Il Decreto Aiuti (DL n. 50 del 17 maggio 2022), in seguito a tanti dubbi e incertezze, è alla fine stato convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 91 del 15 luglio 2022.
Il testo è stato approvato giovedì 14 luglio dal Senato, con 172 voti favorevoli e 39 voti contrari.
Tuttavia, come abbiamo anticipato, è attualmente in atto ai vertici l’ennesima crisi di governo, innescata dal Movimento 5 Stelle, che tra l’altro ha rifiutato di partecipare al voto per la conversione del Decreto Aiuti. Tutto questo ha portato Draghi a consegnare le sue dimissioni a Mattarella, che però le ha rifiutate e ha rimandato la discussione a mercoledì 20 luglio in Parlamento.
Attualmente non ci sono certezze su quello che accadrà, ma intanto almeno il Decreto Aiuti è stato convertito ed è entrato in vigore a partire dal 16 luglio 2022.
Vediamo quali sono le novità in arrivo e che cosa cambia in tema Superbonus 110% e Cessione del Credito.
Advertisement - PubblicitàCon la conversione in Legge del Decreto Aiuti, è stata confermata la nuova proroga di 3 mesi, disposta a favore degli edifici unifamiliari.
Si tratta di quegli edifici, composti da 2 a 4 unità immobiliari (pertinenze escluse), che sono di proprietà di una sola persona fisica o in comproprietà tra più persone fisiche, e che sono adibiti all’abitazione di un solo nucleo familiare.
La Legge di Bilancio 2022 disponeva che le persone fisiche su edifici unifamiliari avrebbero potuto sostenere spese agevolabili con il Superbonus 110% fino al 30 giugno 2022. Se però, per questa data, almeno il 30% dei lavori fossero stati completati, allora il beneficiario avrebbe avuto tempo fino al 31 dicembre 2022 per sostenere spese ammissibili.
Con il Decreto Aiuti invece, la data di riferimento per quanto riguarda il completamento di almeno il 30% del totale dei lavori viene spostata al 30 settembre 2022. Come prima poi, se la prima parte dei lavori risulta completata per il 30 settembre, allora si potrà continuare a sostenere spese detraibili fino al 31 dicembre.
Tale proroga, introdotta dal decreto-legge, è stata ora confermata anche dalla conversione in Legge.
Advertisement - PubblicitàIl Decreto Aiuti ha confermato anche le novità in merito alla cessione del credito, derivante dal Superbonus 110% e dai Bonus Casa che ammettono la scelta delle opzioni alternative alla detrazione.
A questo proposito, in seguito alle tantissime modifiche che hanno interessato l’art. 121 del Decreto Rilancio, si dispone quanto segue.
Viene eliminato definitivamente il punto, introdotto dal Decreto Energia, che prevedeva che una quarta cessione sarebbe stata possibile, esclusivamente per le banche e per le società appartenenti ad un gruppo bancario iscritto all’albo, a favore dei clienti professionali privati che hanno stipulato un contratto di conto corrente con la banca stessa o con la banca capogruppo.
Con il decreto Aiuti, la disciplina rimane di base la stessa, con una sola novità. Le banche (e le società appartenenti ad un gruppo bancario), potranno sempre procedere con la cessione del credito a favore dei propri clienti privati professionali correntisti.
Non è più necessario dunque che le banche effettuino un numero totale di 3 cessioni per poi procedere con la quarta a favore dei propri correntisti. L’operazione sarà possibile, sia che si tratti della prima operazione di cessione, della seconda o della terza.
Si specifica tuttavia che i correntisti che acquistano il credito d’imposta, potranno successivamente utilizzarlo solo in compensazione, in quanto non saranno ammesse ulteriori cessioni.
Attenzione, la nuova disciplina in tema di cessione del credito è ammessa esclusivamente per le pratiche relative ai bonus edilizi per le quali le prime Comunicazioni siano state inviate a partire dal 1° maggio 2022.
La Comunicazione per la scelta della cessione del credito o dello sconto in fattura, alternativamente all’utilizzo in detrazione, è obbligatoria per chiunque scelga appunto di usufruire dei Bonus mediante tali opzioni. Vedi qui come si compila passo per passo.
Per saperne di più, leggi: “Superbonus 110%, Cessione del Credito cambia ancora: ammesse più cessioni”
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