L’ecobonus 2025 si presenta con un’importante novità rispetto agli anni precedenti: un’aliquota unica per tutte le tipologie di lavori di efficientamento energetico, ma differenziata a seconda dell’immobile su cui verranno realizzati gli interventi.

Questa riforma, introdotta con la Legge di Bilancio 2025, proroga per altri tre anni l’agevolazione che altrimenti sarebbe scaduta il 31 dicembre 2024.

Ma come funzionerà esattamente questa nuova struttura? E come cambieranno le percentuali di detrazione nei prossimi anni?

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Aliquote Ecobonus 2025: come cambiano le percentuali di detrazione

La nuova impostazione dell’ecobonus 2025 introdotta dalla Legge di Bilancio prevede un sistema di detrazioni fiscali con aliquote uniche, che variano in base alla tipologia di immobile e si riducono progressivamente nei due anni successivi. L’obiettivo principale è semplificare il meccanismo di accesso all’incentivo, mantenendo comunque una differenziazione tra prime e seconde case, oltre che tra immobili residenziali e non residenziali.

Dettagli delle aliquote per il 2025:

  • Prima casa: La detrazione prevista sarà del 50% delle spese sostenute per interventi di efficientamento energetico. Questa percentuale si mantiene più elevata per favorire il miglioramento dell’efficienza energetica nelle abitazioni principali, spesso abitate dai proprietari stessi.
  • Abitazioni diverse dalla prima casa e immobili non residenziali: La detrazione scenderà al 36%. Questa percentuale inferiore riflette la minore priorità attribuita agli interventi su immobili non destinati a residenza principale.

Riduzione delle aliquote per il 2026 e 2027:

  • Prima casa: l’aliquota scenderà al 36%, segnando un graduale calo di incentivo rispetto al 2025.
  • Abitazioni diverse dalla prima casa e altri immobili: la detrazione sarà ulteriormente ridotta al 30%, confermando l’intento del legislatore di concentrare i benefici fiscali sulle prime case.

Perché una riduzione progressiva delle aliquote?

Questa scelta si inserisce in un quadro più ampio di razionalizzazione delle detrazioni fiscali, con l’intento di:

  • Evitare un eccessivo onere sul bilancio pubblico.
  • Incentivare interventi tempestivi: chi intende beneficiare delle percentuali più alte sarà spinto a completare i lavori entro il 2025.
  • Conformarsi agli obiettivi di efficienza energetica dell’UE: la riduzione graduale serve a stimolare interventi in linea con la Direttiva Case Green e il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).
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Limiti di reddito e detrazioni personalizzate per l’Ecobonus 2025

Un’importante novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 riguarda l’introduzione di un meccanismo di detrazioni personalizzate basate sul reddito del contribuente. Questa misura mira a rendere il beneficio fiscale più equo, limitando gli sgravi per i redditi più alti.

Come funzionano le detrazioni personalizzate?

Per i contribuenti con un reddito complessivo superiore a 75.000 euro annui, l’importo massimo delle spese detraibili sarà ridotto e modulato in base a due fattori principali:

  • Numero di figli a carico.
  • Presenza di figli con disabilità.

Questa nuova impostazione non modifica i tetti di spesa specifici previsti per ciascun intervento di efficientamento energetico, ma impone un ulteriore limite calcolato sulla base della capacità economica del nucleo familiare. L’intento è favorire i nuclei con maggiori esigenze sociali, riducendo invece i vantaggi per le fasce di reddito più elevate.

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Obiettivo della misura

  • Ridurre le agevolazioni per i redditi più alti, limitando i vantaggi fiscali per chi ha una maggiore capacità contributiva.
  • Concentrarsi sui nuclei familiari con maggiore bisogno, garantendo maggiore accesso a chi ha più carichi familiari.
  • Allinearsi ai principi di equità fiscale, bilanciando il supporto alle famiglie con la sostenibilità della spesa pubblica.

Questa nuova regola si affianca alla riduzione delle aliquote, creando un quadro normativo più restrittivo ma mirato a rendere gli incentivi fiscali più equamente distribuiti.

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Ecobonus 2025 e direttiva Case Green: interventi agevolabili e restrizioni

L’ecobonus 2025 non è solo uno strumento di incentivazione fiscale, ma si inserisce in un quadro normativo più ampio legato alla Direttiva Case Green dell’Unione Europea, che mira alla decarbonizzazione e all’efficienza energetica del patrimonio edilizio europeo.

Quali interventi saranno agevolabili con l’Ecobonus 2025?

Gli interventi che continueranno a beneficiare dell’ecobonus, a condizione che rispettino gli standard di efficienza energetica previsti, includono:

  • Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti a caldaia a condensazione, purché non alimentati esclusivamente da gas di origine fossile.
  • Pompe di calore ad alta efficienza.
  • Impianti geotermici a bassa entalpia.
  • Sistemi ibridi (pompa di calore integrata con caldaia a condensazione).
  • Micro-cogeneratori e generatori a biomassa.
  • Isolamento termico con cappotto.
  • Sostituzione di infissi e finestre.
  • Installazione di schermature solari.
  • Pannelli solari per la produzione di acqua calda.
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Tabella degli interventi incentivabili

Interventi Prima casa – Altri immobili
  • SERRAMENTI E INFISSI
  • SCHERMATURE SOLARI
  • CALDAIE A BIOMASSA
  • CALDAIE A CONDENSAZIONE CLASSE A
50% – 36%
  • RIQUALIFICAZIONE GLOBALE DELL’EDIFICIO
  • CALDAIE CONDENSAZIONE CLASSE A+ Sistema termoregolazione evoluto
  • GENERATORI DI ARIA CALDA A CONDENSAZIONE
  • POMPE DI CALORE
  • SCALDACQUA A PDC
  • COIBENTAZIONE INVOLUCRO
  • COLLETTORI SOLARI
  • GENERATORI IBRIDI
  • SISTEMI di BUILDING AUTOMATION
  • MICROCOGENERATORI
50% – 36%
INTERVENTI SU PARTI COMUNI DEI CONDOMINI
(coibentazione involucro con superficie interessata > 25% superficie disperdente)
50% – 36%
INTERVENTI SU PARTI COMUNI DEI CONDOMINI
(Coibentazione involucro con superficie interessata > 25% superficie disperdente + QUALITA’ MEDIA dell’involucro)
50% – 36%
INTERVENTI SU PARTI COMUNI DEI CONDOMINI
(Coibentazione involucro con superficie interessata > 25% superficie disperdente + riduzione 1 classe RISCHIO SISMICO)
50% – 36%
INTERVENTI SU PARTI COMUNI DEI CONDOMINI
(Coibentazione involucro con superficie interessata > 25% superficie disperdente + riduzione 2 o più classi RISCHIO SISMICO)
50% – 36%

Restrizioni e nuovi vincoli imposti dalla Direttiva

A partire dal 1° gennaio 2025, gli Stati membri UE, inclusa l’Italia, non potranno più incentivare l’installazione di caldaie autonome alimentate a combustibili fossili. Inoltre, entro il 2040, sarà imposto il ritiro dal mercato di tali impianti. Questo vincolo ha portato alla necessità di rivedere gli interventi incentivabili, privilegiando tecnologie più sostenibili e meno inquinanti.

Obiettivi della Direttiva Case Green:

  • Riduzione delle emissioni di CO₂ nel settore residenziale.
  • Incremento dell’efficienza energetica degli edifici.
  • Allineamento con i target climatici UE per il 2050.

Questa stretta normativa evidenzia l’importanza di pianificare interventi che rispettino i più moderni standard di efficienza energetica, evitando tecnologie non più conformi alle direttive europee.

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Documentazione necessaria

Per accedere alle detrazioni previste dall’Ecobonus 2025, è essenziale presentare una documentazione specifica che attesti la conformità degli interventi ai requisiti tecnici richiesti. La documentazione obbligatoria comprende:

  • Asseverazione di un tecnico abilitato o dichiarazione del direttore dei lavori: Questo documento certifica che l’intervento di efficientamento energetico realizzato rispetta i parametri tecnici stabiliti dalla normativa vigente.
  • Attestato di Prestazione Energetica (APE): Redatto al termine dei lavori, questo certificato indica il miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile. Tuttavia, l’APE non è richiesto nei seguenti casi:
    • Sostituzione di finestre con infissi in singole unità immobiliari.
    • Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda.
    • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione, a condizione che vi sia la messa a punto dell’intero sistema di distribuzione.
    • Acquisto e installazione di schermature solari.
    • Installazione di impianti di climatizzazione con generatori alimentati da biomasse, purché si tratti della sostituzione di impianti esistenti (comma 347 della Legge 296/2006).
    • Acquisto e installazione di dispositivi multimediali per il controllo remoto degli impianti.
  • Scheda informativa degli interventi eseguiti: Questo documento riporta in modo dettagliato le opere realizzate e le caratteristiche tecniche degli impianti o materiali installati.

Questa documentazione è essenziale non solo per ottenere la detrazione fiscale, ma anche per garantire la tracciabilità e la correttezza dell’intervento ai fini della normativa sull’efficienza energetica.

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Comunicazione all’ENEA per l’Ecobonus 2025: tempistiche e modalità

Per ottenere le detrazioni fiscali previste dall’Ecobonus 2025, è necessario comunicare all’ENEA (Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica) le informazioni relative agli interventi eseguiti. Tale comunicazione deve avvenire entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori attraverso modalità telematiche, utilizzando il portale ufficiale disponibile all’indirizzo https://detrazionifiscali.enea.it/.

Documentazione da trasmettere all’ENEA

I documenti richiesti includono:

  • Scheda informativa degli interventi realizzati: Riporta i dettagli delle opere effettuate e i materiali utilizzati.
  • Informazioni contenute nell’Attestato di Prestazione Energetica (APE): Documento che certifica il miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio dopo gli interventi.

Per gli interventi condominiali, l’asseverazione deve essere rilasciata da un professionista abilitato, come previsto dal DM 26/06/2015, che dovrà attestare il miglioramento della prestazione energetica dell’intero edificio.

Cosa accade in caso di mancata o tardiva comunicazione?

Secondo la nota n. 3797/2019 del Ministero dello Sviluppo Economico, la mancata o tardiva trasmissione delle informazioni all’ENEA non comporta la perdita del diritto alla detrazione fiscale. Sebbene l’invio della documentazione sia un obbligo formale, non è prevista alcuna sanzione specifica in caso di omissione o ritardo.

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Decorrenza dei termini di invio

La Risoluzione 244/E del 2007 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce che il termine di 90 giorni per la trasmissione della documentazione decorre dalla data del collaudo finale dei lavori. Tale collaudo può essere effettuato anche dalla ditta esecutrice, ad esempio tramite:

  • Dichiarazione di conformità ai sensi del DM 37/2008 per interventi sugli impianti.
  • Verbale di collaudo finale o altra documentazione equivalente.

Questa comunicazione all’ENEA è fondamentale per garantire la tracciabilità degli interventi e monitorare l’effettivo risparmio energetico ottenuto grazie agli incentivi fiscali.

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Aliquote decrescenti e obiettivi UE: una strategia sufficiente?

La decisione del Governo italiano di introdurre un’aliquota unica decrescente per l’ecobonus 2025, 2026 e 2027 si collega direttamente agli obiettivi imposti dall’Unione Europea in tema di transizione ecologica e riduzione delle emissioni. Tuttavia, la riduzione progressiva delle detrazioni fiscali solleva dubbi sull’efficacia nel raggiungimento di tali target.

L’UE ha stabilito traguardi ambiziosi con la Direttiva Case Green e il PNIEC 2024 (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima), imponendo agli Stati membri di ridurre drasticamente le emissioni di CO₂ e migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Tuttavia, la riduzione progressiva delle detrazioni (dal 50% al 30% in tre anni) potrebbe disincentivare gli interventi più complessi e costosi, come la riqualificazione energetica totale di un edificio.

Secondo dichiarazioni del viceministro dell’Ambiente Vannia Gava, è prevista una futura revisione degli incentivi con un sistema basato non solo sulle spese sostenute, ma anche sulle performance energetiche raggiunte dopo l’intervento. Tale approccio potrebbe essere integrato con strumenti di supporto finanziario, come finanziamenti a tasso agevolato, per favorire interventi più consistenti e mirati.