Con una recente risposta del Fisco ad una domanda posta da un contribuente, si torna a parlare del Bonus Facciate, uno tra gli incentivi che durante l’ultimo anno ha ottenuto il maggior numero di richieste.
Con una recente risposta del Fisco ad una domanda posta da un contribuente, si torna a parlare del Bonus Facciate, uno tra gli incentivi che durante l’ultimo anno ha ottenuto il maggior numero di richieste.
Stavolta l’argomento riguarda il bonifico, o i bonifici, predisposti per pagare le spese sostenute per gli interventi, e necessari per procedere con la detrazione, con la cessione del credito o con lo sconto immediato in fattura.
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Approfondiamo di seguito.
Advertisement - PubblicitàCome ben sappiamo, il Bonus Facciate è quell’incentivo che agevola gli interventi edilizi conseguiti al fine di ristrutturare e recuperare le facciate degli edifici che si trovano nelle Zone omogenee A e B dell’agglomerato urbano, e che sono visibili da strada o suolo pubblico.
Attualmente, fino al 31 dicembre 2021, l’incentivo concede un’aliquota pari al 90% dei costi sostenuti per restaurare le facciate e gli elementi che le compongono, senza alcun preciso limite di spesa da rispettare.
Il bonus può inoltre essere utilizzato in 3 modalità differenti:
Sono proprio queste concessioni che hanno portato ad un notevole incremento delle richieste dell’incentivo. Le tante richieste di incentivo però, hanno finito per rivelare un gran numero di operazioni fraudolente in atto, che sono appunto riferibili in gran parte al Bonus Facciate.
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È sempre per questa ragione che adesso il destino dell’incentivo è del tutto incerto. Stando alle bozze del DDL della Legge di Bilancio 2022, il bonus dovrebbe essere appunto rinnovato solo per un altro anno, e non più nella misura del 90%, ma con aliquota ridotta al 60%.
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Advertisement - PubblicitàMa torniamo a noi e alla domanda posta dal contribuente al Fisco in relazione ai pagamenti degli interventi edilizi per il Bonus Facciate.
Il soggetto fa presente che la propria banca non dispone di un modello di bonifico ideato prettamente per le spese legate al bonus per le facciate. Al contrario invece, presenta degli appositi modelli per i bonifici relativi al Superbonus 110%, al Bonus Ristrutturazioni, all’Ecobonus, al Sismabonus e al Bonus Mobili.
Egli chiede dunque chiarimenti sulla rivista ufficiale delle Entrate, FiscoOggi, per sapere quale tipologia di bonifico si debba utilizzare invece per le spese del Bonus Facciate.
Il Fisco chiarisce innanzitutto che, per poter beneficiare di tutte le detrazioni statali, è necessario che le spese vengano saldate tramite bonifico bancario o postale.
Riguardo ai modelli di bonifico messi a disposizione dalle Poste e dagli istituti bancari, si fa presente che non esiste appunto un modello specifico per questo incentivo.
Come già chiarito dalla Circolare n. 2/E del 14 febbraio 2020, per compilare correttamente il bonifico relativo alle spese legate al Bonus Facciate, si dovranno utilizzare i modelli di bonifico predisposti per l’Ecobonus oppure per il Bonus Ristrutturazioni.
I dati riportati ovviamente dovranno riferirsi all’usufrutto del bonus facciate e, se possibile, nella causale andranno indicati gli estremi della Legge di riferimento, ovvero la Legge di Bilancio 2020. Qualora fosse impossibile modificare la causale, l’incentivo sarà ugualmente riconosciuto.
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