L’amianto, un tempo usato comunemente nelle costruzioni italiane, ora richiede un dettagliato piano di bonifica per la rimozione, seguendo i criteri del Decreto Legislativo 81/2008, per proteggere salute e ambiente.
Fino ad alcuni decenni fa, in Italia l’amianto era spesso impiegato nel campo edile. Purtroppo però la sua presenza nelle costruzioni realizzate negli anni passati rappresenta un possibile rischio per la nostra salute e l’ambiente in generale.
Diventa quindi essenziale la rimozione dell’amianto e dei materiali in amianto attraverso un dettagliato piano di bonifica. Ecco allora l’importanza e l’obbligatorietà di un piano di lavoro amianto redatto secondo i precisi criteri dettati dal Decreto Legislativo 81/2008.
Cos’è, quando è obbligatorio e come si redige questo documento fondamentale? Scopriamolo nei paragrafi successivi.
Sommario
Il piano di lavoro amianto è un documento scritto nel quale, preventivamente, vengono pianificate le misure necessarie da adottare per assicurare la sicurezza e la salute negli interventi rivolti alla demolizione o alla rimozione dell’amianto o dei materiali contenenti amianto delle strutture e degli edifici.
Le fasi lavorative e le misure tecniche e organizzative previste dal piano di lavoro amianto devono necessariamente considerare i pericoli connessi all’amianto e tutti gli altri generici rischi comuni ai lavori da effettuare nei cantieri edili.
Si tratta di un documento di enorme importanza ai fini della rimozione dell’amianto, un piano di lavoro previsto dall’articolo 256 del Decreto Legislativo 81/08 che deve riportare al suo interno la data di inizio degli interventi e il programma con l’articolazione dell’attività effettiva di rimozione.
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Advertisement - PubblicitàUna volta chiarito il concetto sul piano di lavoro amianto e sulla sua estrema utilità, passiamo ora a conoscere la normativa di riferimento.
Il Decreto Legislativo 81/08, Testo Unico sulla Sicurezza, fornisce delle indicazioni precise sui pericoli correlati all’esposizione all’amianto e sui relativi obblighi di legge. A tal fine, il disposto normativo detta delle precise indicazioni ai datori di lavoro in relazione agli obblighi da rispettare e in merito alla redazione del piano di lavoro nelle attività di rimozione o demolizione dell’amianto.
Nel dettaglio, il Decreto Legislativo 81/08 stabilisce:
La legge quindi non lascia dubbi né spazi interpretativi sull’obbligatorietà della predisposizione del piano di lavoro amianto, nei casi di lavori connessi alla rimozione o alla demolizione dell’amianto o dei materiali contenenti amianto.
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Advertisement - PubblicitàIl piano di lavoro amianto deve riportare le singole lavorazioni e tutte le attività che l’impresa esecutrice deve svolgere nel cantiere. In base ai dettati normativi dell’articolo 256 del Decreto Legislativo 81/08, questo documento deve contenere le seguenti notizie:
Per entrare più nel dettaglio, il piano di lavoro amianto deve riportare:
Tutte informazioni da riportare per la redazione di un corretto e fattivo documento, utile per tutelare la salute dei lavoratori e per salvaguardare l’ambiente.
Una copia del piano di lavoro amianto va trasmessa, almeno trenta giorni prima dell’inizio degli interventi, all’autorità di controllo. Nel caso in cui, entro tale periodo, l’autorità di vigilanza non richieda alcuna modifica, il datore di lavoro può autorizzare l’inizio dei lavori.
Inoltre, il datore di lavoro ha il dovere di assicurare ai lavoratori interessati l’accesso ai documenti in qualunque momento.
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Advertisement - PubblicitàAi fini della sicurezza nei luoghi di lavoro, il piano di lavoro amianto riveste dunque un ruolo fondamentale. Un documento dedicato a degli interventi particolari e ad alto rischio, lavori di demolizione o rimozione dell’amianto riservati esclusivamente a ditte con determinati requisiti di legge.
La delicatezza degli interventi da effettuare e l’utilizzo dell’amianto e dei materiali contenenti amianto, fino agli anni novanta abbastanza frequente nelle costruzioni edili, hanno imposto un intervento normativo deciso a tutela della nostra salute e dell’ambiente in generale. A tal proposito, i dettati normativi del Decreto Legislativo 81/08 restano un vero e proprio punto di riferimento.
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