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Bonus barriere architettoniche: la guida per il 2024, cosa cambia?

Bonus barriere architettoniche: la guida per il 2024, cosa cambia?Bonus barriere architettoniche: la guida per il 2024, cosa cambia?
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Tra i tanti bonus per le ristrutturazioni erogati negli ultimi anni dal governo italiano, c’è anche il bonus barriere architettoniche, che seppur parte integrante della legge di bilancio 2022, è stato prorogato per gli anni 2024 e 2025.

Nello specifico consente di detrarre dall’IRES e dall’IRPEF il 75% nelle abitazioni che necessitano di tale intervento.

Vediamo nei dettagli come viene erogato il suddetto bonus e quali sono le normative in merito a questa tipologia di lavoro edile.

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Barriere architettoniche: cosa sono e perché è importante abbatterle?

Con l’aumento dell’urbanizzazione, è fondamentale che l’architettura delle città si adatti per soddisfare le esigenze dei suoi abitanti, migliorando non solo la quantità, ma anche la qualità dei servizi offerti.

L’ONU ha sottolineato il grave problema dell’accessibilità limitata, non solo nelle strade, ma anche negli ambienti abitativi. Questo riconoscimento evidenzia l’urgenza di eliminare le barriere architettoniche, che ostacolano l’autonomia delle persone con difficoltà di deambulazione nell’accedere, muoversi o raggiungere determinati luoghi.

Nonostante l’esistenza di leggi volte a prevenire l’insorgenza di tali ostacoli negli edifici pubblici e privati, la loro piena applicazione non è ancora una pratica diffusa.

In risposta a ciò, il Governo italiano ha introdotto e successivamente esteso fino al 2025 il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Questo incentivo consente l’installazione di ascensori per disabili e altri dispositivi nelle unità immobiliari, offrendo soluzioni pratiche e funzionali a chi ne ha bisogno.

Laddove sono presenti ostacoli di natura architettonica, oggi è dunque possibile costruire impianti su misura per le esigenze delle persone.

Spesso però capita che un’abitazione o una struttura magari datata, non abbia la predisposizione per ospitare al suo interno un ascensore oppure un montascale.Questo impedimento tuttavia non esiste più, poiché il bonus barriere architettoniche consente di eseguire opere edili anche importanti per far fronte a tale problematica.

Con un decreto legge risalente all’anno 2022 e prorogato fino a tutto il 2025, gli interessati possono infatti richiederlo, e con la possibilità di ottenere la detrazione fiscale degli importi spesi per tali opere, spalmandoli in cinque anni e in taluni casi anche in dieci.

Leggi anche: Bonus Barriere 75%: proroga 31 dicembre 2025, tutte le novità

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Come si articolerà il bonus barriere architettoniche 2024?

Il bonus barriere architettoniche 2024 è stato prorogato dal Governo tramite il decreto legge 38/2023 e consente di ottenere un contributo edilizio per usufruire di sconti in fattura con la possibilità anche della cessione del credito. L’incentivo, come si evince dalla definizione stessa, mira ad agevolare coloro che intendono eliminare ostacoli insormontabili in strutture abitative in cui ci sono soggetti con problemi di deambulazione.

Il bonus inoltre può essere sfruttato anche per sostituire elementi già presenti o alcune finiture, così come per installare ex novo impianti tecnologici tipo montascale o ascensori nel caso si tratti di appartamenti su due è più livelli.

Leggi anche: Ristrutturazione scale o ascensori: quali incentivi possibili?

Indipendentemente dalla necessità del richiedente, l’accettazione dell’incentivo consente di detrarre il 75% degli importi spesi.

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Il Bonus barriere architettoniche 2024: i massimali di spesa

Il bonus barriere architettoniche secondo le direttive dell’Agenzia delle Entrate non è cedibile a terzi, come ad esempio se c’è il decesso del richiedente. Tuttavia se l’immobile successivamente viene messo in vendita, allora è consentita la cessione del credito, quindi il venditore può ottenere la detrazione fiscale per le restanti quote non sfruttate.

Dal punto di vista dei massimali, va aggiunto che in base all’articolo Art. 119-ter del Decreto Legge n. 34/2020 è possibile calcolarli come di seguito elencati:

  1. € 50.000 per tutti gli edifici della tipologia unifamiliare o per altre unità immobiliari che seppur presenti in edifici plurifamiliari siano comunque indipendenti e con almeno un accesso dall’esterno. Tuttavia come riportato nella circolare 17/E dell’anno 2023, l’agevolazione può essere riconosciuta anche nel caso in cui gli interventi edili, siano stati realizzati su singole unità immobiliari non indipendenti tipo un appartamento ubicato in un contesto in condominiale, e comunque non superiore al suddetto importo.
  2. € 40.000 moltiplicati per le varie unità immobiliari di cui si compone un edificio che comprende da un minimo di due fino a otto appartamenti.
  3. € 30.000 moltiplicati per tutte le unità immobiliari in cui ci sono più di otto abitazioni; infatti, se ad esempio ce ne sono 16, il limite di spesa detraibile ammonta a 560.000 euro ossia 40.000 euro x 8 unità (320.000 euro) e 30.000 euro x 8 (240.000 euro).

Analizzando una per una le tre tipologie di massimali, potrebbe sembrare che l’incentivo non è usufruibile quando si tratta di interventi in appartamenti indipendenti in contesti condominiali, bensì soltanto sulle parti comuni. In merito a ciò, la Direzione Regionale della Regione Lombardia in occasione di un convegno, ha spiegato tramite i suoi portavoce che è possibile eseguire i lavori sia sulle parti condominiali comuni che su singole unità abitative in esse comprese e che i diversi massimali sono cumulabili. cumulare.

Approfondisci: Barriere Architettoniche 75%: non sono ammessi trasferimenti

In quanti anni è possibile ottenere la detrazione?

Il bonus barriere architettoniche viene erogato con cinque quote annuali, anche se per venire incontro ai contribuenti che in questo arco temporale intendono utilizzare altri crediti fiscali relativi alle spese sostenute nel 2022, è stato deciso che in base alla legge 38/2023 la ripartizione è estendibile fino a 10 anni.

Leggi anche: Come aderire alla rateizzazione decennale dei Crediti per Superbonus, Sismabonus e Bonus Barriere Architettoniche

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Chi sono i soggetti che possono richiedere il bonus?

Il bonus barriere architettoniche è destinato a persone fisiche, esercenti, enti pubblici o privati che non svolgono nessuna attività commerciale e sociale semplice, così come a professionisti siano essi residenti e non in Italia. Nel dettaglio per persone fisiche si intendono esercenti di arti o professioni, enti pubblici e privati che non svolgono alcuna attività commerciale, i titolari di società semplici e tutti i soggetti che producono un reddito d’impresa come associazioni o enti.

Approfondisci: Ascensore in condominio: assemblea può rifiutarsi, ma non può impedirlo

Per ottenere la detrazione del bonus barriere architettoniche, la normativa specifica prevede che per i pagamenti bisogna effettuare un bonifico per agevolazione o quello della cosiddetta tipologia parlante, e quindi non essendoci una sola modalità la più conveniente è proprio la prima. La causale da aggiungere in questo caso è piuttosto semplice; infatti, basta citare l’art. 119 ter del Decreto Legge denominato Rilancio.

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Su quali tipi di immobili si può richiedere il bonus?

Il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche è accessibile a tutti i proprietari di edifici, indipendentemente dalla loro categoria catastale. Questo include anche gli immobili utilizzati come beni strumentali.

È importante sottolineare che il bonus è concesso anche per edifici ad uso commerciale o industriale, come uffici, negozi e capannoni, a condizione che non si tratti di costruzioni nuove; infatti, l’agevolazione è riservata esclusivamente agli edifici preesistenti.

Va inoltre precisato che il bonus non è applicabile nei casi in cui i lavori prevedano la demolizione e successiva ricostruzione di un’abitazione.

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Informazioni aggiuntive sul bonus barriere architettoniche

Quale tipo di maggioranza occorre in un condominio per usufruire del bonus barriere architettoniche?

In base a quanto elencato con la legge di bilancio 2022, la delibera riguardante il bonus per l’abbattimento di barriere architettoniche di unità immobiliari presenti in un contesto condominiale, può essere facilmente redatta a patto che ci sia la maggioranza dei presenti all’assemblea i cui millesimi siano uguali a un terzo del totale.

Quale tipologia di IVA è applicabile sul bonus?

I lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche e che prevedono di sfruttare il bonus specifico del 2024, si possono eseguire con un’IVA agevolata del 4%, anche se è necessario presentare l’autocertificazione firmata dall’impresa che li esegue oppure dalla ditta che ha fornito i materiali o le strutture tecnologiche tipo montascale o ascensori.

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Fino a quando è possibile richiedere il bonus barriere architettoniche?

Essendo stato prorogato, il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche 2024 è usufruibile ancora per lungo tempo e cioè fino al 31 dicembre dell’anno 2025.

La detrazione inoltre permette di installare non solo ascensori e montascale, ma anche altre tipologie di piattaforme elevatrici, così come di eseguire lavori per adeguare bagni e cucine alle esigenze delle persone con problemi di deambulazione e soprattutto di coloro che sono costrette a muoversi su sedie a rotelle.

Leggi anche: Ristrutturazione bagno: sì col Bonus Barriere Architettoniche 75%

A chi rivolgersi per sfruttare il bonus abbattimento barriere architettoniche?

Nella rimozione delle barriere architettoniche, le aziende dovrebbero fare riferimento agli standard europei per assicurare che i lavori, sia edilizi che tecnologici come l’installazione di ascensori o montascale, siano adeguati. Il rispetto di questi standard è cruciale per garantire che le modifiche non costituiscano un pericolo per la salute o la sicurezza delle persone con disabilità e dei loro familiari.

Approfondisci: Barriere architettoniche, cosa dice la legge

È pertanto fondamentale affidarsi a imprese specializzate e certificate. Questo non solo assicura la conformità agli standard richiesti, ma garantisce anche che il bonus ottenuto sia riconosciuto a livello fiscale, permettendo così la detrazione degli importi spesi.



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Autore: Andrea Dicanto

Autore Andrea Dicanto
Appassionato Progettista esperto nel settore dell'Edilizia, delle Costruzioni e dell'Arredamento. Fin da giovane ho sempre studiato ed analizzato problematiche che vanno dalle questioni statiche di edifici e costruzioni fino al miglior modo di progettare ed arredare gli spazi interni, strizzando l'occhio alle nuove tecnologie soprattutto in ambito sismico.

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