L’inizio del nuovo anno porta con sé l’opportunità e la necessità di aggiornare l’ISEE, strumento fondamentale per accedere a numerosi bonus e agevolazioni sociali. Per il 2025, alcune importanti novità introdotte dalla manovra di bilancio potrebbero influire sulle modalità di calcolo e sui requisiti di accesso a determinati benefici.

In questa guida, esamineremo nel dettaglio cosa cambia, quali documenti sono indispensabili e quali accorgimenti adottare per una presentazione senza errori.

Sei pronto a scoprire come ottenere il massimo dalle agevolazioni di quest’anno?

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Cos’è l’ISEE e perché è importante

L’ISEE, acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è uno strumento essenziale per valutare la condizione economica di un nucleo familiare. Viene utilizzato come parametro per determinare l’accesso a una vasta gamma di agevolazioni, tra cui bonus per la prima infanzia, sconti sui servizi scolastici e universitari, agevolazioni sanitarie e sociali, e molto altro.

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Il calcolo dell’ISEE si basa sulla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), un documento che raccoglie dati sui redditi, il patrimonio immobiliare e mobiliare, e la composizione del nucleo familiare. Per il 2025, l’INPS ha ulteriormente semplificato le procedure, mettendo a disposizione una DSU precompilata accessibile tramite il portale online e l’app mobile. Questa innovazione mira a ridurre gli errori e a velocizzare la compilazione.

Tutto questo rende l’ISEE non solo un requisito burocratico, ma uno strumento fondamentale per il sostegno economico delle famiglie.

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Novità per l’ISEE 2025: cosa cambia rispetto agli anni precedenti

Il 2025 porta alcune modifiche significative al calcolo dell’ISEE e all’accesso a specifiche agevolazioni. Tra le principali novità introdotte dalla manovra di bilancio figurano:

  • Esclusione dell’assegno unico dal calcolo dell’ISEE ai fini dell’assegnazione di bonus specifici, come il bonus nascita (carta nuovi nati da 1000 euro) e il bonus nido.
  • Esenzione parziale per titoli di Stato e buoni postali, fino a un valore massimo di 50.000 euro. Tuttavia, fino alla pubblicazione del relativo decreto attuativo, questi strumenti finanziari devono ancora essere dichiarati e saranno esclusi in seguito dall’INPS durante il calcolo.
  • Certificazioni patrimoniali più semplici, grazie a Poste Italiane che invierà via email i dati relativi a saldi e giacenze medie necessari per la DSU. Questo servizio consente di ottenere in anticipo le informazioni fondamentali per una compilazione più rapida e precisa.

Questi cambiamenti sono progettati per rendere il sistema più equo, eliminando alcune voci considerate penalizzanti e facilitando l’accesso ai benefici.

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Esclusione dei titoli di Stato dal calcolo dell’ISEE: le novità dal 2025

Dal 2025 diventa operativa una modifica cruciale per il calcolo dell’ISEE: le famiglie italiane potranno escludere dal computo del valore patrimoniale i titoli di Stato, fino a un massimo di 50.000 euro. Questo cambiamento è stato introdotto dal nuovo Dpcm firmato dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che aggiorna il regolamento vigente per la determinazione dell’ISEE (DPCM 5 dicembre 2013, n. 159).

L’obiettivo principale è quello di fornire maggiore certezza del diritto sia ai contribuenti che agli enti preposti.

Oltre ai titoli di Stato, anche i prodotti di raccolta del risparmio garantiti dallo Stato, come i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale, saranno esclusi dal calcolo. Inoltre, per le famiglie con componenti disabili o non autosufficienti, il decreto introduce ulteriori esenzioni: i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari percepiti in ragione della disabilità non verranno considerati come reddito.

A queste famiglie verrà riconosciuta anche una maggiorazione del parametro della scala di equivalenza, pari a 0,5 per ciascun componente con disabilità media, grave o non autosufficiente.

Il decreto prevede una fase transitoria: le attestazioni ISEE già rilasciate resteranno valide fino alla loro naturale scadenza. Tuttavia, le famiglie potranno richiedere una nuova attestazione aggiornata in base alle nuove regole, una volta che il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

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Documenti necessari per l’ISEE 2025

Per compilare correttamente l’ISEE 2025, è fondamentale raccogliere in anticipo tutta la documentazione richiesta. Ecco un elenco dei principali documenti che devono essere presentati:

  • Documenti di identità: carta d’identità o passaporto di tutti i membri del nucleo familiare.
  • Certificazioni reddituali: Modello 730/2024, CU 2024 o altra documentazione relativa ai redditi percepiti nel 2023.
  • Certificazioni patrimoniali: saldo e giacenza media dei conti correnti e altri strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, fondi comuni, ecc.) al 31 dicembre 2023.
  • Contratti di locazione: nel caso di nuclei familiari in affitto, servono i dati relativi all’immobile e al contratto registrato.
  • Valori catastali di fabbricati e terreni: dati relativi agli immobili posseduti.
  • Documentazione sui veicoli: informazioni su auto, moto e altri veicoli di cilindrata superiore a 500 cc intestati ai membri del nucleo familiare.
  • Certificati di disabilità o invalidità, per i componenti con fragilità, che possono influenzare il calcolo dell’ISEE.

Organizzare questi documenti in anticipo evita ritardi e assicura una procedura di compilazione più fluida. Inoltre, grazie alla DSU precompilata disponibile sul portale INPS, molti dati saranno già inclusi, riducendo ulteriormente gli errori.