Dopo l’approvazione della Camera, in data 5 aprile 2023 è stato approvato anche dal Senato il cosiddetto “Decreto Superbonus”, che prevede numerose novità riguardo all’utilizzo del maxi-incentivo e allo sblocco dei crediti edilizi.
94 sono stati i voti favorevoli, 72 i contrari e 2 gli astenuti. Il decreto viene dunque approvato in definitiva e nei prossimi giorni sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Vediamo di seguito tutte le novità riguardanti il Superbonus e tutte le nuove date di scadenza da rispettare per non perdere il diritto al maxi-incentivo o alla cessione del credito.
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Sommario
La novità più attesa riguardo al Superbonus era senza dubbio la proroga della scadenza per gli edifici unifamiliari e le unità immobiliari singole, che era fissata al 31 marzo 2023.
Il Decreto Superbonus ha spostato il termine al 30 settembre 2023, ma solo per chi – per la data del 30 settembre 2022 – risulta aver effettuato almeno il 30% degli interventi complessivi previsti in progetto.
Advertisement - PubblicitàÈ stato prorogato inoltre il termine entro il quale si può trasmettere la Comunicazione per la scelta della cessione del credito e dello sconto in fattura, per le spese conseguite nel 2022.
La misura è tra le più importanti e consente di sbloccare i crediti attualmente non venduti, derivanti da Superbonus o dagli altri Bonus Casa. I soggetti interessati potranno trasmettere la Comunicazione entro la data del 30 novembre 2023.
Questo tuttavia sarà possibile solo pagando una sanzione pari a 250 euro, per tutti quelli che la inviano a partire dal 1° aprile 2023, in quanto sarà applicato il meccanismo della remissione in bonis.
La cessione del credito, tra l’altro, in questo caso sarà concessa solo a favore di soggetti “qualificati”, ovvero:
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Advertisement - PubblicitàPer quanto riguarda invece le banche che non riescono a cedere i crediti maturati con le spese per gli interventi, è stata estesa la possibilità di portare le somme in detrazione con 10 quote di pari importo per 10 anni.
Tale concessione interessa i soggetti che hanno trasmesso la Comunicazione per le opzioni alternative entro la data del 31 marzo 2023. La misura era già prevista per chi aveva inviato le Comunicazioni entro il 31 ottobre 2022.
In tutti gli altri casi, invece, la normativa ordinaria prevede per le spese Superbonus 2022, la detrazione in un tempo di 4 anni.
La detrazione in 10 anni sarà esercitabile anche dai soggetti che hanno sostenuto spese agevolabili tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022, ma si partirà dalla dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2023, ovvero dal 2024.
Attenzione. Non sarà possibile esercitare la detrazione in 10 anni se – nella dichiarazione relativa al periodo d’imposta 2022 (e quindi nel 2023) – è stata indicata la prima rata di detrazione legata alle spese agevolabili.
In questo caso, infatti, la detrazione rimane in 4 quote per 4 anni. L’opzione che consente di estenderla a 10 anni, deve obbligatoriamente iniziare con la dichiarazione relativa al periodo d’imposta 2023.
Sempre per le spese conseguite nel 2022, viene concesso inoltre – esclusivamente ai cosiddetti soggetti “qualificati” visti sopra – di convertire i crediti d’imposta incagliati in BTP (Buoni del Tesoro Poliennali).
La sottoscrizione di buoni del tesoro potrà essere effettuata solo in relazione al 10% dell’importo annuale che eccede il valore dei crediti d’imposta utilizzati in compensazione nello stesso anno.
I Buoni dovranno avere una scadenza minima di 10 anni, e potranno essere utilizzati a partire dal 2028.
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