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Piscina interrata: Permessi, prezzi e detrazioni fiscali

Piscina interrata: Permessi, prezzi e detrazioni fiscaliPiscina interrata: Permessi, prezzi e detrazioni fiscali
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La piscina interrata rappresenta, per molte persone, quella sorta di sogno grazie al quale è possibile dare un netto miglioramento alla propria abitazione.

Scopriamo ora tutti i vari dettagli che vanno a contraddistinguere questo strumento, affinché sia possibile possederlo in casa propria senza che possano nascere complicanze di ogni tipo e si possa rimanere completamente soddisfatti del risultato finale ottenuto.

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I permessi necessari per costruire la piscina interrata

Per prima cosa, quando si parla di questo genere di struttura, occorre capire quali sono tutti i diversi permessi che sono fondamentali per evitare di incorrere in potenziali e spiacevoli complicanze una volta che la struttura viene realizzata.

Bisogna sapere che ogni Comune impone delle leggi ben differenti in merito a questo argomento perciò, prima di procedere alla costruzione della piscina, è buona prassi rivolgersi agli uffici comunali la cui competenza ricade sui lavori di costruzione per sapere se, effettivamente, sono necessari particolari permessi che consentono di realizzare tale struttura.

Secondo quanto stabilito dal Decreto del Presidente della Repubblica 380/2001, la costruzione di una piscina interrata comporta la modifica del suolo dove si trova quell’abitazione, pertanto è necessario richiedere il Permesso Di Costruzione.

In questo caso occorre precisare come questo sia fondamentale specialmente qualora la piscina dovesse avere una dimensione superiore al 20 percento del volume dell’abitazione.

Questo significa che se si possiede una casa di 100 metri quadri e la piscina ha una dimensione di 25, quindi il 25%, occorre richiedere questo permesso.

Qualora invece tale dimensione dovesse essere inferiore, quindi per esempio 18 metri quadri fino al massimo di 20 in questo caso specifico, è sufficiente ottenere il certificato di Denuncia Di Inizio Attività, che appunto va a sostituire il documento prima citato.

Questo è valido anche qualora nella proprietà in questione stiano venendo effettuati dei lavori di ristrutturazione completi della propria casa.

Questi non sono però gli unici permessi fondamentali che devono essere richiesti: bisogna anche parlare del fatto che i suddetti devono essere affiancati dall‘Autorizzazione della Soprintendenza qualora la zona dove si intende costruire la piscina sia vincolata da limiti paesaggistici o storici.

In questo caso vengono svolti dei controlli che hanno il preciso scopo di analizzare se la piscina potrebbe rendere quell’area completamente differente rispetto a come si presenta inizialmente oppure, se quel lavoro svolto, non ha alcun impatto negativo sull’ambiente in questione.

Ecco quindi che anche in tale circostanza è fondamentale analizzare l’intera situazione con estrema attenzione proprio per ottenere un risultato finale ottimale e soddisfacente.

Bisogna anche valutare un ulteriore aspetto fondamentale, ovvero la situazione della zona sotto il profilo idrologico: in questo caso, per avere la sicurezza che la piscina non comporti alcun tipo di problema all’area dove viene costruita, assume la massima importanza valutare come questo tipo di terreno si presenta sotto tale profilo.

Svolta anche questa analisi è possibile ottenere un ulteriore dato fondamentale, quindi richiedere il permesso e svolgere i lavori di costruzione della medesima piscina.

Grazie a tutti questi particolari aspetti si ha quindi l’opportunità di migliorare notevolmente la fase di costruzione della piscina interrata.

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I prezzi delle piscine interrate

I prezzi delle piscine interrate non sono mai uguali tra di loro, ovvero non esiste un costo standard che permette di stabilire con esattezza quale sia il costo preciso della piscina stessa.

Per prima cosa occorre considerare il costo della manodopera che svolgerà i lavori degli scavi per installare la piscina.

Maggiormente profondi questi saranno, superiori saranno i costi che si dovranno sostenere nel momento in cui si decide di svolgere questo tipo di lavoro, dettaglio importante da considerare.

Il secondo prezzo che caratterizza la costruzione della piscina interrata è dato da quello relativo alla dimensione della stessa, quindi la larghezza dello scavo, con tanto di installazione della piscina.

In entrambi i casi occorre prendere in considerazione tutte le diverse caratteristiche che contraddistinguono i materiali della piscina, altro dato fondamentale che occorre prendere in considerazione nel momento in cui si sceglie la piscina.

Quelle in cemento armato sono caratterizzate da un costo inferiore rispetto alle diverse strutture che, invece, sono caratterizzate da pannelli in acciaio inox creati per il contatto con l’acqua e con le sostanze che vengono poste per sanificarla, quindi cloro, antibatterici e altri prodotti.

Il materiale, dunque, più è resistente e maggiore tende a essere il suo costo.

In aggiunta a questi parametri occorre indicare anche tutte le diverse tipologie di caratteristiche tecniche ed estetiche che contraddistinguono la piscina.

Per esempio una forma che rotonda potrebbe costare meno di una rettangolare di grandi dimensioni e anche in questo caso occorre premettere come la suddetta piscina debba essere analizzata per quanto concerne il tipo di struttura che si intende realizzare.

Pertanto, in base a tutti questi particolari aspetti, è possibile stabilire quale sia il prezzo finale di una piscina interrata e fare in modo che il prezzo che si sostiene non diventi eccessivo.

Generalmente una buona struttura ha un prezzo che parte da un minimo di 10 mila euro e giunge fino ai 30 mila: ovviamente, in questo caso, facciamo riferimento a una struttura dotata anche di diversi optional aggiuntivi come, per esempio, idromassaggio e altre funzioni extra che hanno uno scopo ben preciso, ovvero migliorare la qualità della struttura stessa.

Pertanto è fondamentale prendere in considerazione anche questo particolare aspetto che consente effettivamente di tramutare la propria decisione finale in un procedimento ottimale da portare a compimento.

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Le detrazioni fiscali per la piscina

Per quanto riguarda le detrazioni fiscali, occorre precisare come nel 2020 queste siano state portate al 50% della spesa sostenuta mentre, per gli anni successivi, si torna al regime del 36%.

Gli interventi che sono ammessi in queste spese sono, per la precisione, 3 e il primo riguarda l’intervento estetico, che ha il compito di migliorare la struttura in tutte le sue parti, offrendo quindi un miglioramento generale dei vari materiali e dell’estetica della piscina.

La seconda tipologia di intervento che può essere svolta sulle piscine è quella relativa al miglioramento delle prestazioni che vengono offerte dalla piscina.

Per esempio la funzione di riscaldamento dell’acqua, così come quella che riguarda la possibilità di poter avere l’idromassaggio. Queste funzioni rientrano tra le migliorie che possono essere svolte e che riguardano, appunto, un miglioramento della piscina.

Infine occorre anche parlare del miglioramento della piscina sotto il punto di vista delle prestazioni dell’impianto.

In questo caso occorre parlare della funzione di ricambio dell’acqua e di tutte le altre che permettono di nuotare in una vasca completamente priva di elementi che possono causare problematiche varie alla salute.

Ecco, quindi, come funziona questa detrazione fiscale che permette di sostenere una spesa il cui importo massimo deve raggiungere i 48 mila euro.

La percentuale di detrazione applicata sarà pari al 36%.

Per poter accedere alla detrazione occorre effettuare il pagamento con il bonifico bancario parlante, nel quale bisogna inserire tutte le informazioni richieste come per esempio il codice fiscale del richiedente, così come quello dell’operatore che ha svolte tutte le diverse modifiche all’ impianto e all’estetica della piscina.

Infine occorre indicare esplicitamente il tipo di intervento che viene svolto nella propria piscina, affinché sia possibile portare a termine, in maniera corretta, la richiesta della detrazione fiscale.

Il documento in questione, poi, deve essere conservato per diverso tempo in quanto i controlli sulla validità della procedura possono essere effettuati in ogni momento e senza alcun preavviso.

In questo modo è quindi possibile evitare di dover fronteggiare delle potenziali complicanze che hanno delle ripercussioni negative e che, appunto, rendono la situazione meno semplice del previsto da fronteggiare.



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TAGS: detrazioni fiscali, permessi, piscina, piscina interrata, piscine, prezzi

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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