La regione Puglia ha recentemente approvato un importante aggiornamento legislativo nel campo dell’edilizia e dell’urbanistica: il nuovo “Piano Casa”.
La regione Puglia ha recentemente approvato un importante aggiornamento legislativo nel campo dell’edilizia e dell’urbanistica: il nuovo “Piano Casa”.
Questa iniziativa, accolta con unanime consenso dal Consiglio regionale, segna un significativo passo avanti nella gestione del patrimonio edilizio esistente, introducendo misure incentrate sulla riqualificazione energetica e sulla riduzione dell’impatto ambientale.
Advertisement - PubblicitàIl nuovo “Piano Casa” della Puglia si distingue per una serie di caratteristiche innovative volte a promuovere il recupero edilizio e la sostenibilità ambientale.
In primo luogo, il piano incoraggia attivamente la ristrutturazione nelle zone B (completamento), C (espansione) ed E (rurale) attraverso incentivi basati su bonus volumetrici, consentendo un incremento del 20% fino a specifici limiti di metri cubi. Questo approccio non solo stimola il rinnovamento degli edifici, ma assicura anche che le modifiche rimangano fedeli alla destinazione d’uso residenziale originale, evitando così una trasformazione incoerente del tessuto urbano.
Un’altra importante novità introdotta dal piano è l’estensione degli interventi alle zone D (dedicate all’artigianato) e F (destinate a servizi collettivi, come le scuole), a condizione che questi edifici siano integrati nel tessuto urbano esistente. Questa disposizione mira a un più ampio raggio d’azione per lo sviluppo urbano, mantenendo al contempo un equilibrio con l’ambiente circostante.
In aggiunta, il piano prevede che le entrate comunali generate dagli interventi nelle zone D e F vengano reinvestite parzialmente nel recupero di edifici situati nel centro storico (zona A) e nell’edilizia residenziale sociale, a beneficio delle fasce economicamente più deboli. Ciò rappresenta un importante passo verso la redistribuzione equa delle risorse e l’attenzione alle necessità sociali.
Infine, una caratteristica peculiare del piano è la possibilità di “delocalizzare” le volumetrie in casi specifici, ad esempio per immobili situati in aree soggette a vincoli paesaggistici o ambientali. Questa flessibilità consente una gestione più dinamica e sensibile del territorio, favorendo interventi che rispettano le peculiarità locali e ambientali.
Advertisement - PubblicitàIl presidente di Ance Puglia, Gerardo Biancofiore, esprime soddisfazione per il nuovo piano, sottolineando come esso rispecchi diverse richieste del settore: il recupero dell’esistente, la riqualificazione energetica e la riduzione del consumo di suolo.
Biancofiore evidenzia inoltre l’importanza del ritorno al potere di pianificazione territoriale ai Comuni, benché in forma semplificata, auspicando che la Regione prosegua verso una legge urbanistica più organica e stabile.
In conclusione, il nuovo “Piano Casa” della Puglia rappresenta un esempio concreto di come le politiche regionali possano promuovere lo sviluppo sostenibile, bilanciando le esigenze di crescita economica con quelle di conservazione ambientale e valorizzazione del patrimonio edilizio. Questo approccio “più green” si configura come un modello esemplare per altre regioni italiane nel cammino verso un’urbanistica più responsabile e orientata al futuro.
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