Il condono edilizio è un meccanismo che permette di regolarizzare opere realizzate in violazione delle norme urbanistiche, eludendo così eventuali sanzioni.
Il condono edilizio è un meccanismo che permette di regolarizzare opere realizzate in violazione delle norme urbanistiche, eludendo così eventuali sanzioni. Questo strumento è stato introdotto con l’intento di risolvere situazioni di abuso edilizio, ma ha una validità limitata, in quanto è disciplinato da leggi speciali.
Negli anni passati, sono stati promulgati i seguenti condoni edilizi:
La legge 326/2003 è stata formalmente l’ultimo condono edilizio, ma non è possibile escludere che ce ne possano essere altri in futuro.
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Sommario
Le ultime notizie riguardo il condono edilizio evidenziano alcune novità: la possibilità di ricorrere alla sanatoria edilizia in caso di abuso è ora molto limitata. La normativa pone particolare attenzione al momento dell’esecuzione dell’intervento e alla presentazione della richiesta di sanatoria.
Inoltre, il Tar Lazio con la sentenza 698/2023, ha chiarito che la domanda di condono edilizio può essere respinta o rifiutata, in quanto il rifiuto rappresenta una decisione legittima. Soltanto i costi concessori, ma non la tassa di oblazione, possono essere restituiti a coloro che hanno presentato la domanda.
Scarica ora: Sentenza 698/2023 Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (TAR)
Advertisement - PubblicitàLe opere condonabili sono quelle realizzate prima del 31 marzo 2003. Le norme sul condono individuano sei tipologie di opera abusiva, ognuna con specifiche condizioni che influenzano la possibilità di condono:
Le situazioni non condonabili includono:
Il costo per condonare un’opera abusiva può variare in base a diversi fattori, tra cui la tipologia di abuso, la dimensione dell’opera, gli oneri concessori e la posizione geografica dell’immobile. Generalmente, il costo del condono per un’abitazione abusiva può oscillare tra i 60 e i 150 euro al metro quadrato. Tuttavia, è importante considerare che questi valori possono cambiare a seconda delle circostanze specifiche.
Per avere un’idea più precisa del costo del condono per un’opera abusiva, è consigliabile rivolgersi a un professionista del settore, come un architetto o un geometra, che possa fornire una stima accurata tenendo conto delle caratteristiche dell’immobile e della normativa locale.
Advertisement - PubblicitàSe il condono edilizio viene negato, il termine per la restituzione delle somme versate a titolo di oblazione è di dieci anni.
Advertisement - PubblicitàTutti coloro che sono titolari di un diritto di proprietà sull’immobile possono presentare la domanda di condono edilizio per una specifica opera abusiva, al fine di intervenire con operazioni di trasformazione. L’amministratore del condominio è tenuto a firmare la richiesta in caso di proprietà condominiale.
Inoltre, la domanda di condono può essere effettuata anche dai soggetti che dispongono di un’opera realizzata su immobili di proprietà dello Stato; in questo caso, è necessario allegare un atto che dimostri il consenso dell’ente proprietario alla sanatoria dell’abuso.
Advertisement - PubblicitàPer presentare la domanda di condono, è necessario allegare i seguenti documenti:
Se la documentazione risulta incompleta, lo Sportello unico invia al richiedente e al professionista un invito per l’integrazione della domanda, correggendo le irregolarità.
Advertisement - PubblicitàDopo 30 anni dall’edificazione, le abitazioni costruite illecitamente fuori dalle aree edificabili possono beneficiare di un condono edilizio.
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Advertisement - PubblicitàPer abuso edilizio si intende la realizzazione di un intervento edilizio senza aver ottenuto le licenze o concessioni necessarie, e dunque senza l’approvazione di costruire. Una difformità costituisce un illecito penale, ma molte irregolarità possono essere regolarizzate tramite il pagamento di una sanzione pecuniaria.
Le principali discrepanze, espresse nel Testo unico dell’edilizia, sono:
Inoltre, possono esserci difformità non rilevanti che non richiedono sanatoria.
Advertisement - PubblicitàUna sentenza pronunciata nel 2019 dalla Cassazione ha chiarito le differenze tra condono edilizio e sanatoria edilizia: il primo è una legge speciale, mentre il secondo è un provvedimento amministrativo consentito dalla normativa urbanistica vigente.
Leggi anche: Sanatoria automatica di un abuso edilizio: cos’è, come si calcola e quando è possibile?
Advertisement - PubblicitàLa sanatoria edilizia è un processo attraverso il quale si possono regolarizzare le opere edilizie realizzate in violazione delle norme urbanistiche ed edilizie. Questa procedura è fondamentale per garantire la sicurezza e la legalità degli immobili costruiti o ristrutturati senza i permessi necessari.
Advertisement - PubblicitàEsistono diverse tipologie di sanatoria edilizia, che si differenziano in base alle caratteristiche dell’intervento edilizio realizzato senza autorizzazione:
Per avviare il procedimento di sanatoria edilizia, è necessario presentare un’istanza all’autorità competente, che può essere il Comune o la Regione, a seconda delle norme locali. L’istanza deve contenere:
Una volta presentata l’istanza, l’autorità competente verifica la documentazione e valuta se concedere o meno la sanatoria edilizia. In caso di esito positivo, viene rilasciato un provvedimento di sanatoria che attesta la regolarizzazione dell’opera abusiva.
Advertisement - PubblicitàLa concessione della sanatoria edilizia dipende da diversi fattori, tra cui:
Il condono edilizio e la sanatoria edilizia sono due strumenti che consentono la regolarizzazione dell’abuso edilizio. Il condono permette di esonerare gli abusi su alcune opere ultimate entro una data precisa, mentre la sanatoria edilizia consente di rimediare tramite il pagamento di una sanzione.
Advertisement - PubblicitàPer l’abuso edilizio sono previste sanzioni penali e amministrative. La sanzione penale comporta un’ammenda o l’arresto per colui che ha commesso il reato, mentre la sanzione amministrativa prevede il ripristino dello stato anteriore all’abuso.
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