L’Italia introduce il decreto “Fer X” per rinnovare il sistema di incentivi alle energie rinnovabili, stabilendo tariffe specifiche per il fotovoltaico e l’eolico onshore.
Il recente sviluppo nel settore delle energie rinnovabili in Italia si concretizza nella proposta del nuovo decreto “Fer X”, che mira a ridefinire il panorama degli incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili mature.
Questo documento, di cruciale importanza per l’industria verde, propone tariffe di incentivo aggiornate per l’energia fotovoltaica e eolica onshore, gettando le basi per un futuro energetico più sostenibile e meno dipendente dai combustibili fossili.
Questa iniziativa, ancora in attesa di approvazione da Bruxelles per la compatibilità con le norme sugli aiuti di Stato, rappresenta un passo avanti significativo nella strategia italiana di decarbonizzazione e nell’obiettivo di aumentare la produzione di energia pulita, pur suscitando dibattiti sull’adeguatezza delle tariffe proposte.
Sommario
La bozza del decreto “Fer X” introduce un nuovo regime di incentivi per le energie rinnovabili, stabilendo tariffe a base d’asta rispettivamente di:
applicabili agli impianti di potenza superiore a 1 megawatt.
Con una durata ventennale, questi contratti a due vie mirano a garantire una maggiore stabilità finanziaria ai nuovi progetti di energia rinnovabile, coprendo una capacità totale di:
La scadenza per l’assegnazione delle aste è fissata al 31 dicembre 2028, e gli impianti interessati devono ottenere tutte le autorizzazioni necessarie e essere completati entro 21 mesi per il solare e 34 mesi per l’eolico dall’aggiudicazione dell’asta.
Advertisement - PubblicitàPer accedere ai nuovi incentivi previsti dal decreto “Fer X”, gli impianti a fonti rinnovabili devono soddisfare specifici criteri, garantendo così la conformità ai requisiti legislativi e ambientali.
È fondamentale che ogni impianto di potenza superiore a 1 MW disponga di un titolo abilitativo per la costruzione e l’esercizio, inclusi eventuali titoli concessori. Inoltre, è necessario avere un preventivo di connessione alla rete elettrica già accettato definitivamente, assicurando la conformità agli standard prestazionali e alle normative nazionali ed europee in materia di tutela ambientale.
Un altro requisito chiave è la dimostrazione della solidità finanziaria del soggetto partecipante, attraverso una dichiarazione di un istituto bancario che attesti la capacità finanziaria ed economica in relazione all’entità dell’intervento. In alternativa, è valido l’impegno dello stesso istituto a finanziare l’intervento, garantendo così la fattibilità economica dei progetti.
Questi criteri sono essenziali per assicurare che solo progetti ben strutturati e sostenibili possano beneficiare degli incentivi, promuovendo lo sviluppo di un settore delle rinnovabili robusto e resiliente.
Advertisement - PubblicitàLa reazione dell’industria alle tariffe proposte nel decreto “Fer X” è stata mista. Elettricità Futura, che rappresenta il 70% delle aziende operanti nel settore delle energie rinnovabili in Italia, ha espresso una certa delusione riguardo alle tariffe, considerate le più basse in Europa.
Nonostante l’apprezzamento per l’adeguamento delle tariffe all’inflazione, la preoccupazione principale riguarda la sostenibilità economica dei nuovi progetti di energia verde. I costi operativi e di investimento, insieme al costo del denaro e della burocrazia, rendono queste tariffe insufficienti per garantire la realizzazione di nuovi impianti nel contesto economico attuale, secondo Agostino Re Rebaudengo, presidente di Elettricità Futura.
Questo feedback riflette la tensione tra la necessità di promuovere l’energia rinnovabile e le sfide economiche che gli operatori del settore devono affrontare nell’attuale scenario di mercato.
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