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Attestato di Prestazione Energetica (APE): Cos’è, obblighi e costi

La certificazione APE è un documento che assegna la qualità, sotto l’aspetto termico di un appartamento, di una casa o di un edificio. Vediamo in questo articolo a cosa serve e come funziona.

Attestato di Prestazione Energetica (APE): Cos’è, obblighi e costiAttestato di Prestazione Energetica (APE): Cos’è, obblighi e costi
Ultimo Aggiornamento:

L’Attestato di Prestazione Energetica (APE), noto anche come certificato energetico, è un documento che certifica la prestazione energetica e la classe energetica di un immobile. Questo documento è redatto da esperti qualificati e indipendenti e utilizza specifici indicatori per attestare le prestazioni energetiche di un edificio, offrendo altresì raccomandazioni per migliorare l’efficienza energetica​​.

L’APE è obbligatorio in determinate circostanze, come durante le procedure di vendita o di affitto di un immobile, ed è dunque un requisito necessario per poter avviare tali transazioni​.

Basandosi sui consumi annuali, classifica le prestazioni energetiche degli edifici su una scala che va da G (minore efficienza) ad A4 (massima efficienza)​.

Il perito dunque valuta precisi parametri, egli prende come riferimento una scala alfanumerica di 10, che parte da A4, cioè la classe più funzionale nel rapporto tra consumo energetico e risultato finale, continua con: A3, A2, A1, B, C, D, E, F, fino alla G ossia la classe meno efficiente.

Inoltre, questo documento fornisce informazioni dettagliate sugli interventi migliorativi più vantaggiosi per incrementare l’efficienza energetica dell’edificio in questione​.

L’Attestato di Prestazione Energetica APE ha una garanzia di 10 anni, fatta eccezione di situazioni nelle quali sono previste ristrutturazioni che modifichino le caratteristiche energetiche e può essere obbligatoria per l’atto di compravendita e l’affitto.

Il sopralluogo della struttura, da parte di un perito che dovrà decidere la classe di appartenenza, è obbligatorio.

Importante: non sbagliarsi con l’AQE, che corrisponde all’attestato di qualificazione energetica, esso viene compilato nella situazione di fine lavori di un immobile che si trova in condizioni di nuova costruzione.

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Riepilogo normativa tecnica

In Italia, la legge 63/2013 richiede l’obbligo dell’Attestato di Prestazione Energetica, in seguito dal 2015 la certificazione energetica degli edifici ha un formato standard in tutto il Paese.

L’articolo 1 della legge 63/2013 specifica le finalità e riporta quanto segue:

Il presente decreto promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici tenendo conto delle condizioni locali e climatiche esterne, nonché delle prescrizioni relative al clima degli ambienti interni e all’efficacia sotto il profilo dei costi.

Per la predisposizione degli Attestati di prestazione energetica (APE) convenzionali, per i vettori energetici si applicano i fattori di conversione in energia primaria validi al 19 luglio 2020, anche quando questi ultimi siano modificati con nuovi aggiornamenti.

Questo è stato deciso dalla Legge di Bilancio 2022 in relazione al Superbonus e alla compilazione degli Ape convenzionali associati. La parte specifica relativa a tale punto è presente al comma 43 dell’articolo 1 della Manovra che, va ricordato, è in vigore dal 1° gennaio 2022.

Per maggior chiarezza e per poter consultare nel dettaglio ogni punto, il link riporta direttamente alla pagina relativa alla Legge di Bilancio 2022:

Per: GPL, gas naturale, biomasse, gasolio, energia elettrica da rete ed altri, i fattori di conversione in energia primaria non variano rispetto al discorso della redazione degli APE convenzionali (cioè degli attestati prima e dopo effettuato l’intervento) compilati per poter usufruire alle detrazioni fiscali del Superbonus.

In una situazione di locazione relativo ad una singola unità immobiliare, non è obbligatorio allegare l’APE al contratto di locazione, ma, è richiesto l’inserimento nel contratto di locazione stesso una specifica con la quale il conduttore afferma di aver ricevuto tutte le informazioni e tutti i documenti, unitamente all’attestato, riguardanti all’attestazione della prestazione energetica degli edifici, questo secondo l’Articolo 6, Dlgs 19 agosto 2005 n. 192.

Di seguito il link per accedere all’informazione sopra fornita all’interno del sito dell’Agenzia delle entrate.

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Come procedere a livello pratico con la certificazione APE e specifiche affini

Si dovrà innanzitutto rivolgersi ad un tecnico esperto abilitato (Certificatore APE), questo lo si può fare anche contattando un’agenzia immobiliare.

Affidarsi sempre a professionisti del settore per evitare problemi futuri.

Il perito dovrà avere tutti i documenti richiesti per la procedura, come ad esempio: la visura catastale, la planimetria, il libretto d’impianto e dovrà controllare la struttura per verificare le stratigrafie insieme alla costruzione e le specificità degli impianti.

Fatto ciò, il tecnico in questione si affiderà ad uno dei software certificati dal Comitato Termotecnico Italiano (CTI) per effettuare i calcoli necessari ad analizzare l’appartenenza alla classe energetica corrispondente.

Il certificato ha un formato classico ed è valido per tutto il territorio nazionale, all’interno dello stesso ci sono scritte informazioni dettagliate e facilmente comprensibili, esse riguardano le prestazioni ed i consumi energetici della casa/appartamento/edificio.

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Cosa deve contenere una certificazione APE?

La Certificazione APE deve avere valori specifici, tra i quali:

  • la qualità energetica della struttura.
  • La quantità di anidride carbonica emessa e la quantità annua di energia usata dai sistemi di sfruttamento energetico.
  • Gli indici di efficienza energetica complessiva: energia primaria totale e primaria non rinnovabile.
  • I requisiti minimi di prestazione energetica.
  • La classe energetica alla quale appartiene l’immobile.
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Certificazione APE convenzionale

L’APE convenzionale, è differente rispetto a quello chiamato tradizionale, perché ha come principale focus il dimostrare un miglioramento di ben due classi energetiche richieste per poter ricevere la maxi-detrazione.

La certificazione APE convenzionale è un documento privo di valore legale ma, è ritenuto comunque molto utile quando si voglia rientrare tra coloro che potrebbero usufruire dell’Ecobonus o Superbonus 110%.

Riguarda un documento riassuntivo, esso riassume i dati forniti dall’APE, serve per accertare l’esistenza di una miglioria successiva ad un intervento effettuato su un immobile.

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Pagamento della certificazione APE

Quando si parla di acquisto di un immobile è il venditore che deve pagare le spese.

Quando invece c’è una condizione di affitto, il costo è coperto dal proprietario.

La certificazione APE è obbligatoria per l’Ecobonus nel caso in cui si attinga al 65% per la coibentazione dell’involucro (come ad esempio isolare una copertura o una muratura esterna).
Per le detrazioni Ecobonus al 70% relative ad interventi di isolamento di sezioni di condominio, la certificazione APE dovrà essere redatta per ogni singola unità immobiliare; per lo sgravio del 75%, anche la certificazione APE del condominio prima e dopo l’intervento di coibentazione.

Per casa/appartamento il costo è a partire dai 150 € per i monolocali, fino ai 300 € per le ville a due piani.

Per i Negozi il costo è di circa 170 € per le piccole attività ed arriva fino a 350 € per le attività fino a 200 mq di superficie.

Per i capannoni industriali il costo parte dai 700 € e può arrivare fino ai 2.000 €.

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Certificazione APE obbligatoria, certificazione APE non obbligatoria ed altri riferimenti collegati

La Certificazione APE è obbligatoria per legge per tutti quegli immobili che sono inseriti dal DPR 412/93 nell’articolo 3, nello specifico per:

  • Edifici di tutte le tipologie adibiti a residenza e assimilabili.
  • Edifici adibiti ad attività ricreative, associative o di culto e assimilabili.
  • Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili.
  • Edifici adibiti ad attività sportive.
  • Edifici adibiti a residenze collettive, a uffici e assimilabili.
  • Edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili.
  • Edifici adibiti ad attività commerciali e assimilabili.
  • Edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili.
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Come capire a quale categoria corrisponde un determinato immobile?

Per comprendere se un immobile appartiene ad una delle categorie sopra elencate e dunque per aver la certezza dell’obbligatorietà della Certificazione APE è possibile contattare l’ufficio catastale e richiedere la visura per avere tutte le informazioni necessarie nel dettaglio.

Inoltre:

La Certificazione APE è obbligatoria quando gli edifici presi in questione sono nuovi oppure quando agli stessi vengono apportate modifiche rilevanti che sono relative al 50% o più della parte esterna dell’immobile e dell’impianto di riscaldamento e/o di raffrescamento.

  • Quando c’è una compravendita di edifici, in questa situazione il Certificato APE va allegato al contratto ufficiale.
  • Medesima condizione se si tratta di affitto.
  • Quando si parla di edificio pubblico già presente che possiede una superficie utile più grande di 250 mq;
  • Quando si presentano annunci immobiliari di compravendita e di affitto pubblicamente.
  • Quando ci si riferisce a contratti gestiti dalla pubblica amministrazione.
  • Nei casi: di transizione, permuta, donazione.
  • Quando si effettua un pagamento in natura utilizzando un bene mobile: datio in solotum.
  • Nelle situazioni di assegnazioni a soci, società, quote.
  • In alcuni casi di: Ecobonus e di Superbonus 110%.
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Certificazione APE non obbligatoria

La certificazione APE non è obbligatoria quando in generale si effettuano sostituzioni di: finestre, caldaie, infissi, cappotti termici, pavimentazioni, etc.
Dovrà essere però aggiornata in base a quanto decreta la legge.

L’art.3 comma 3 del dlgs 192/2005 specifica alcune condizioni per le quali la certificazione APE non è obbligatoria, ad esempio:

  • Fabbricati isolati con superficie complessiva inferiore ai 50 mq.
  • Fabbricati industriali e artigianali, agricoli o rurali all’esterno delle aree residenziali privi di climatizzatore.
  • Gli edifici relegati a luogo di culto.
  • Quando gli ambienti sono riscaldati utilizzando recupero di fluidi (acqua, aria, vapore, fumi) del processo produttivo che non si possono riutilizzare. Per esempio: calore distribuito da una batteria condensatrice di un gruppo frigorifero.
  • I ruderi, a patto che siano dichiarati come tali nell’atto notarile INSIEL – 16 febbraio 2017.
  • I manufatti, ciò che non si può dunque descrivere come edificio, ad esempio piscine esterne e serre.

Di norma è sempre vivamente consigliabile affidarsi ad esperti e professionisti per poter svolgere correttamente l’intera procedura relativa alla certificazione APE 2022, dunque è importante evitare il più possibile di contattare persone che si improvvisano nel mestiere di periti e di tecnici.

Chiedere consulenza e garanzie ad enti ufficiali è il primo passo per procedere senza errori.

Salvando questa pagina nei preferiti o in una cartella personale drive, sarà possibile ritrovare le informazioni descritte con facilità ed immediatezza, la rete offre molte risorse, nelle quali a volte è facile perdersi, per tal motivo è importante prevenire.



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TAGS: ape, Attestato di prestazione energetica, certificazione, certificazione APE, Certificazione Energetica APE

Autore: Redazione Online

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