Ormai è da parecchi anni che si parla di un progetto destinato alla costruzione di un ponte sullo Stretto di Messina per collegare la Sicilia e la Calabria. Nel 2011 i permessi erano stati concessi, il denaro era stato stanziato e i lavori iniziati, ma in seguito i soldi sono stati destinati ad interessi diversi, e la proposta del ponte sullo stretto è stata quindi bocciata.
Anni dopo ancora si combatte la stessa battaglia, tra chi la ritiene una costruzione fondamentale per gli spostamenti da e per la Sicilia, e chi invece pensa che sarebbe solo un enorme spreco di denaro pubblico. Quest’anno, è stata riproposta l’introduzione del Ponte sullo Stretto nel decreto Sblocca-Cantieri, ma il governo giallo-verde l’ha bocciata ancora una volta.
Advertisement - PubblicitàDurante la Seduta al Parlamento in cui è stata rifiutata la proposta, l’esponente di Forza Italia Matilde Siracusano non si è arresa fino alla fine, chiedendo con fermezza al Governo di cambiare idea. Non è riuscita a mandare giù inoltre le accuse del Ministro Toninelli, che ritiene il ponte sullo stretto solamente una richiesta inerente al lobbismo, ovvero una missione con secondi fini per ottenere qualcosa di più dalle istituzioni.
La deputata Matilde Siracusano è rimasta indignata dal pensiero del Ministro, e ha ricordato durante la Seduta Parlamentare come nel 2011 la Sicilia abbia visto sparire i soldi per la costruzione del ponte (tra l’altro con i lavori già in corso), per essere destinati all’alta velocità tra Milano e Genova.
A questo proposito la Siracusano, appoggiata dal collega Nino Germanà, ha presentato un ordine del giorno, invitando il Governo giallo-verde a riflettere sulle conseguenze di questa decisione, che pone il Mezzogiorno ancora una volta in seconda linea.
Advertisement - PubblicitàLa Siracusano ha continuato ritenendo opportuno specificare che cosa significherebbe collegare direttamente la Sicilia con la Calabria. Non si tratterebbe, secondo la deputata, di un progetto destinato solamente alla migliore viabilità per la regione Sicilia, ma rappresenterebbe una decisione necessaria per tutto il Sud Italia.
La realizzazione del ponte infatti, consentirebbe una svolta decisiva anche per quanto riguarda il Corridoio Berlino-Palermo, che attraversa tutta l’Italia in dieci regioni. Facilitando gli spostamenti, si semplificherebbe l’avvicinamento tra il Sud Italia e i paesi dell’Europa settentrionale, centrale e orientale; oltre al fatto che si velocizzerebbero di parecchio i trasporti delle merci a lunga percorrenza dall’Italia meridionale verso gli altri paesi europei.
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