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Il decreto PNRR: la bozza del decreto legge in commissione bilancio

Il decreto Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un’opportunità senza precedenti per il rafforzamento organizzativo delle amministrazioni e della capacità amministrativa degli enti locali.

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Il decreto Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un’opportunità senza precedenti per il rafforzamento organizzativo delle amministrazioni e della capacità amministrativa degli enti locali.

Fra le misure previste in una bozza di decreto legge sulla Pubblica Amministrazione (P.A.), troviamo più assunzioni nei ministeri, un monitoraggio delle riforme per la pubblica amministrazione e disposizioni in materia di servizio di pubblica utilità del numero 1500 e salvaguardia dei livelli occupazionali necessari al suo funzionamento, nonché modifiche alla disciplina dell’Inviato speciale per il cambiamento climatico.

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Nuove assunzioni e rafforzamento delle forze dell’ordine

Circa 3.000 assunzioni sono in arrivo nella Pubblica Amministrazione, di cui 1.700 straordinarie e un migliaio, fra il 2023 e il 2026, per le forze dell’ordine. Oltre un migliaio di queste assunzioni sono destinate ai Ministeri, fra dirigenti, funzionari e assistenti, coinvolgendo diversi settori e comparti, dal Ministero dell’Interno al Ministero della Salute.

Scorrendo le tabelle allegate, oltre un migliaio sono destinate ai Ministeri, fra dirigenti, funzionari e assistenti:

  • 301 al Ministero dell’Interno,
  • 11 alla Cultura,
  • 20 alle Infrastrutture,
  • 210 agli Esteri,
  • 103 all’Agricoltura,
  • 4 all’Ambiente,
  • 4 a Università e ricerca,
  • 2 al Ministero per imprese e made in Italy,
  • 350 funzionari a quello del Lavoro,
  • 142 al Turismo,
  • 49 alla Salute.

Leggi il Fascicolo Iter DDL S. 564

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Contributo una tantum per adeguamenti tecnologici ai gestori di SPID

Un emendamento del governo al decreto PNRR prevede un contributo una tantum di 40 milioni di euro per garantire la sostenibilità degli adeguamenti tecnologici richiesti ai gestori di Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) per la fornitura di servizio di identità digitale con nuove modalità operative imposte dal PNRR.

Leggi anche: Cos’è lo SPID, perché è utile e come richiederlo e attivarlo

Il contributo è a ristoro dei costi per l’adeguamento delle infrastrutture tecnologiche alla crescente domanda da parte di utenti e service provider pubblici e per garantire l’allineamento costante dei dati comunicati in fase di richiesta delle identità digitali con i dati presenti in Anpr.

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Stabilizzazione dei precari e rafforzamento della capacità amministrativa degli enti locali

La bozza del decreto PNRR prevede anche la stabilizzazione dei precari che hanno lavorato in Regioni, Province e Comuni per almeno tre anni. Il decreto P.A. introduce diverse misure per rafforzare la capacità amministrativa degli enti locali, dando la possibilità a Regioni, Province e Comuni di procedere alla stabilizzazione fino al 31 dicembre 2026 di coloro che abbiano superato i 36 mesi a tempo determinato, nei limiti della pianta organica e previo superamento di un “colloquio selettivo”.

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Il ruolo dell’Europa e il sostegno del governo italiano

Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha sottolineato l’importanza del PNRR come antidoto a una crescita stagnante e l’impegno della Commissione europea nel lavorare con il governo italiano per rendere questi programmi attuabili.

Gentiloni ha evidenziato i rischi di ritardi ma ha anche ribadito che questa è la priorità comune e che l’obiettivo è quello di lavorare insieme per il bene del Paese.

Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha affermato che il PNRR non è la scommessa del governo di Giorgia Meloni, ma è la scommessa e la sfida dell’Italia. Urso ha invitato a mettere da parte le polemiche politiche per affrontare insieme questa grande sfida e ha espresso la sua convinzione che, lavorando come sistema Paese, l’Italia riuscirà a superarla con successo.

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Conclusioni: Il PNRR come opportunità di crescita e rinnovamento

In conclusione, il decreto PNRR rappresenta una svolta per il futuro della Pubblica Amministrazione e dell’Italia, offrendo la possibilità di un rafforzamento organizzativo e di una maggiore capacità amministrativa a livello locale.

Grazie alle misure previste, come nuove assunzioni, adeguamenti tecnologici e stabilizzazione dei precari, il PNRR può contribuire a creare un ambiente favorevole alla crescita economica e al rinnovamento del Paese.

Il sostegno dell’Europa e l’unità del sistema Paese saranno fattori fondamentali per affrontare e superare questa sfida, che riguarda non solo il governo ma l’intera nazione.



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TAGS: Decreto PNRR, PNRR

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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