Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Aiuti TER (DL n. 144 del 23 settembre 2022), il nuovo testo contenente numerose misure finalizzate al contrasto del rincaro dei costi energetici.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Aiuti TER (DL n. 144 del 23 settembre 2022), il nuovo testo contenente numerose misure finalizzate al contrasto del rincaro dei costi energetici.
Il decreto, in vigore a partire dal 24 settembre, comprende un ammontare di risorse pari a quasi 14 miliardi di euro, e dovrà passare ora alla valutazione di Camera e Senato per essere convertito in Legge.
Vediamo di seguito tutte le principali misure contenute all’interno del Decreto Aiuti Ter.
Leggi anche: “DL Aiuti BIS è Legge: punti principali del testo, Governo Draghi agli atti finali”
Sommario
In seguito alla conversione in Legge del Decreto aiuti BIS, avvenuta il 20 settembre dopo un iter lungo e complesso, ora tocca al Decreto Aiuti TER, anche questo dedicato alla crisi energetica e al rincaro dei prezzi, che solo 3 giorni dopo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Il primo articolo del testo è dedicato appunto al Bonus Energia e Gas, l’agevolazione che concede diverse tipologie di crediti d’imposta a favore delle imprese “energivore”, “non energivore”, “gasivore”, “non gasivore” per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.
Tutti questi crediti d’imposta sono stati nuovamente prorogati, stavolta non per un intero trimestre ma solo per due mensilità. La percentuale di credito spettante è però nettamente aumentata.
Nello specifico:
I crediti potranno essere utilizzati in compensazione entro il 31 marzo 2023. Tale scadenza si applica anche ai crediti derivanti dai consumi relativi al terzo trimestre, in quanto il Decreto Aiuti TER ha stabilito la proroga del precedente termine, che era fissato al 31 dicembre 2022.
Sempre entro il 31 marzo, alternativamente all’utilizzo in compensazione, sarà possibile inoltre cedere il credito spettante, solo interamente, ad altri soggetti. Questi ultimi potranno rivendere a loro volta il credito intero, per un massimo di 2 volte, a soggetti qualificati.
Advertisement - PubblicitàProrogato anche il Bonus Carburante a favore delle imprese agricole e della pesca, concesso sempre sotto forma di credito d’imposta, per l’acquisto di gasolio e benzina per il trasporto di mezzi e macchinari.
In questo caso l’estensione non è solo per due mesi, ma per tutto il quarto trimestre, e quindi Ottobre, Novembre e Dicembre 2022.
Anche qui è stata ampliata la platea dei beneficiari, con l’inclusione delle imprese che svolgono attività agromeccanica (Ateco 1.61), ed è stato inoltre esteso l’ambito di applicazione.
Se prima il credito spettava solo per la spesa sostenuta per il carburante utilizzato per spostare i mezzi, adesso sarà possibile considerare anche quello impiegato per riscaldare le serre e per il riscaldamento dei fabbricati produttivi adibiti all’allevamento degli animali.
Per il quarto trimestre 2022, con il bonus carburante si concede un credito d’imposta pari al 20%, al netto dell’IVA. La percentuale è rimasta la stessa del terzo trimestre.
Come accade con il bonus energia e gas, anche il credito derivante dal bonus carburante potrà essere utilizzato entro il 31 marzo 2023 in due modalità:
Con l’entrata in vigore del recentissimo DL Aiuti BIS, abbiamo visto che sono state prolungate le misure di contrasto al rincaro dei prodotti energetici, con la riduzione delle accise per la benzina, il diesel, il gpl e il metano per autotrazione fino al 17 ottobre 2022.
Ebbene, con il Decreto Aiuti TER, si è provveduto ancora una volta alla proroga della misura, stavolta fino al 31 ottobre 2022. Ricordiamo che i limiti disposti per le aliquote di accisa sono i seguenti:
Prorogata fino a fine mese anche l’IVA al 5% per il gas naturale usato per autotrazione.
Advertisement - PubblicitàAnche gli ETS (Enti del Terzo Settore) potranno usufruire di misure volte al contrasto dei rincari, con ben due tipologie di contributi differenti che, però, non possono essere cumulate tra loro.
Il primo è dedicato alle spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica e termica, sia per il terzo che per il quarto trimestre 2022.
Il contributo prevede una dotazione di fondi pari a 120 milioni di euro per il 2022, e sarà concesso tenendo conto della spesa per l’energia elettrica e termica sostenuta nello stesso periodo del 2021.
Spetta a:
Il secondo contributo prevede invece risorse pari a 50 milioni di euro per il 2022 ed è destinato agli enti non ricompresi nella misura precedente, ovvero:
In questo caso, il contributo viene concesso in relazione ai maggiori oneri sostenuti nel 2022 per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Il calcolo si farà in proporzione agli analoghi costi sostenuti nel 2021.
Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto Aiuti TER, sarà emanato un DPCM che stabilirà termini e modalità per la fruizione di entrambi i contributi.
Advertisement - PubblicitàOttime notizie anche per il settore dei trasporti pubblici, per il quale, dopo i 40 milioni di euro concessi per il secondo quadrimestre 2022, sono stati ora stanziati altri 100 milioni di euro per il terzo quadrimestre 2022.
Anche qui, si tratta di un contributo mirato a contrastare il rincaro dei prezzi dell’energia, e nello specifico è mirato a ridurre i costi del carburante utilizzato per l’alimentazione dei mezzi di trasporto pubblico locale e regionale.
Sono interessati dalla misura i trasporti pubblici che si muovono su strada, su lago, su mare e su ferrovia. Con decreto interministeriale da adottare entro il 31 ottobre 2022 saranno definite le modalità di fruizione del contributo.
Sempre in tema di trasporti poi, il Bonus trasporti dedicato alle persone fisiche per l’acquisto di abbonamenti per servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, oppure per servizi di trasporto ferroviario, è stato interessato da un ulteriore incremento delle risorse pari a 10 milioni di euro.
L’incentivo è stato introdotto dal primo Decreto Aiuti, con una dotazione di risorse pari a 79 milioni di euro, e poi rifinanziato dal Decreto Aiuti BIS con lo stanziamento di 180 milioni di euro. Con l’aggiunta di 10 milioni di euro prevista dall’Aiuti TER, le risorse saranno pari a 190 milioni.
Il bonus copre il 100% della spesa, fino ad un massimo di 60 euro, ed è destinato alle persone fisiche con reddito 2021 non superiore a 35 mila euro.
Advertisement - PubblicitàIl nuovo decreto aiuti ammette inoltre la concessione di garanzie gratuite sui prestiti bancari rilasciati alle imprese per il pagamento delle fatture derivanti dai consumi energetici.
Le garanzie saranno prestate da Sace SPA, appunto, a titolo gratuito, per quanto riguarda le fatture emesse nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022. Tra le garanzie rientra anche quella del Fondo per le PMI, che può essere concessa a titolo gratuito in riferimento massimo all’80% dell’importo.
Tra l’altro, si fa sapere che per i finanziamenti volti a coprire i costi delle fatture energetiche, sono state disposte delle condizioni economiche agevolate, con il tasso d’interesse che non può superare, al momento dell’erogazione, il tasso cedolare annuo minimo garantito dai Btp di durata pari a quella del finanziamento concesso.
Advertisement - PubblicitàCon il primo Decreto Aiuti era stato previsto un Bonus 200 euro destinato alla gran parte dei contribuenti per via del rincaro delle bollette.
Con il Decreto Aiuti TER si è disposta la proroga di tale misura, stavolta però con un Bonus di 150 euro.
Il nuovo bonus 150 euro spetta a:
Per quanto riguarda i lavoratori autonomi con Partita IVA, ricordiamo che questi ancora devono ricevere il primo Bonus 200 euro disposto con il primo decreto aiuti.
Questo può essere richiesto a partire dal 26 settembre e fino al 30 novembre mediante l’apposito portale messo a disposizione dall’INPS. Spetta ai lavoratori autonomi con Partita IVA che, nel 2021, hanno percepito un reddito complessivo lordo non superiore a 35 mila euro.
Per il Bonus 150 euro, questi soggetti non dovranno trasmettere alcuna domanda, in quanto sarà considerata valida quella relativa al Bonus 200 euro. Il Bonus da 150 euro sarà erogato in aggiunta a quello da 200 euro solo agli autonomi che, nel 2021, ha percepito un reddito complessivo lordo non superiore a 20 mila euro.
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