Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro.
Il testo prevede interventi in diverse aree, tra cui la riduzione del cuneo fiscale, il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, la promozione delle politiche attive del lavoro e il rafforzamento delle regole di sicurezza sul lavoro.
Sommario
Il decreto-legge prevede un aumento dell’esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 35.000 euro lordi annui.
Questo incremento varia dal 2% al 6%, e raggiunge il 7% se la retribuzione imponibile non supera 1.923 euro mensili. Inoltre, viene confermato l’incremento della soglia dei fringe benefit a 3.000 euro per il 2023, esclusivamente per i lavoratori dipendenti con figli a carico.
Advertisement - PubblicitàA partire dal 1° gennaio 2024, verrà introdotta a livello nazionale una misura contro la povertà che prevede un’integrazione al reddito destinata ai nuclei familiari che includono persone con disabilità, minori di età o ultra sessantenni, e che soddisfino determinati requisiti relativi alla cittadinanza, all’autorizzazione al soggiorno, alla durata della residenza in Italia e alle condizioni economiche.
Tale beneficio mensile, pari ad almeno 480 euro all’anno e esente dall’IRPEF, sarà erogato dall’INPS mediante un mezzo di pagamento elettronico, per un periodo massimo di 18 mesi consecutivi, con possibilità di rinnovo per ulteriori 12 mesi. I beneficiari saranno tenuti a sottoscrivere un patto di attivazione digitale e a presentarsi con cadenza trimestrale presso i patronati, i servizi sociali e i centri per l’impiego per aggiornare la propria situazione.
Per quanto riguarda i soggetti occupabili, ovvero coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 59 anni e che non rientrano tra le categorie fragili, la decadenza dal beneficio è prevista in caso di rifiuto di un’offerta di lavoro a tempo pieno o parziale, non inferiore al 60% dell’orario a tempo pieno, con una retribuzione non inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi e che sia, alternativamente:
Per evitare un uso improprio del beneficio, sono previste sanzioni adeguate e una specifica attività di vigilanza da parte del personale ispettivo dell’Ispettorato nazionale del lavoro (INL), dell’INPS, della Guardia di finanza e dei Carabinieri.
I datori di lavoro privati che intendono assumere i beneficiari potranno beneficiare di incentivi sotto forma di esonero contributivo previdenziale a determinate condizioni. I patronati, le associazioni senza scopo di lucro e altri enti di mediazione riceveranno un contributo compreso tra il 60 e l’80% di quello riconosciuto ai datori di lavoro per ogni persona con disabilità assunta a seguito dell’attività da loro svolta.
Per i soggetti di età compresa tra i 18 e i 59 anni in condizioni di povertà assoluta che non soddisfano i requisiti per accedere al sostegno al reddito e per i componenti dei nuclei familiari che invece lo ricevono ma che non sono calcolati nella scala di equivalenza, è previsto un contributo volto a sostenere il percorso di inserimento lavorativo, anche attraverso la partecipazione a progetti di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento, accompagnamento al lavoro e politiche attive.
Advertisement - PubblicitàIl mondo del lavoro sta subendo profonde trasformazioni e tra queste, la riforma dei contratti a termine assume un ruolo di primo piano. In questo articolo approfondiremo le nuove misure previste per i contratti di lavoro a tempo determinato, analizzando le modifiche apportate alla disciplina e le nuove opportunità offerte a lavoratori e datori di lavoro.
I contratti a tempo determinato possono ora avere una durata superiore ai 12 mesi, ma non eccedente i 24 mesi, nei seguenti casi:
Per rafforzare le regole di sicurezza sul lavoro e proteggere i lavoratori dagli infortuni, sono state introdotte diverse disposizioni, tra cui:
Nell’ottica di potenziare l’efficacia dei controlli ispettivi, sono state introdotte ulteriori disposizioni in materia di condivisione dei dati e di programmazione dell’attività ispettiva, con particolare riguardo alla Regione siciliana e alle province autonome di Trento e di Bolzano.
Il decreto prevede misure specifiche per sostenere le persone con disabilità e promuovere la loro inclusione lavorativa. Viene introdotta una detrazione IRPEF pari al 100% delle spese sostenute per l’adeguamento del posto di lavoro e l’acquisto di strumenti, ausili e dispositivi tecnologici, fino a un massimo di 10.000 euro annui.
Inoltre, viene istituito un Fondo per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, dotato di 20 milioni di euro per il 2023, destinato a finanziare progetti di formazione, inserimento lavorativo e sostegno all’autoimprenditorialità.
Il Fondo sarà gestito dall’INAIL, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Advertisement - PubblicitàPer incentivare l’imprenditoria femminile e promuovere la parità di genere nel mondo del lavoro, il decreto prevede un Fondo per l’imprenditoria femminile e le pari opportunità, dotato di 50 milioni di euro per il 2023, destinato a finanziare progetti di formazione, inserimento lavorativo e sviluppo dell’autoimprenditorialità delle donne.
Inoltre, viene istituito un incentivo per le imprese che assumono donne in posizioni dirigenziali o professionali, pari al 50% della retribuzione per un periodo di 12 mesi.
Advertisement - PubblicitàIl decreto-legge sulle misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro punta a contrastare la povertà, promuovere l’occupazione giovanile, sostenere le persone con disabilità e incentivare l’imprenditoria femminile. Tuttavia, sarà fondamentale monitorare l’efficacia e l’impatto di queste misure nel tempo per valutare se contribuiscono effettivamente al raggiungimento degli obiettivi prefissati e se siano necessari ulteriori interventi per migliorare l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro in Italia.
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