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Impianto fotovoltaico con accumulo: cosa c’è da sapere? Costi e detrazioni fiscali

Impianto fotovoltaico con accumulo: cosa c’è da sapere? Costi e detrazioni fiscaliImpianto fotovoltaico con accumulo: cosa c’è da sapere? Costi e detrazioni fiscali

Al giorno d’oggi gas, petrolio e carbone soddisfano l’80% circa della richiesta energetica del nostro pianeta. Anno dopo anno però si è preso coscienza, che queste queste immense risorse di combustibili fossili naturali non sono inesauribili e potrebbero terminare anche in tempi relativamente brevi.

Oltre questo, c’è da fare i conti con l’aspetto delle crescenti emissioni di CO2, che peggiorano le condizioni dell’atmosfera e incidono in modo negativo sul surriscaldamento globale. Avere consapevolezza di tutto ciò è stato da monito ed ha portato l’uomo a cercare strade alternative per limitare la dipendenza da detti combustibili, dirigendosi in modo sempre più convinto verso le fonti di energia rinnovabili.

Il vantaggio di queste fonti sta proprio nel nome rinnovabili, poiché non si esauriscono con il loro utilizzo e non intaccano le risorse a disposizione delle generazioni future. Inoltre, essendo presenti nella forza degli elementi naturali, sono utilizzabili ovunque, non necessitano di alcun trasporto e non emettono CO2 proteggendo l’ambiente dal tanto temuto effetto serra.

Tra le energie rinnovabili maggiormente prese in considerazione ed usate negli ultimi anni, c’è sicuramente il sole, attraverso l’installazione di pannelli solari si sfruttano i suoi raggi, creando un impianto fotovoltaico.

Questo impianto, sempre più richiesto da coloro che dispongono di un edificio predisposto per conformazione ad accoglierlo, consente un considerevole risparmio economico, convertendo una fonte di energia naturale e gratuita in energia elettrica.

Generalmente l’investimento iniziale per l’installazione dell’impianto viene completamente ammortizzato in breve tempo, grazie al risparmio mensile che si ottiene, oltretutto c’è anche l’opportunità di accedere a delle agevolazioni fiscali che permettono ogni anno di poter risparmiare il 50% sotto forma di detrazioni.

Se l’energia che si produce è in eccesso rispetto al proprio fabbisogno si può addirittura rivendere. Gli ultimi aspetti positivi sono l’aumento del valore immobiliare e la non emissione di CO2 che favorisce la salute ambientale.

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Impianto fotovoltaico con accumulo: Cos’è e come funziona

Tra i vari impianti fotovoltaici, uno dei più richiesti e installati attualmente, è quello con accumulo. Questo tipo di impianto è dotato di sistema di stoccaggio, attraverso apposite batterie che consentono di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso al fabbisogno, che altrimenti andrebbe dispersa o reinserita nel sistema elettrico nazionale.

Accumulare l’energia non consumata permette di averla a disposizione come risorsa ed adoperarla in un secondo momento (magari quando l’impianto non produce). Il sistema di accumulo permette alle batterie di ricaricarsi, se l’energia auto-prodotta supera quella necessaria all’utilizzo immediato, una volta raggiunta la carica massima delle batterie se si continua a produrre energia, questa andrà nella rete nazionale, sotto corrispettivo economico.

Con questo sistema di accumulo si riesce a raggiungere un risparmio medio in bolletta del 90% e si ha la possibilità di utilizzare l’energia anche nelle ore notturne, sfruttando le riserve accumulate in batteria. Occorre solo fare attenzione a progettare il tutto con precisione sulle dimensioni delle batterie, quest’ultime infatti per avere una vita lunga, hanno bisogno di caricarsi e scaricarsi completamente, se si utilizzano con accumulo parziale potrebbero bruciarsi.

L’impianto fotovoltaico con accumulo può anche essere realizzato senza allaccio alla rete elettrica nazionale, con un sistema di accumulo indipendente o avere la pompa di calore, producendo calore elettrico per riscaldare l’abitazione e limitare o eliminare anche il gas. Secondo le normative imposta dal GSE (Gestore Servizi Energetici) le configurazioni consentite per l’accumulo delle batterie possono essere: Monodirezionali o bidirezionali lato produzione, e bidirezionali post-produzione.

Per far in modo di avere un impianto efficiente ben dimensionato e che rispetti tutti i parametri legislativi, è raccomandato rivolgersi ad un’azienda di installazione esperta e certificata.

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Costi per un impianto fotovoltaico con accumulo

Apparentemente un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo ha un costo di gran lunga superiore al classico impianto con sistema di scambio, ma questo non vuol dire che sia meno vantaggioso, anzi grazie a tutti i benefici che produce i costi iniziali mediamente si ammortizzano in tempi molto più brevi di quello classico.

Inoltre quando si pone l’attenzione sui risparmi economici, bisogna considerare tutte le agevolazioni che lo Stato riserva a chi installa questi sistemi di accumulo, sotto forma di incentivi e detrazione fiscali.

Per stabilire il prezzo di un impianto fotovoltaico con accumulo, in primis va considerato il costo dei pannelli da installare che varia a seconda del tipo di materiale che li compone, altro costo da analizzare è quello delle batterie, sono disponibili in diverse versioni, quelle a litio sono le più care, il prezzo si aggira intorno ai 2000 euro, inoltre bisogna considerare anche il sistema integrativo di gestione che permette di modulare i carichi di corrente, infine bisogna considerare l’installazione e la posa in opera dell’impianto stesso.

Per stilare un preventivo a grosse linee, un impianto standard con sistema di accumulo con una capacità energetica di 6,2 KWh con tre batterie il costo si aggira tra i 2000 ai 2500 euro, mentre un impianto di 14 KWh con batterie a litio si parla anche di un prezzo di 6000/7000 euro.

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Agevolazioni statali per installazione impianto fotovoltaico (Ecobonus e Superbonus)

Per portare avanti in modo deciso questa politica in direzione delle energie rinnovabile, lo Stato italiano mette in campo delle ingenti risorse economiche, per incentivare l’installazione degli impianti fotovoltaici o per il rinnovo di quelli obsoleti e per l’efficientamento energetico in generale.

Nella Legge di Bilancio 2022 il governo ha stabilito che l’aliquota spettante agli impianti fotovoltaici è del 50%, sotto forma di detrazioni fiscali o si può ottenere direttamente in fattura mediante la cessione del credito alla società finanziaria. Se si sceglie la prima ipotesi l’ammontare della detrazione spettante viene scalata in dieci annualità.

Rientrano nelle spese rimborsabili con l’Ecobonus le seguenti opere:

  • Costo d’acquisto dei pannelli solari, delle batterie di accumulo e altri strumenti che compongono l’impianto.
  • Spese di posa in opera e d’installazione.
  • Spese di progettazione e prestazioni professionali inerenti.
  • Costi di perizie, sopralluoghi e relazione di conformità redatta secondo le normative.
  • Esborsi economici per il rilascio di eventuali concessioni, autorizzazioni o permessi.

L’Ecobonus è usufruibile sia dai proprietari dell’immobile che dagli inquilini e comunque dal soggetto che sostiene i costi dell’impianto, è bene chiarire, che tutte le modifiche e gli interventi apportati all’edificio per l’installazione degli impianti fotovoltaici, vanno comunicati all’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie).

Oltre all’Ecobonus, lo Stato italiano nel Decreto Rilancio del 19 maggio 2020 aggiornato il 29 aprile 2022, inerente l’efficientamento energetico, ha previsto un Superbonus del 110%.

Attivare questo Superbonus non è semplice, in linea generale si potrebbe dire che offre i vantaggi più evidenti ai proprietari di immobili molto vecchi e comunque non sempre è possibile scalare tutto l’ammontare del credito d’imposta, almeno che non si abbia un’ammontare di tasse da pagare molto alto.

Per usufruire di questo incentivo è necessario effettuare almeno un lavoro trainante:

  • Interventi di isolamento termico delle superfici opache, entro un limite di 60.000 euro per abitazione (cappotto dell’edificio).
  • Sostituzione degli impianti vecchi di riscaldamento con un sistema centralizzato, fornitura di acqua calda minimo con Classe A con eventuali impianti fotovoltaici a pompa o ibridi, spesa consentita fino a 30.000 euro.
  • Miglioramento minimo di due classi energetiche dell’edificio o quantomeno l’aggiornamento della classe energetica con attestazione APE.

Viste le seguenti opere da effettuare per abbinare la costruzione dell’impianto fotovoltaico ed usufruire del Superbonus (ammortizzabile i 5 anni) se non si possiede un immobile vecchio e non si ha un ammontare di tasse da pagare esoso, risulta più conveniente, per tanti aspetti, optare per l’Ecobonus.

Leggi anche: Superbonus 90%: La guida completa del 2023

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Benefici del sistema fotovoltaico e considerazioni generali

Come già scritto sopra, i benefici statali sono un valido ausilio sia per le aziende per l’installazione di impianti di grandi dimensioni, ma anche per i privati che desiderano fare un impianto di piccole dimensioni o semplicemente sostituire quello già esistente, sulla propria abitazione.

Leggi anche “Modello unico semplificato per impianti fotovoltaici fino a 200 kW“;

Negli ultimi anni anche i sistemi d’installazione sono sempre più all’avanguardia, è questo ha migliorato le performance degli impianti e ridotto i costi di costruzione, oltre a tutti i benefici statali ampiamente citati.

I vantaggi principali che potremmo riassumere sono tre:

  • Indipendenza energetica, sfruttando anche i sistemi di accumulo.
  • Risparmio economico, poiché si limita o annulla l’acquisto di energia dalla rete elettrica nazionale evitando anche di pagare tutti gli oneri ad essa collegata.
  • Possibilità di guadagno, qualora l’energia prodotta in eccesso venga ceduta sotto corrispettivo economico.

Al contrario, continuare ad essere legati all’energia elettrica tradizionale, ci sembra una scelta anacronistica e discutibile, soprattutto per chi ha la possibilità, grazie alle caratteristiche dell’immobile e della sua ubicazione, d’installare un impianto fotovoltaico e magari poter sfruttare anche il sistema di accumulo.

Ci sono diversi motivi per passare alle energie rinnovabili, quella più importante, e che non riguarda gli interessi di un singolo soggetto, ma la sopravvivenza dell’intero pianeta è l’esauribilità delle riserve fossili naturali, bisogna prenderne coscienza ed iniziare ad agire nella direzione opposta sia individualmente che come collettività.

Altro aspetto negativo e che riguarda sempre la comunità, è la crescente emissione di CO2 nell’atmosfera, con un’inquinamento ambientale che negli ultimi anni ha raggiunto livelli record, secondo uno studio condotto dall’ospedale Pediatrico Santobono di Napoli, i bambini che in età pediatrica soffrono di patologie legate alla respirazione, aumentano del 40% all’anno.

Dal punto di vista economico, l’utilizzo dell’energia tradizionale, comporta continui aumenti (causa adesso anche la guerra in Ucraina) e spesso anche disservizi legati a delle infrastrutture vecchie e mancanti di manutenzione periodica.

In conclusione, possiamo asserire con certezza che installare un impianto di fotovoltaico con sistema di accumulo, sia per le aziende che per i privati è una scelta che porta benefici:

  • Ambientali: il Sole è una fonte energetica pulita e rinnovabile.
  • Economici: Si produce energia da fonti gratuite (Sole), si ha la possibilità di ammortizzare i costi iniziali sfruttando i bonus statali e in più si può rivendere l’energia prodotta in eccesso.
  • Libertà: Si è indipendenti da eventuali malfunzionamenti della rete o aumenti delle costo delle bollette.


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TAGS: energia rinnovabile, fotovoltaico, impianto fotovoltaico, impianto solare, pannelli solari, rinnovabili

Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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