L’Agenzia delle Entrate ha definito termini e modalità di richiesta per il contributo a fondo perduto destinato alle attività che sono rimaste chiuse per via dell’emergenza da Covid-19.
Con il Provvedimento Prot. n. 171638 del 18 maggio 2022, l’Agenzia delle Entrate ha definito termini e modalità di richiesta per il contributo a fondo perduto destinato alle attività che sono rimaste chiuse per via dell’emergenza da Covid-19, ai sensi dell’art. 1, comma 1 del DL n. 4 del 27 Gennaio 2022, convertito con modificazioni dalla Legge n. 25 del 28 Marzo 2022.
Sarà possibile presentare l’istanza a partire dal 6 giugno 2022 e fino al 20 giugno 2022.
Vediamo di seguito in che modo si presenta la richiesta per l’ottenimento del contributo a fondo perduto per le attività chiuse, chi sono i beneficiari e come si calcola l’importo spettante.
Sommario
Il contributo a fondo perduto per attività chiuse è una delle misure di sostegno introdotte dal Governo con il Decreto Sostegni BIS e poi riproposta anche con il Decreto Sostegni TER.
Questa tipologia di contributo è destinata esclusivamente alle Partite IVA che svolgono prevalentemente attività con codice ATECO 93.29.10, che ricomprende discoteche, sale da ballo, night-club e simili.
Oltre al codice ATECO, per ottenere il contributo sarà necessario inoltre soddisfare i seguenti requisiti:
Il contributo, spiega l’Agenzia delle Entrate, sarà concesso in egual misura per ogni beneficiario in base a quante saranno le richieste che perverranno. In ogni caso, l’importo massimo per ognuno non potrà essere superiore a 25.000 euro.
Oltre a considerare le risorse disponibili da poter ripartire tra i beneficiari, per il calcolo dell’importo si terrà conto anche dell’ammontare di aiuti di Stato che il beneficiario ha già ricevuto e, di conseguenza, delle risorse che questo può ancora ricevere in base ai limiti posti dalla Quadro temporaneo della Commissione europea.
Tali limiti precisamente sono pari a:
Nel modulo dell’istanza viene richiesto di dichiarare appunto che l’ammontare di aiuti di Stato ricevuti non abbia superato le suddette cifre.
Qualora però il soggetto avesse, con gli aiuti precedenti, ricevuto più di quanto gli spettasse, può richiedere il riversamento dell’importo eccedente ottenuto. Sarà necessario barrare la casella “importi da riversare in relazione agli aiuti ricevuti”, inserendo l’importo della cifra da restituire e degli interessi di recupero.
A quel punto, il contributo a fondo perduto per le attività chiuse sarà concesso sottraendo alla cifra spettante l’importo da restituire.
L’importo viene erogato mediante bonifico all’IBAN trascritto nell’istanza, che deve essere specificatamente intestato al beneficiario.
Successivamente all’erogazione dei contributi, l’Agenzia delle Entrate provvederà al controllo delle istanze e dei requisiti dichiarati.
Qualora dovesse risultare che il contributo è stato concesso indebitamente, il Fisco procederà con il recupero delle somme non spettanti, con l’applicazione di sanzioni e interessi.
Per saperne di più, leggi: “Fondo Perduto senza diritto: sanzioni, interessi, riscossione, limiti”
Advertisement - PubblicitàLe istanze potranno essere trasmesse dal diretto beneficiario del contributo a fondo perduto o, in alternativa, anche da un intermediario.
La richiesta potrà essere inviata esclusivamente tramite i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate, oppure accedendo al portale Fatture e Corrispettivi (https://ivaservizi.agenziaentrate.gov.it/portale/) con Codice Fiscale e Password, o mediante SPID, CIE o CNS.
Come detto sopra, le modalità di richiesta del contributo saranno disponibili a partire dal 6 giugno e fino al 20 giugno 2022. In caso di istanza contenente errori, è possibile procedere con una nuova trasmissione, sempre però non oltre la data ultima del 20 giugno 2022.
Qui è disponibile il modello dell’istanza.
Qui invece è possibile consultare le istruzioni per la compilazione.
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