Il bonus fotovoltaico è uno dei tanti interventi messi in atto dal Governo italiano per sostenere al meglio i settori maggiormente colpiti dalla crisi e incentivare la produzione di energia elettrica pulita e rinnovabile.
Il bonus fotovoltaico è uno dei tanti interventi messi in atto dal Governo italiano per sostenere al meglio i settori maggiormente colpiti dalla crisi e incentivare la produzione di energia elettrica pulita e rinnovabile.
Una misura agevolativa riconosciuta con la Legge n. 234/2021 e fruibile sotto forma di credito d’imposta, da utilizzare con la dichiarazione annuale dei redditi.
Per fruire dell’agevolazione è necessario fare riferimento ai termini e alle modalità opportunamente indicati in questi giorni dall’Agenzia delle Entrate.
A tal proposito, ecco nei paragrafi successivi una panoramica sugli aventi diritto, le modalità e i termini per la presentazione delle domande e sui contributi previsti.
Sommario
Possono avanzare richiesta per beneficiare di questa agevolazione le persone fisiche che, nel periodo di tempo tra il primo Gennaio e il 31 Dicembre 2022, hanno sostenuto dei costi per l’installazione di sistemi di accumulo negli impianti di produzione elettrica, alimentati da fonti rinnovabili.
Il bonus fotovoltaico può anche essere richiesto per impianti già esistenti, a condizione che siano collegati ad essi degli speciali accumulatori. Sistemi speciali che consentono di immagazzinare l’energia che viene prodotta e non impiegata nel corso della giornata, tale da renderla utilizzabile durante le ore della sera.
Approfondisci l’argomento qui “Impianto fotovoltaico con accumulo: come funziona, quanto costa e le detrazioni fiscali“;
In altri termini, gli impianti che danno diritto all’agevolazione prevista dalla Legge n.234/2021 sono i sistemi di accumulo strettamente collegati ai sistemi di produzione rinnovabile come, appunto, gli impianti fotovoltaici. Sarà cura dell’Agenzia delle Entrate, attraverso una propria disposizione, comunicare la percentuale di credito spettante a ciascun richiedente.
La somma è infatti vincolata al rapporto tra lo stanziamento del 2022 (3 milioni di euro) e i costi riportati nelle diverse domande che saranno presentate.
Nell’ipotesi in cui l’ammontare totale dei costi agevolabili si riveli inferiore al limite di spesa complessivo, la percentuale sarà invece del 100%. Il bonus fotovoltaico potrà essere utilizzato con la dichiarazione annuale dei redditi 2023 (periodo di imposta 2022) ed eventualmente si potrà fruire dell’ammontare non impiegato negli anni seguenti.
Advertisement - PubblicitàGli aventi diritto hanno la possibilità di presentare le domande di ammissione al bonus fotovoltaico a partire dal 1° Marzo e fino al 31 Marzo 2023.
Entro gli stessi termini si può trasmettere una nuova istanza per sostituire completamente la domanda già spedita o per presentare la rinuncia al credito precedentemente richiesto. Infatti, l’ultima domanda regolarmente inoltrata sostituirà tutte le richieste trasmesse precedentemente. Un mese di tempo dunque per trasmettere ed eventuale sostituire le domande precedentemente inviate.
Le istanze possono essere presentate direttamente dagli interessati oppure attraverso gli intermediari regolarmente autorizzati al servizio. Tutti i documenti necessari dovranno essere trasmessi esclusivamente in maniera telematica attraverso il portale ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.
Dopo la trasmissione della richiesta, attraverso lo specifico modello da compilare correttamente in ogni sua parte, il sistema telematico entro 5 giorni rilascerà una ricevuta attestante la presa in carico dell’istanza.
Come ormai per la stragrande maggioranza dei servizi telematici, anche la presentazione di questa domanda necessita il possesso da parte dell’interessato dello SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o della CIE (Carta di Identità Elettronica). La mancanza del possesso dello SPID o della CIE preclude la possibilità di accesso alla sezione dedicata del portale dell’Agenzia delle Entrate e comporta l’impossibilità di presentare la domanda per il bonus fotovoltaico.
Coloro interessati all’agevolazione ma, ancora privi delle credenziali di accesso, farebbero dunque bene a muoversi preventivamente per essere pronti per la presentazione della domanda prevista per marzo 2023.
Advertisement - PubblicitàI contribuenti volenterosi di provvedere all’installazione di impianti fotovoltaici hanno l’opportunità di fruire di alcuni importanti sconti, che cambiano in base agli interventi svolti.
A titolo di esempio, l’installazione di impianti di questo genere danno il diritto di accesso al bonus ristrutturazione casa, con la possibilità di portare in detrazione con la dichiarazione annuale dei redditi il 50% dei costi sostenuti sino alla fine di dicembre 2024. In questo caso, il limite di spesa massima è pari a 96mila euro.
Leggi tutto sul Bonus ristrutturazione: “Bonus Ristrutturazione 2022: La guida completa“;
Invece, a loro volta i contribuenti che optano per la riqualificazione degli immobili dal punto di vista energetico hanno la possibilità di fruire del famoso Superbonus 110%. Quest’ultima un’importante misura che consente il recupero di tutti i costi effettuati. Tuttavia, la richiesta di accesso al Superbonus 110% è più complicata per via di alcuni requisiti molto più restrittivi imposti dalle disposizioni in materia.
Approfondisci il Superbonus 110% qui: “Superbonus 110: la guida completa del 2022“;
Advertisement - PubblicitàCon i rincari delle bollette, per le famiglie e le imprese italiane diventa essenziale provare a individuare ogni lecito mezzo per risparmiare sui consumi di energia. Con la grande e preoccupante impennata dei costi energetici tornano prepotentemente di moda gli impianti fotovoltaici, soluzione alternativa garantita dal mercato rivolta prevalentemente al risparmio e particolarmente accessibile anche sotto il profilo burocratico.
Gli impianti fotovoltaici rappresentano dunque un’ottima e fattibile soluzione per abbattere i costi e per la produzione di energia elettrica pulita e rinnovabile. Una via sicuramente percorribile per rendere l’Italia più indipendente e non troppo subordinata ad altri Paesi per la fornitura di energia e gas. Il bonus fotovoltaico si pone proprio come obiettivo quello di voltare pagina e puntare su sistemi rinnovabili e puliti indipendenti.
Diverse imprese e famiglie l’hanno capito, a confermare questa tendenza è il boom registrato nel primo semestre del 2022 con la grande richiesta di allacci di pannelli fotovoltaici.
Nel nord del nostro Paese si registrano finora i risultati più rilevanti, ma l’impennata delle domande interessa anche centro e sud Italia. In fondo con la situazione attuale è piuttosto difficile ipotizzare una brusca frenata degli impianti fotovoltaici, più facile immaginare un ulteriore incremento di domande.
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