Dal 1° gennaio 2023 lo sconto del 50% previsto dal Bonus Mobili è applicabile su un importo massimo di 5.000 euro e non più di 10.000 euro come per tutto il 2022. Ma la detrazione Irpef del 50% spetta anche a coloro che installano le canne fumarie?
Tra le misure agevolative confermate dal Governo per sostenere ulteriormente le imprese e le famiglie italiane c’è anche il Bonus Mobili: prorogati i suoi effetti fino al 31 Dicembre 2024, anche se con una netta riduzione del tetto massimo di spesa.
Dal 1° gennaio 2023 lo sconto del 50% previsto dall’agevolazione è applicabile su un importo massimo di 5.000 euro e non più di 10.000 euro come per tutto il 2022.
Nonostante le condizioni sicuramente meno vantaggiose, il bonus mobili resta comunque una buona opportunità per acquistare mobili e grandi elettrodomestici beneficiando dell’agevolazione fiscale anche per i prossimi due anni.
Ma la detrazione Irpef del 50% spetta anche a coloro che installano le canne fumarie?
Al quesito posto da un contribuente ha risposto con prontezza l’Agenzia delle Entrate, intervenendo con opportune precisazioni sul caso. Ecco di seguito quanto emerso dalle spiegazioni date dall’Agenzia sulla questione.
Sommario
Il dubbio sulla reale possibilità di fruire del bonus mobili per l’installazione di una canna fumaria è stato opportunamente chiarito dalla circolare n. 28 del 25 luglio 2022 dell’Agenzia delle Entrate.
In questa circolare sono riportati alcuni importanti esempi di interventi che danno diritto allo sconto del 50%, tra i lavori ammessi alla detrazione pure le opere pertinenziali e accessorie quali le canne fumarie. Per effetto degli ultimi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate, se gli interventi sui sistemi di scarico dei fumi con camini esterni rientrano nel Bonus Ristrutturazione danno accesso automaticamente al Bonus Mobili.
Un interrogativo sciolto in seguito a un quesito posto da un contribuente all’Agenzia delle Entrate, persona interessata a un intervento relativo al sistema di scarico dei fumi da incanalare in virtù dell’installazione di un camino esterno.
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A tutti gli effetti tale lavoro è tra quelli rientranti nel bonus ristrutturazione, un intervento di manutenzione straordinaria per il quale spetta una detrazione del 50% da recuperare con la dichiarazione dei redditi in dieci anni con quote di pari importo.
Per risalire ai lavori ammessi all’agevolazione il punto di riferimento è la legge quadro sull’edilizia. La norma specifica è l’art. 3 del Testo Unico sulla regolamentazione in materia edilizia di cui al DPR n. 380/2001, modificato dall’articolo 10, c. 1, del Decreto Legge n. 76 del 2020. In seguito poi, come detto, è arrivata la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 28 del 25 luglio 2022, con l’indicazione di alcuni tipi di interventi edilizi rientranti nella manutenzione straordinaria.
Tra questi, uno dei punti della circolare interessa proprio le opere accessorie e pertinenziali e la realizzazione di canne fumarie e scale di sicurezza. Un chiarimento che scioglie ogni dubbio in merito: il lavoro in questione consente di fruire della detrazione fiscale del 50%.
Advertisement - PubblicitàUna volta chiarito che i lavori in questione sono ammessi al bonus ristrutturazione previsto dall’art. 16-bis del TUIR, questi interventi consentono di conseguenza pure di fruire del bonus mobili.
In parole ancora più semplici, il rifacimento delle canne fumarie consente di comprare mobili e grandi elettrodomestici con la possibilità di recuperare il 50% dei costi in 10 anni, così come previsto per i lavori di manutenzione straordinaria.
In definitiva, l’installazione delle canne fumarie è riconducibile ai lavori di manutenzione straordinaria agevolati con la detrazione del 50% che dà diritto anche al bonus mobili.
La conferma è arrivata dall’Agenzia delle Entrate con la circolare dello scorso luglio.
Per accedere all’agevolazione e recuperare la metà dei costi sostenuti, l’acquisto dei mobili e dei grandi elettrodomestici non può in ogni caso avvenire in una data antecedente l’avvio degli interventi di manutenzione straordinaria.
Inoltre i pagamenti devono essere tracciabili, pertanto devono essere effettuati esclusivamente attraverso bonifici oppure carte di debito o credito. Ai fini del bonus mobili non sono per niente ammessi pagamenti in contanti, con assegni o con altri mezzi, circostanze che precluderebbero il diritto alla detrazione del 50% prevista anche per i prossimi due anni.
Advertisement - PubblicitàLa detrazione Irpef del 50% spetta a condizione che vengano rispettate le indicazioni date con le disposizioni in materia edilizia riguardo gli interventi ammessi, i termini di scadenza e le modalità di pagamento. Poi ogni contribuente ha anche il compito di conservare la relativa documentazione per dimostrare di essere in piena regola con il bonus.
Ecco di seguito i documenti da conservare assolutamente per non andare incontro a problemi:
Una documentazione essenziale per l’accesso all’agevolazione e per comprare anche per i prossimi due anni mobili e grandi elettrodomestici con lo sconto del 50%, documenti da conservare con cura per alcuni anni. Il tetto massimo sul quale applicare la detrazione è di 10mila euro per il 2022, mentre è stato dimezzato per gli anni 2023 e 2024.
In ultimo, è bene ribadire come l’acquisto dei beni non possa essere precedente alla data di inizio degli interventi di manutenzione straordinaria, pena la decadenza del diritto.
Per ulteriori spiegazioni e chiarimenti sul bonus mobili è possibile consultare la specifica guida dell’Agenzia delle Entrate pubblicata nella sezione Agenzia Informa.
In questa guida troverete tutti gli approfondimenti sui vari bonus, sulle modalità di accesso, sugli sconti e sugli aggiornamenti apportati in seguito alle nuove disposizioni in materia.
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