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Bonus Ristrutturazione 2025: la guida sulle aliquote i lavori ammessi

Il Bonus Ristrutturazione 2025 offre detrazioni per interventi edilizi su prime case e altre abitazioni, con aliquote decrescenti nel tempo, limiti di spesa differenziati e nuove regole per redditi elevati.

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Ultimo Aggiornamento:

Il bonus ristrutturazione 2025 rappresenta una delle agevolazioni fiscali più attese per chi desidera migliorare la propria abitazione, ma la nuova Legge di Bilancio 2025 ridisegna profondamente il panorama degli incentivi.

Con l’introduzione di aliquote decrescenti nel tempo e tetti di spesa differenziati tra prima casa e altre abitazioni, la normativa si propone di rendere più mirata e sostenibile l’applicazione del bonus.

Tra le novità più rilevanti, il bonus ristrutturazione 2025 prevede regole personalizzate per i contribuenti con redditi elevati, differenze significative tra abitazione principale e altre case, e modifiche ai limiti di detrazione a partire dal 2028. Questi cambiamenti sollevano interrogativi su come pianificare al meglio gli interventi edilizi e massimizzare i benefici fiscali.

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Le aliquote del Bonus Ristrutturazione 2025: come cambiano nel tempo

Il bonus ristrutturazione 2025 segna un punto di svolta nella gestione delle detrazioni fiscali per i lavori di recupero edilizio, introducendo un sistema di aliquote decrescenti nel corso degli anni. Questa evoluzione punta a bilanciare le esigenze di incentivazione con un controllo della spesa pubblica.

Per la prima casa, nel 2025 resteranno valide le condizioni attualmente in vigore: una detrazione del 50% sulle spese sostenute, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Tuttavia, dal 2026 al 2027, questa percentuale verrà ridotta al 36%, mantenendo invariato il tetto massimo di spesa.

Questo passaggio graduale rappresenta un incentivo a pianificare gli interventi più importanti entro il 2025, per massimizzare il beneficio fiscale.

Per quanto riguarda le abitazioni non adibite a prima casa, il decalage sarà più rapido. Già dal 2025 l’aliquota scenderà al 36%, mentre nel biennio successivo (2026-2027) sarà ridotta al 30%.

Anche in questo caso, il tetto di spesa resterà fissato a 96.000 euro, offrendo comunque un’opportunità significativa di recupero parziale dei costi sostenuti.

A partire dal 2028, per tutti gli interventi, sia su prima casa che su altre abitazioni, l’aliquota verrà ulteriormente ridimensionata e stabilizzata al 30%. In questo periodo, il tetto di spesa massimo sarà ridotto a 48.000 euro, dimezzando le possibilità di detrazione rispetto agli anni precedenti.

Questa scelta normativa, già prevista da una legge approvata nel 2024, riflette la volontà di rendere gli incentivi più contenuti e mirati, pur continuando a sostenere i progetti di recupero edilizio.

Questa struttura a più livelli non solo invita i contribuenti a pianificare attentamente i propri lavori di ristrutturazione, ma pone anche una sfida per chi deve distribuire gli investimenti in un arco temporale più lungo. È importante, quindi, valutare attentamente il momento giusto per intervenire e sfruttare al massimo i vantaggi offerti dal bonus ristrutturazione 2025.

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Limiti di spesa e regole per i redditi elevati

Una delle novità più significative introdotte con il bonus ristrutturazione 2025 riguarda l’introduzione di limiti personalizzati per i contribuenti con redditi complessivi superiori a 75.000 euro. Questa misura, voluta per garantire un’equa distribuzione delle agevolazioni, prevede che l’importo massimo delle spese detraibili sia calcolato tenendo conto di alcuni fattori familiari, come il numero di figli a carico e la presenza di figli con disabilità.

Questa regola si applica nel rispetto dei tetti di spesa già stabiliti per ciascun intervento (96.000 euro fino al 2027, 48.000 euro dal 2028), ma introduce un elemento di progressività. Per esempio, un contribuente con reddito elevato e più figli potrebbe accedere a detrazioni più consistenti rispetto a un contribuente con reddito analogo ma senza figli.

Questo approccio punta a ridurre le disuguaglianze e a incentivare il miglioramento delle condizioni abitative per le famiglie più numerose o vulnerabili.

Inoltre, la personalizzazione delle detrazioni si affianca al sistema già in vigore, che stabilisce quali spese siano ammissibili, favorendo interventi strutturali e di miglioramento energetico rispetto a lavori di carattere puramente estetico.

I contribuenti con redditi più alti sono quindi invitati a pianificare attentamente i loro investimenti, tenendo conto di queste nuove variabili.

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Chi può richiedere il Bonus Ristrutturazione?

Il bonus ristrutturazione 2025 è accessibile a una vasta platea di contribuenti, residenti e non residenti in Italia, che sostengono le spese per interventi edilizi agevolati. La misura non si limita ai proprietari degli immobili, ma include anche altri soggetti che vantano diritti reali o personali sugli edifici e che partecipano alle spese. Tra i beneficiari rientrano:

  • Proprietari o nudi proprietari.
  • Titolari di diritti di godimento come usufrutto, uso, abitazione o superficie.
  • Locatari o comodatari, purché abbiano sostenuto le spese dei lavori.
  • Soci di cooperative, sia divise che indivise.
  • Imprenditori individuali, a condizione che gli immobili non siano classificati come beni strumentali o merci.
  • Soggetti associati secondo l’articolo 5 del TUIR, quali società semplici, società in nome collettivo, in accomandita semplice, imprese familiari e soggetti equiparati.

Anche altre categorie possono accedere al bonus, purché sostengano le spese e risultino beneficiarie delle fatture e dei bonifici. Tra queste:

  • Familiari conviventi del proprietario o del detentore dell’immobile, come coniugi, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo.
  • Coniuge separato assegnatario dell’immobile, anche se intestato all’altro coniuge.
  • Componenti dell’unione civile, equiparati ai coniugi dalla legge 76/2016.
  • Convivente more uxorio, purché abbia sostenuto le spese dal 1° gennaio 2016, anche senza essere proprietario o titolare di contratto di comodato.

La detrazione è valida anche se le autorizzazioni comunali per i lavori sono intestate al proprietario dell’immobile, purché siano soddisfatti tutti gli altri requisiti. Inoltre, nel caso di comproprietà, se una sola persona è intestataria della fattura e del bonifico, ma entrambe sostengono le spese, l’altra può beneficiare della detrazione a condizione che venga indicata la quota di spesa effettivamente sostenuta.

Leggi anche: Immobili in comodato gratuito: esclusione dal Bonus ristrutturazione, ecco perché

Acquirenti in caso di contratto preliminare

Gli acquirenti di immobili in possesso di un contratto preliminare di vendita (compromesso) possono richiedere il bonus se:

  • Sono stati immessi nel possesso dell’immobile.
  • Sostengono le spese per i lavori.
  • Il compromesso è registrato prima della presentazione della dichiarazione dei redditi.

Leggi anche: Preliminare di compravendita: possibile cancellazione d’urgenza

Lavori eseguiti in proprio

Coloro che eseguono direttamente i lavori sull’immobile possono detrarre le spese relative all’acquisto dei materiali utilizzati, ma non per la manodopera.

Imprese e cooperative edilizie

Anche le imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e le cooperative edilizie hanno diritto al bonus per interventi di restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia su interi fabbricati, a condizione che gli immobili vengano venduti o assegnati entro 18 mesi dal termine dei lavori.

Questa flessibilità rende il bonus ristrutturazione uno strumento accessibile a un ampio ventaglio di contribuenti, incentivando il miglioramento del patrimonio edilizio in molteplici contesti.

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Documentazione da conservare

Per accedere al Bonus Ristrutturazione 2025, è essenziale rispettare precise modalità di pagamento e conservare accuratamente la documentazione necessaria. Questi accorgimenti sono indispensabili per beneficiare delle detrazioni fiscali e per dimostrare la regolarità dei lavori in caso di controlli.

Modalità di Pagamento

I pagamenti devono essere effettuati tramite bonifici bancari o postali parlanti, che includano:

  • La causale del versamento, specificando il riferimento normativo per le detrazioni.
  • Il codice fiscale di chi beneficia della detrazione.
  • Il codice fiscale o Partita IVA del soggetto che riceve il pagamento.

Durante la dichiarazione dei redditi, sarà necessario fornire i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono eseguiti da un detentore dell’immobile (es. locatario o comodatario), gli estremi dell’atto registrato che legittima il possesso.

Documentazione da Conservare

Per garantire la validità della detrazione, è fondamentale conservare i seguenti documenti:

  • Abilitazioni amministrative richieste per i lavori eseguiti (permessi edilizi, SCIA, ecc.).
  • Dichiarazioni sostitutive di atto notorio, in cui si descrivono la tipologia e i dettagli dei lavori effettuati.
  • Domande di accatastamento per gli immobili non ancora censiti.
  • Ricevute di pagamento dell’IMU, se l’imposta è dovuta per l’immobile interessato.
  • Delibere di approvazione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese, per interventi su parti comuni di edifici residenziali.
  • Dichiarazioni di consenso del possessore dell’immobile, se diverso dal familiare convivente, che autorizzino l’esecuzione dei lavori.
  • Comunicazioni preventive all’ASL, obbligatorie per alcune tipologie di interventi, con indicazione della data di inizio lavori.
  • Fatture e ricevute fiscali, comprovanti le spese sostenute per i lavori.
  • Ricevute dei bonifici, attestanti i pagamenti effettuati secondo le modalità previste.

Conservare questa documentazione è essenziale non solo per ottenere il Bonus Ristrutturazione 2025, ma anche per tutelarsi in caso di richieste di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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Quali interventi sono ammessi dal Bonus Ristrutturazione

Il bonus ristrutturazione 2025 si applica a una vasta gamma di interventi edilizi, definiti dalle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del D.P.R. 380/2001. Questi lavori possono essere suddivisi in quattro principali categorie: manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e manutenzione ordinaria (limitata alle parti comuni).

Inoltre, sono previsti incentivi per lavori specifici volti alla sicurezza e alla sostenibilità. Ecco un’analisi dettagliata:

Manutenzione straordinaria

Gli interventi di manutenzione straordinaria riguardano lavori che innovano o migliorano la funzionalità di un edificio senza alterarne la volumetria complessiva o la destinazione d’uso. Tra questi:

  • Rinnovo e sostituzione di parti strutturali dell’edificio, come scale, rampe o recinzioni.
  • Realizzazione e integrazione di servizi igienico-sanitari e tecnologici, come nuovi bagni o impianti.
  • Installazione di ascensori o scale di sicurezza, per migliorare accessibilità e sicurezza.
  • Sostituzione di infissi esterni e persiane, con modifiche nel materiale o nella tipologia.
  • Interventi per il risparmio energetico, tra cui isolamento termico, pannelli solari o finestre a bassa dispersione.
  • Costruzione di scale interne e rifacimento di recinzioni.

Leggi anche: Manutenzione straordinaria in condominio: la necessità del fondo speciale

Restauro e risanamento conservativo

Questi lavori sono mirati alla conservazione e al recupero di edifici, rispettandone il valore storico e architettonico. Tra gli interventi ammessi:

  • Eliminazione di situazioni di degrado, come infiltrazioni o danni strutturali.
  • Adeguamento delle altezze dei solai, nel rispetto delle volumetrie esistenti.
  • Apertura di nuove finestre, per migliorare la ventilazione e la luminosità.

Leggi anche: Restauro e risanamento abitazioni: cosa comprende, incentivi

Ristrutturazione edilizia

La ristrutturazione edilizia comprende lavori più invasivi, spesso finalizzati a modificare la struttura dell’edificio o la sua destinazione d’uso. Esempi di interventi detraibili includono:

  • Demolizione e ricostruzione dell’edificio, anche con modifiche significative.
  • Realizzazione di mansarde, balconi o verande, per ampliare la superficie abitabile.
  • Modifiche alla facciata, per esigenze estetiche o funzionali.
  • Apertura di nuove porte o finestre e trasformazioni interne significative.
  • Costruzione di nuovi servizi igienici, in ampliamento delle superfici esistenti.

Manutenzione ordinaria (parti comuni)

Gli interventi di manutenzione ordinaria sono agevolabili solo se riguardano le parti comuni degli edifici, come nei condomini. Tra le opere ammesse:

  • Riparazione e rinnovo delle finiture, inclusa la sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti.
  • Tinteggiatura di pareti, soffitti e porte comuni.
  • Impermeabilizzazione di tetti e terrazze, per garantire maggiore protezione.
  • Manutenzione degli impianti tecnologici comuni, come ascensori e sistemi idrici.

Interventi speciali

Oltre alle categorie principali, il bonus ristrutturazione 2025 copre interventi specifici volti alla sicurezza e all’eliminazione di barriere architettoniche. Tra questi:

  • Bonifica dall’amianto, fondamentale per la salubrità degli ambienti.
  • Interventi antisismici, per la sicurezza statica degli edifici.
  • Misure per la prevenzione di infortuni domestici, come adeguamenti degli impianti.
  • Installazione di strumenti per favorire la mobilità di persone con disabilità, come montacarichi o dispositivi robotici.
  • Realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, anche in proprietà comune.

Spese accessorie detraibili

Oltre ai lavori veri e propri, è possibile includere nella detrazione spese accessorie indispensabili per la realizzazione degli interventi, come:

  • Progettazione e consulenze professionali.
  • Perizie e sopralluoghi.
  • Acquisto dei materiali.
  • Oneri di urbanizzazione e diritti di concessione.
  • Spese per la conformità normativa, come adeguamenti degli impianti elettrici e a metano.

Questa combinazione di interventi e spese accessorie rende il bonus ristrutturazione 2025 uno strumento fondamentale per chi intende migliorare la qualità abitativa e il valore degli immobili, nel rispetto delle norme vigenti e dei limiti fiscali stabiliti.

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Gli interventi ammessi su edifici condominiali

Ecco una sintesi degli interventi consentiti sulle parti comuni degli edifici, elaborata sulla base delle indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate.

Interventi Modalità
Aerosabbiatura Su facciata
Allargamento porte interne Con demolizioni di modesta entità
Allarme (impianto) Riparazione senza innovazioni

Riparazione con sostituzione di alcuni elementi

Androne Rifacimento conservando caratteristiche uguali a quelle preesistenti
Antenna Antenna comune in sostituzione delle antenne private
Balconi Riparazioni parti murarie (frontalini, cielo), sostituzione di parapetti e ringhiere conservando caratteristiche (materiali, sagome e colori) uguali
Box Riparazioni varie e sostituzione di parti anche strutturali conservando dimensioni uguali a quelle preesistenti
Caldaia Riparazione senza innovazioni

Riparazione con sostituzione di alcuni elementi

Caloriferi e condizionatori Sostituzione con altri anche di diverso tipo e riparazione o installazione di singoli elementi
Cancelli esterni Riparazione o sostituzione cancelli o portoni, conservando caratteristiche (sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti
Canna fumaria Riparazione o rifacimento, interno ed esterno conservando caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti
Cantine Riparazione conservando caratteristiche (materiali e colori) uguali a quelle preesistenti
Centrale idrica Riparazioni varie interne ed esterne, conservando caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti
Centrale termica Riparazioni varie interne ed esterne, conservando caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti
Cornicioni Rifacimento o sostituzione conservando i caratteri essenziali preesistenti (materiali, dimensioni)
Davanzali finestre e balconi Riparazione o sostituzione conservando i caratteri essenziali preesistenti
Facciata Piccola apertura per sfiatatoio gas, rifacimento, anche completo, con materiali e colori uguali a quelli preesistenti
Finestra Sostituzione senza modifica della tipologia di infissi
Fognatura Riparazione o sostituzione della canalizzazione fognaria, fino al limite della proprietà del fabbricato
Garage Riparazioni varie e sostituzione di parti anche strutturali conservando dimensioni uguali a quelle preesistenti
Gradini scale Sostituzione con gradini uguali a quelli preesistenti, interni e esterni
Grondaie Riparazione o sostituzione senza modifiche della situazione preesistente
Impianto di riscaldamento Riparazione dell’impianto senza innovazioni, riparazione con ammodernamenti e/o innovazioni
Impianto elettrico Sostituzione dell’impianto o integrazione per messa a norma
Impianto idraulico Riparazione senza innovazioni o sostituzioni
Inferriata fissa Sostituzione di quelle preesistenti senza modificare la sagoma e/o i colori
Infissi esterni Riparazione o sostituzione, conservando la sagoma, i materiali e i colori uguali a quelli preesistenti
Infissi interni Sostituzione con altri infissi conservando le caratteristiche preesistenti
Interruttore differenziale Riparazione senza innovazioni o riparazione con sostituzione di alcuni elementi
Intonaci esterni facciata Intonaci e tinteggiatura esterna conservando materiali e colori uguali a quelli preesistenti
Intonaci interni Intonaci e tinteggiatura interna senza limitazioni di materiale e colori
Lastrico solare Rifacimento conservando materiali uguali a quelli preesistenti
Locale caldaia Riparazioni murarie varie conservando le suddivisioni interne preesistenti
Lucernari Sostituzione con altri aventi gli stessi caratteri (sagoma e colori) di quelli preesistenti
Marciapiede su suolo privato Rifacimento come preesistente
Montacarichi (interni ed esterni) Riparazione conservando caratteristiche uguali a quelle preesistenti
Muri di cinta Riparazione conservando caratteristiche uguali a quelle preesistenti
Muri esterni di contenimento Riparazione o rifacimento con materiali e sagoma uguali a quelli preesistenti
Muri interni Riparazione o rifacimento conservando la stessa posizione, anche con materiali diversi
Parapetti e balconi Riparazione o rinforzo della struttura conservando caratteri uguali a quelli preesistenti
Parcheggi Riparazioni varie e sostituzione di parti anche strutturali conservando dimensioni uguali a quelle preesistenti
Parete esterna Rifacimento, anche completo, con materiali e colori uguali a quelli preesistenti
Parete interna Riparazione o rifacimento conservando la stessa posizione, anche con materiali diversi
Pavimentazione esterna Rifacimento con dimensioni e materiali uguali a quelli preesistenti
Pavimentazione interna Riparazioni senza innovazioni
Pensilina protezione autovetture Rifacimento conservando sagoma e colori preesistenti
Persiana Sostituzione conservando le caratteristiche preesistenti (sagoma e colori)
Pianerottolo Riparazione struttura conservando dimensioni e materiali uguali a quelli preesistenti (interno ed esterno)
Piscina Riparazione e rinforzo di strutture, conservando le caratteristiche (materiali, sagoma e colori) preesistenti
Porta blindata esterna Sostituzione conservando sagome e colori preesistenti
Porta-finestra Sostituzione con altra avente gli stessi caratteri essenziali
Porte esterne Sostituzione conservando sagome e colori preesistenti
Porte interne Riparazione, conservando materiali, colori, dimensioni
Recinzioni Riparazione e sostituzione conservando caratteristiche (sagoma, materiali e colori) preesistenti
Sanitari Riparazione apparecchi sanitari e opere edilizie varie (tubazioni, piastrelle, ecc.)
Saracinesca Sostituzione con altra, purché vengano conservati dimensioni e colori uguali a quelli preesistenti
Scala esterna Riparazione conservando pendenza, posizione, sagoma, colori e materiali uguali ai preesistenti
Scala interna Riparazione e sostituzione conservando pendenza sagoma e posizioni preesistenti
Serramenti esterni Sostituzione con altri aventi le stesse caratteristiche
Serramenti interni Riparazioni, conservando materiali caratteristiche e colori preesistenti
Solaio Sostituzione dei solai di copertura con materiali uguali a quelli preesistenti
Tegole Sostituzione con altre uguali a quelle preesistenti
Terrazzi Riparazione delle pavimentazioni, rifacimento o sostituzione conservando le caratteristiche preesistenti (dimensioni e piano)
Tetto Riparazione con sostituzione di parte della struttura e dei materiali di copertura, conservando le caratteristiche preesistenti
Tinteggiatura esterna Rifacimento conservando materiali e colori preesistenti
Tinteggiatura interna Rifacimento senza limitazioni per materiali e colori
Tramezzi Sostituzione tramezzi interni, senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare
Travi (tetto) Sostituzione con altre aventi materiali, dimensioni e posizione uguali a quelle preesistenti
Veranda Rifacimento parziale conservando i caratteri essenziali
Zoccolo esterno facciata Rifacimento conservando i caratteri essenziali
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Gli interventi ammessi su singole unità abitative

Ecco un riepilogo degli interventi autorizzati per le singole unità abitative, secondo le linee guida dell’Agenzia delle Entrate.

Interventi Modalità
Accorpamenti di locali o di altre unità immobiliari Spostamento di alcuni locali da una unità immobiliare ad altra o anche unione di due unità immobiliari con opere esterne
Allargamento porte Con demolizioni di modesta entità, realizzazione di chiusure o aperture interne che non modifichino lo schema distributivo delle unità immobiliari e dell’edificio
Allargamento porte e finestre esterne Con demolizioni di modeste proporzioni di muratura
Allarme finestre esterne Installazione, sostituzione dell’impianto o riparazione con innovazioni
Ampliamento con formazione di volumi tecnici Demolizione e/o costruzione (scale, vano ascensore, locale caldaia, ecc.) con opere interne ed esterne
Apertura interna Apertura vano porta per unire due unità immobiliari o altri locali con opere interne o apertura sul pianerottolo interno
Ascensore Nuova installazione o sostituzione di quello preesistente (esterno o interno) con altro avente caratteri essenziali diversi, oppure per adeguamento alla legge n. 13/89
Balconi Rifacimento con altro avente caratteri diversi (materiali, finiture e colori) da quelli preesistenti e nuova costruzione
Barriere architettoniche Eliminazione
Box auto Nuova costruzione (detraibile, purché reso pertinenziale di una unità immobiliare)
Cablatura degli edifici Opere finalizzate alla cablatura degli edifici, a condizione che interconnettano tutte le unità immobiliari residenziali
Caldaia Sostituzione o riparazione con innovazioni
Caloriferi e condizionatori Sostituzione con altri anche di diverso tipo e riparazione o installazione di singoli elementi (detraibile nelle singole unità immobiliari se si tratta di opere finalizzate al risparmio energetico)

Installazione di macchinari esterni

Cancelli esterni Nuova realizzazione o sostituzione con altri aventi caratteristiche diverse (materiali, dimensioni e colori) da quelle preesistenti
Canna fumaria Nuova costruzione interna o esterna o rifacimento modificando i caratteri preesistenti
Cantine Effettuazione di suddivisioni interne con demolizioni e ricostruzioni tavolati

Opere esterne con modifiche delle caratteristiche delle pareti, porte e finestre

Centrale idrica Riparazioni varie con modifiche distributive interne o esterne

Nuova costruzione (volume tecnico) nell’ambito di un’operazione di manutenzione straordinaria, di un restauro o di una ristrutturazione

Centrale termica Riparazioni varie interne ed esterne, conservando le caratteristiche (materiali, sagoma e colori) uguali a quelle preesistenti (opere murarie)

Con modifiche distributive interne

Con modifiche esterne (sagoma, materiali e colori nuova costruzione volume tecnico) nell’ambito di un’operazione di manutenzione straordinaria, di un restauro o di una ristrutturazione

Citofoni, videocitofoni e telecamere Sostituzione o nuova installazione con le opere murarie occorrenti
Contenimento dell’inquinamento acustico Opere finalizzate al contenimento realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette

(detraibile, purché sia certificato il raggiungimento degli standard di legge)

Cornicioni Nuova formazione o rifacimento con caratteristiche diverse da quelle preesistenti
Davanzali finestre e balconi Nuova realizzazione o sostituzione di quelli preesistenti con altri aventi caratteristiche diverse (materiali, finiture e colori)
Facciata Rifacimento, anche parziale, modificando materiali e/o colori (o anche solo i colori)
Finestra Nuova apertura o modifica di quelle preesistenti

Sostituzione con finestre di sagoma, materiale e colori diversi

Fognatura Nuova costruzione o rifacimento con dimensioni e/o percorso diversi da quello preesistente, con opere interne o esterne (dal limite della proprietà fino alla fognatura pubblica)
Garage Riparazioni varie e sostituzioni di parti con caratteristiche diverse da quelle preesistenti

Nuova costruzione

(detraibile, se reso pertinenziale ad una unità immobiliare)

Gradini scale Sostituzione gradini interni e esterni, modificando la forma, le dimensioni oi materiali preesistenti
Grondaie Nuova installazione o sostituzione con modifiche della situazione preesistente
Impianto di riscaldamento autonomo interno Nuovo impianto, senza opere edilizie

Nuovo impianto con opere edilizie esterne (canna fumaria e/o altre opere interne o esterne) per riscaldamento o ventilazione

Riparazioni con ammodernamenti e/o innovazioni

Impianto elettrico Sostituzione dell’impianto o integrazione per messa a norma
Impianto idraulico Sostituzione o riparazione con innovazioni rispetto al preesistente
Inferriata fissa Sostituzione con innovazioni rispetto alla situazione preesistente

Nuova installazione con o senza opere esterne

Infissi esterni Nuova installazione o sostituzione con altri aventi sagoma, materiali o colori diversi (solo se riguarda l’intera facciata)
Interruttore differenziale Sostituzione o riparazione con innovazioni
Intonaci esterni facciata Intonaci e tinteggiatura esterna con modifiche a materiali e/o colori
Lastrico solare Rifacimento con materiali diversi rispetto a quelli preesistenti
Locale caldaia Riparazioni murarie varie con modifiche rispetto alla situazione preesistente
Nuova formazione (volume tecnico) o esecuzione di interventi esterni che modificano materiali-finiture-colori
Lucernari Nuova formazione o sostituzione con altri aventi caratteri (sagoma e colori) diversi da quelli preesistenti
Mansarda Modifiche interne ed esterne con opere edilizie, senza modificarne la destinazione d’uso
Marciapiede Nuova realizzazione su suolo privato
Messa a norma degli edifici Interventi di messa a norma degli edifici (detraibile, purché compresa nelle categorie di cui all’art. 1, legge n. 449/97 e siano presentate le certificazioni di legge)
Montacarichi Nuova installazione e sostituzione di quello preesistente con altro avente caratteristiche (materiali e colori) diverse da quelle preesistenti
Muri di cinta Realizzazione e sostituzione con modificazioni rispetto alla situazione preesistente
Muri esterni di contenimento Nuova costruzione, demolizione e ricostruzione in altra parte esterna o nello stesso luogo, ma modificando dimensioni, sagoma, materiali e colori
Muri interni Nuova costruzione o demolizione e ricostruzione in altra parte interna
Parapetti e balconi Rifacimento o sostituzione con altri aventi caratteri diversi da quelli preesistenti
Parete esterna Rifacimento anche parziale modificando materiali e colori (o anche solo i colori)
Parete interna Nuova costruzione, demolizione e ricostruzione in altra parte interna
Pavimentazione esterna Nuova pavimentazione o sostituzione della preesistente modificando la superficie e i materiali
Pensilina protezione autovetture Sostituzione di quella preesistente con altra avente caratteristiche (materiali e colori) diverse da quelle preesistenti
Persiana Nuova installazione o sostituzione con altra avente sagoma, materiale e colori diversi
Pianerottolo Riparazione struttura con dimensioni e materiali diversi da quelli preesistenti
Piscina Rifacimento modificando caratteri preesistenti
Porta blindata esterna Nuova installazione o sostituzione con altre aventi sagoma o colori diversi
Porta blindata interna Nuova installazione
Porta-finestra Nuova installazione o sostituzione con altra avente sagoma e colori diversi

Trasformazione da finestra a porta finestra

Porte esterne Nuova installazione o sostituzione con altre aventi sagome o colori diversi e viceversa
Recinzioni Realizzazione di nuova recinzione o sostituzione di quella preesistente con altra avente caratteristiche diverse
Ricostruzione Demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente
Risparmio energetico Opere finalizzate al risparmio energetico, realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette
(detraibile, purché sia certificato il raggiungimento degli standard di legge)
Sanitari Sostituzione di impianti (la sostituzione degli apparecchi sanitari è detraibile solo se integrata o correlata a interventi maggiori per i quali spetta l’agevolazione) – Realizzazione di servizio igienico interno
Saracinesca Nuova installazione di qualsiasi tipo o sostituzione di quella preesistente con innovazioni
Scala esterna Nuova installazione, rifacimento e sostituzione con altra di caratteri (pendenza, posizione, dimensioni materiali e colori) diversi dai preesistenti
Scala interna Nuova installazione, rifacimento e sostituzione con altra, modificando pendenza e posizione rispetto a quella preesistente
Serramenti esterni Nuova installazione o sostituzione con altri aventi finiture e colori diversi dai precedenti
Sicurezza statica Opere finalizzate alla sicurezza statica ed antisismica
Solaio Sostituzione dei solai di copertura con materiali diversi dai preesistenti

Sostituzione di solai interpiano senza modifica delle quote

Adeguamento dell’altezza dei solai

Soppalco Innovazioni rispetto alla struttura preesistente o nuova costruzione
Sottotetto Riparazione modificando la posizione preesistente; sostituzione apparecchi sanitari, innovazioni con caratteristiche diverse da quelle preesistenti

Modifiche interne ed esterne con varie opere edilizie senza modificarne la destinazione d’uso

Formazione di una unità immobiliare abitabile nel sottotetto mediante l’esecuzione di opere edilizie varie

(detraibile, purché già compreso nel volume)

Strada asfaltata privata Per accesso alla proprietà
Tegole Sostituzione con altre di materiale e/o forma diverse da quelle preesistenti
Terrazzi Rifacimento completo con caratteristiche diverse da quelle preesistenti (dimensioni o piano)
Tetto Sostituzione dell’intera copertura
Modifica della pendenza delle falde con o senza aumento di volume
Tinteggiatura esterna Rifacimento modificando materiali e/o colori
Travi (tetto) Sostituzioni con modifiche

Sostituzione totale per formazione nuovo tetto

Veranda Innovazioni rispetto alla situazione precedente

Nuova costruzione con demolizione del muro che dà sul balcone creando aumento di superficie lorda di pavimento

Trasformazione di balcone in veranda

Vespaio Rifacimento
Zoccolo esterno facciata Sostituzione con altro avente caratteri essenziali diversi
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Risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabile: i lavori ammessi

La tabella seguente, basata sui dati forniti da ENEA, riassume gli interventi di risparmio energetico e l’utilizzo di fonti rinnovabili che possono beneficiare delle detrazioni fiscali al 50% previste per le ristrutturazioni edilizie.

Tipo di intervento
Strutture edilizie
  • riduzione della trasmittanza delle pareti verticali che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno;
  • riduzione delle trasmittanze delle strutture opache orizzontali e inclinate (coperture) che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi;
  • riduzione della trasmittanza termica dei pavimenti che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno;
Infissi
  • riduzione della trasmittanza dei serramenti comprensivi di infissi che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi
Impianti tecnologici
  • installazione di collettori solari (solare termico) per la produzione di acqua calda sanitaria e/o il riscaldamento degli ambienti;
  • sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per il riscaldamento degli ambienti (con o senza produzione di acqua calda sanitaria) o per la sola produzione di acqua calda per una pluralità di utenze ed eventuale adeguamento dell’impianto;
  • sostituzione di generatori con generatori di calore ad aria a condensazione ed eventuale adeguamento dell’impianto;
  • pompe di calore per climatizzazione degli ambienti ed eventuale adeguamento dell’impianto;
  • sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) ed eventuale adeguamento dell’impianto;
  • microcogeneratori (Pe<50kWe);
  • scaldacqua a pompa di calore;
  • generatori di calore a biomassa;
  • installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati per una pluralità di utenze;
  • installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo (limitatamente ai sistemi di accumulo i dati vanno trasmessi per gli interventi con data di fine lavori a partire dal 01/01/2019);
  • teleriscaldamento;
  • installazione di sistemi di termoregolazione e building automation.
Elettrodomestici (acquisto collegato ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio)
  • forni
  • frigoriferi
  • lavastoviglie
  • piani cottura elettrici
  • lavasciuga
  • lavatrici
  • asciugatrici


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Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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