennaio.
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La presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli, ha accusato le forze politiche che non sostengono il governo di aver sperato nell’esercizio provvisorio, sottolineando che sarebbe stato dannoso non solo per il governo, ma per l’intero paese.
Il capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo, ha ricordato che la Manovra, che per due terzi destina le risorse per l’energia, rispetta un impegno elettorale comune a tutte le forze politiche.
Fratelli d’Italia si è schierato a favore delle misure contenute nella Legge di Stabilità, dichiarando di essere al fianco del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e di avere l’impegno necessario per mettere in atto l’intero programma di governo.
Advertisement - PubblicitàL’opposizione ha espresso pareri decisamente contrastanti rispetto alla maggioranza in merito alla Legge di Bilancio. I 5 Stelle hanno definito la legge “una manovrina” e “un pannicello caldo”, accusando la maggioranza di aver smantellato le misure che avevano creato lavoro e dato dignità alle persone e di voler punire chi paga le tasse.
La presidente dei senatori del PD, Simona Malpezzi, ha affermato che la manovra è “un’inno all’evasione e all’era fossile invece che delle rinnovabili e della transizione ecologica” e colpisce “i più deboli senza vergogna, deride i disoccupati, punisce lavoratori e pensionati e premia gli evasori“.
Il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni, ha condiviso questa valutazione, affermando che la manovra del governo “ammazza l’Italia” e non incentiva l’economia verde né pianifica il futuro responsabile. Il senatore a vita Mario Monti aveva annunciato l’astensione dal voto, mentre la senatrice a vita Elena Cattaneo si è astenuta.
Il gruppo delle Autonomie ha votato contro la manovra.
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