In occasione del convegno Ance “Cantiere Italia. Tra PNRR, emergenze e nuovo Codice appalti“, la Presidente dell’Ance Federica Brancaccio e il Vicepresidente Luigi Schiavo hanno formalmente richiesto al Ministro Matteo Salvini di intraprendere immediati interventi correttivi al nuovo Codice dei contratti approvato dal Governo prima di Natale, al fine di evitare gli errori commessi in passato e di garantire la regolare prosecuzione dei lavori.
La Presidente Ance ha sottolineato la necessità di avviare un confronto tempestivo sul Codice per apportare le modifiche necessarie al fine di assicurare il funzionamento del sistema e di predisporre un periodo transitorio adeguato dopo l’approvazione delle nuove norme. Tale richiesta è stata condivisa anche dal Presidente dell’Anac Giuseppe Busia, il quale ha chiesto un rinvio al 2024.
L’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) ha segnalato tra i pericoli maggiori legati al nuovo Codice dei contratti approvato, quello di comprimere la concorrenza e la trasparenza, poiché “per effetto combinato dell’estensione delle procedure negoziate sotto-soglia europea e di quella su settori speciali, ormai del tutto liberalizzati, oltre ai concessionari senza gara, la quasi totalità delle opere pubbliche può essere sottratta al mercato”.
Inoltre, l’Ance ha espresso la necessità di rivedere in modo sostanziale anche l’istituto dell’illecito professionale, ritenuto frutto di una visione colpevolista e penalizzante per le imprese, che rischiano di non poter partecipare alle gare anche per un rinvio a giudizio.
Inoltre, l’Ance ha espresso la necessità di rivedere la misura sulla revisione prezzi, che, in contrasto con i principi espressi dal nuovo Codice, presenta troppi vincoli ed interviene solo ex post con un meccanismo troppo complesso. La Presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, ha sottolineato come questa soluzione sia “del tutto inefficace”, dal momento che le imprese stanno ancora aspettando di ricevere le compensazioni per il 2021. La Brancaccio ha rivolto queste osservazioni al Ministro Salvini.
In risposta alla richiesta di correttivi avanzata dall’Ance per il nuovo Codice dei contratti, il Ministro Salvini ha dichiarato che “la bozza del Codice appalti è aperta e permeabile a qualsiasi suggerimento” e che il confronto è quindi aperto.
La Presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, ha espresso la propria soddisfazione per il lavoro svolto dal Consiglio di Stato, in particolare per l’ampia illustrazione fornita dal Presidente di sezione Luigi Carbone, estensore del testo. La Brancaccio ha sottolineato che ora “spetta alla politica intervenire e correggere quei punti che rischiano di bloccare i cantieri e mettere in difficoltà gli operatori economici“.
Il convegno Ance “Cantiere Italia. Tra Pnrr, emergenze e nuovo Codice appalti” ha quindi evidenziato la necessità di ripristinare un rapporto di fiducia tra pubblico e privato, come sottolineato dal Vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Fulvio Bonavitacola, e dal Sindaco di Cremona e componente del Direttivo Anci, Gianluca Galimberti.
Gli esponenti parlamentari intervenuti, come Erica Mazzetti di Forza Italia, relatrice del provvedimento alla Camera, e Chiara Braga del Partito Democratico, hanno espresso la loro piena disponibilità a un confronto per migliorare il testo e dotare le imprese e le amministrazioni di uno strumento efficiente.
Il Presidente del Consiglio dei Lavori Pubblici, Massimo Sessa, ha ricordato che solo attraverso un lavoro di squadra sarà possibile raggiungere gli ambiziosi obiettivi posti dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Questo invito è stato accolto con convinzione anche dall’Amministratore Delegato di Rfi, Vera Fiorani, che si è detta ottimista sulla possibilità di realizzare le opere previste dal Piano Nazionale.
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