A seguito di un emendamento del DL Ucraina bis, sono emerse importanti novità per quanto riguarda le aziende intenzionate portare a termine i lavori relativi al Superbonus e al Bonus Casa.
A partire dalla data 1° Gennaio 2023, vi sarà l’obbligo di avere la certificazione SOA.
Ecco nel dettaglio tutte le novità su questo tema in costante evoluzione che, soprattutto negli ultimi tempi, è andato in corso a importanti cambiamenti, dopo un periodo di stasi.
Sommario
La certificazione SOA è un’attestazione obbligatoria che ha a che fare con la partecipazione a gare d’appalto per portare a termine lavori pubblici. Il fine primario di questo documento verte sul comprovare che un’azienda del settore edile ha tutte le carte in regola, nonché le capacità idonee di eseguire opere pubbliche di lavori con un importo maggiore di 150.000 euro, in relazione alla base d’asta.
I lavori in questione possono essere portati a termine in maniera diretta o in alternativa anche ricorrendo al subappalto.
Di fatto, grazie all’attestazione SOA si certifica che quella determinata impresa, che opera nel settore edile, risulta in possesso dei vari requisiti che sono previsti nella normativa in vigore, relativamente all’area dei contratti pubblici di lavori.
Advertisement - PubblicitàA rilasciare la suddetta certificazione sono le SOA, acronimo di Società Organismi di Attestazione. Si tratta nello specifico di enti privati, autorizzati dall’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione).
Prima di tutto, però, viene effettuato uno scrupoloso controllo, avente a che fare con il possesso dei requisiti necessari.
Advertisement - PubblicitàLa validità dell’attestazione SOA è quinquennale. Viene fatta però una verifica sulla validità al terzo anno dalla data in cui è avvenuto il primo rilascio.
Quest’ultimo è anticipato da una fase di istruttoria, deputata a validare o a invalidare i vari documenti prodotti dall’azienda in riferimento sia agli ultimi 10 anni di lavori e ai 5 migliori esercizi su 10.
Ulteriori e più approfonditi controlli vengono ultimati anche da determinati Organi di Attestazione. Questi ultimi non sono altro che società che dispongono di un’autorizzazione circa il loro operato. A concedere quest’ultima è l’AVCP (Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici).
Advertisement - PubblicitàGrazie alla certificazione SOA, un’impresa del settore edile viene riconosciuta, come soggetto qualificato per l’appalto di lavori. Sono ben 52, tra opere di natura generale e lavori di tipo specializzato, le categorie tenute in considerazione.
Per la precisione, 39 categorie si riferiscono a opere specializzate, come arginature, finiture in vetro, in legno, in gesso, arredo urbano, scavi, finiture tecniche, demolizioni, restauri di superfici decorate e impianti; 13 categorie, invece, riguardano opere di stampo generale, come strade, edilizia civile, acquedotti, fogne, restauri e edilizia industriale.
La categoria di opere di natura generalista, invece, risulta strettamente correlata alla tipologia dell’attività imprenditoriale, al core business e alla natura che caratterizza i lavori ultimati entro il lasso di tempo in oggetto.
In relazione all’attestazione SOA, è bene soffermarsi anche sulle 10 classifiche di qualificazione, note anche come tabelle di importo, che fanno in modo che l’azienda edilizia possa prendere parte ai lavori per gli appalti per quanto riguarda importi aumentati del 20%, ossia di un quinto. Per identificarle, si utilizza un numero romano. Ognuna di queste presenta un controvalore in euro.
In base a quali parametri viene commisurata la classifica di importo? In pratica, in relazione alla situazione economica e alla capacità tecnica che contraddistinguono quella determinata realtà aziendale.
Di fatto:
Nell’ottica dell’ottenimento dell’attestazione SOA, per gli importi che oltrepassano la soglia dei 516.000 euro, vale a dire da quella espressa con il numero III, è essenziale poter contare su un apposito Sistema di Qualità.
Conditio sine qua non è che quest’ultimo sia certificato sulla base di quanto viene sancito all’interno della normativa in vigore (UNI EN ISO 9001).
Advertisement - PubblicitàOttenere l’attestazione SOA per un’impresa che lavora nel comparto delle costruzioni è fattibile solo se vi sono i suddetti requisiti:
Si tratta, quindi, di requisiti di tipo generale che, però, non sono i soli. Vi sono requisiti di tipo economico che è bene rispettare.
Nello specifico:
Per ciò che concerne le ditte individuali così come le società di persone, vi sono le retribuzioni convenzionate INAIL.
Bisogna tenere conto poi anche di requisiti importanti, facenti parte dell’area tecnica.
Nello specifico:
In sostanza, se in passato vigeva l’obbligo di certificazione SOA, ma solamente riferito ai contratti di appalto per le opere pubbliche, adesso la suddetta attestazione avrà a che fare anche con le realtà imprenditoriali private del settore edile, ma limitatamente a interventi di importo maggiore di 516.000 euro.
In questo caso, infatti, vi sarà l’obbligo.
Advertisement - PubblicitàA partire dall’anno venturo, solamente le imprese edili certificate con l’attestato SOA avranno l’opportunità di completare i lavori rientranti nella tanto discussa categoria del Superbonus.
Queste, pertanto, sono le condizioni da tenere presente:
Per maggiori informazioni leggi: “Superbonus: per i lavori oltre 516 mila euro serve la Certificazione SOA“;
Advertisement - PubblicitàPer saperne di più anche in rapporto ai costi, ai requisiti specifici necessari all’ottenimento della suddetta certificazione e alle normative alla base del settore delle costruzioni, la scelta migliore verte sul rivolgersi a un consulente SOA. Compito di questo professionista sarà quello di fornire ai diretti interessati tutte le delucidazioni del caso.
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