Il Decreto-legge n. 50 del 17 Maggio 2022, cosiddetto “Decreto Aiuti”, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è in vigore a partire dal 18 Maggio.
Il Decreto-legge n. 50 del 17 Maggio 2022, cosiddetto “Decreto Aiuti”, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è in vigore a partire dal 18 Maggio.
Vediamo di seguito tutte le novità e le misure più rilevanti disposte a favore di imprese e famiglie.
Sommario
In riferimento al maxi-incentivo Superbonus 110% per gli interventi volti all’efficientamento energetico e alla riduzione del rischio sismico, il Decreto Aiuti dispone una proroga di ulteriori 3 mesi a favore degli edifici unifamiliari.
Nello specifico, con la Legge di Bilancio 2022 era stato stabilito che i fabbricati unifamiliari, così come le unità immobiliari indipendenti, potessero provvedere al pagamento di spese detraibili al 110% fino al 30 Giugno 2022.
Si disponeva però anche che qualora, alla data del 30 Giugno, fosse stato portato a compimento almeno il 30% degli interventi totali, allora tali soggetti avrebbero potuto continuare a sostenere spese detraibili fino al 31 Dicembre 2022.
Ciò che è cambiato con il Decreto Aiuti non è la data del 31 dicembre ma quella del 30 giugno.
Pertanto, le persone fisiche che eseguono interventi ammissibili al Superbonus 110%, possono sostenere spese detraibili attualmente fino al 30 settembre 2022. Come accadeva prima, se alla data del 30 settembre risulteranno completati almeno il 30% degli interventi, i pagamenti detraibili al 110% saranno concessi fino al 31 dicembre 2022.
Advertisement - PubblicitàIl Decreto Aiuti mira anche a semplificare l’applicazione della cessione del credito d’imposta, opzione alternativa alla detrazione diretta per l’usufrutto di Superbonus 110% e i Bonus Casa ammessi.
Con l’inizio del nuovo anno la normativa inerente alla cessione dei crediti d’imposta è stata modificata diverse volte, da ultimo solo poche settimane fa, quando si approvava la quarta cessione a favore delle banche, per i soggetti che avevano già effettuato la prima cessione del credito “libera” e le altre due concesse a favore di enti abilitati. (Approfondisci qui)
Ad oggi le cose cambiano ancora con il Decreto Aiuti. Le novità qui contenute mirano a facilitare la circolazione dei crediti e, a tal fine, modificano nuovamente la disciplina della cessione dei crediti, eliminando il punto che prevedeva una quarta cessione, ma introducendo al contempo la possibilità per le banche di cedere sempre il credito a favore dei clienti professionali privati.
Per saperne di più, leggi: “Superbonus 110%, Cessione del Credito cambia ancora: ammesse più cessioni”
Advertisement - PubblicitàIl Decreto Aiuti ha provveduto anche a potenziare le percentuali di credito d’imposta concesse per l’acquisto di energia elettrica e gas.
Il Bonus dedicato alle imprese energivore e non, prevede differenti aliquote in base al periodo e in base alla tipologia di azienda. In particolare, con questo decreto, si è provveduto a potenziare il credito a favore delle imprese gasivore e delle imprese diverse da quelle gasivore ed energivore.
Per tali beneficiari il credito concesso è stato esteso come segue:
Tra le novità del Decreto Aiuti c’è anche l’introduzione di contributi a fondo perduto a favore delle imprese che hanno subito danni economici per via della crisi causata dalla guerra in Ucraina.
Complessivamente sono stati stanziati 130 milioni di euro, destinati esclusivamente alle piccole e medie imprese, diverse da quelle agricole, che hanno registrato un calo del fatturato derivante dalla crisi delle catene di approvvigionamento, nonché dall’interruzione di contratti e progetti per via delle sanzioni e della guerra in atto.
In particolare, i contributi a fondo perduto sono destinati alle PMI che soddisfano tutti i seguenti requisiti:
Il contributo a fondo perduto spetta per l’importo massimo di 400 mila euro per beneficiario, chiaramente tenendo conto dei limiti previsti dal “Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina 2022/C 131 I/01”.
Alla differenza tra i ricavi medi del trimestre 2022 ante-decreto Aiuti e i ricavi conseguiti invece nello stesso trimestre 2019, si applicano le seguenti percentuali:
Come prima, le imprese costituite a partire dal 1° gennaio 2020, devono far riferimento all’anno d’imposta 2021.
Advertisement - PubblicitàCon il decreto Aiuti si è disposta anche l’estensione del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali immateriali, ai sensi dell’Allegato B della Legge 232/2016.
Rientrano tra queste le spese sostenute per l’acquisto di software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni.
Le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 (con possibilità di proroga fino al 30 giugno 2023 se, alla data del 31 dicembre 2022, il venditore ha accettato l’ordine e l’acquirente ha versato almeno il 20% del totale), il credito d’imposta non sarà pari al 20% come da normativa, ma spetterà nella misura del 50%.
Il limite massimo di spesa concesso è sempre pari a 1 milione di euro.
Leggi anche: “Credito Beni Strumentali 2020-2026: la Guida Completa”
Advertisement - PubblicitàIl Decreto Aiuti ha introdotto la possibilità per tali categorie di ottenere un bonus una tantum pari a 200 euro.
In particolare, per quanto riguarda i lavoratori dipendenti il contributo spetta ai titolari di reddito imponibile non superiore a 35 mila euro che, nel primo quadrimestre 2022, hanno beneficiato almeno una volta dell’esonero contributivo pari a 0,8 punti percentuali, previsto dalla Legge 234/2021.
Per ottenere il bonus 200 euro, i dipendenti non devono risultare titolari dei trattamenti di cui all’art. 32 della Legge suddetta.
Il bonus spetta inoltre anche ai soggetti diversi dai dipendenti, che hanno un reddito assoggettabile a IRPEF, per il 2021, non superiore a 35 mila euro, calcolato al netto dei contributi, dei TRF, del reddito relativo alla casa di abitazione e degli arretrati sottoposti a tassazione separata.
Questi soggetti sono i titolari di:
Il Bonus 200 euro spetta anche ai seguenti soggetti:
Si è disposto di recente che il bonus 200 euro sarà erogato anche a favore dei lavoratori autonomi titolati di Partita IVA. In tal caso però, le modalità e i requisiti sono ancora da definire.
Leggi anche: “Bonus 200 Euro: Come e a chi sarà erogato?”
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